Cs Jid25 - Calibro 35 e Jan Bang Sextet in collaborazione con TJF, anteprime 24-25 aprile

Cs Jid25 ottava edizione - La terza anteprima di Jazz is Dead! è in collaborazione con il Torino Jazz Festival con i Calibro 35 al Teatro Colosseo e Jan Bang Sextet a Hiroshima Mon Amour, rispettivamente il 24 e il 25 aprile: dopo il successo della prima collaborazione TJF - JID con John Zorn sold out all’Auditorium Agnelli, i due festival tornano a collaborare: giovedì 24 Aprile al Teatro Colosseo arrivano i Calibro 35 con "Jazzploitation"; vnerdì 25 aprile, all' Hma Hiroshima Mon Amour, Jan Bang Sextet in “Alighting”, in una produzione originale TJF. Jazz is Dead! nel 2025 è tridimensionale, in Piemonte Torino Milano. Rispondendo alle esigenze di ampliamento del pubblico e del raggio d’azione affinché esso diventi davvero diversamente accessibile e godibile. La direzione artistica, di Alessandro Gambo, e il team di strategia che compone Arci Torino, Magazzino sul Po e TUM Torino, le tre associazioni che formano Jazz is Dead, hanno immaginato un evento lungo undici tappe.
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Tum Torino ufficio stampa
annuncia:
Jazz Is Dead! Festival 2025 - Infinito
Ottava edizione
anteprime 21 marzo, 7 aprile, 24-25 aprile
festival 30-31 maggio, 1-2 giugno
Epilogo 6-20 giugno, 4 luglio
24 e 25 aprile, Calibro 35 e Jan Bang Sextet
una collaborazione Torino Jazz Festival - Jazz is Dead! festival
Dopo il successo della prima collaborazione TJF - JID con John Zorn sold out all’Auditorium Agnelli, i due festival tornano a collaborare!
Giovedì 24 Aprile
H 21 - Teatro Colosseo
Calibro 35 "Jazzploitation"
Tommaso Colliva, produzione, regia
Enrico Gabrielli, tastiera, pianoforte, fiati, percussioni
Massimo Martellotta, chitarra, sintetizzatore
Fabio Rondanini, batteria
Roberto Dragonetti, basso
I Calibro 35, partendo dalla ricerca sulle colonne sonore italiane della golden age, in quindici anni di attività si sono imposti come riferimento della scena alternativa nazionale e internazionale, producendo otto dischi e firmando svariate colonne sonore o progetti speciali come quello dedicato a Ennio Morricone. Oggi vengono campionati da pesi massimi dell’hip hop come Jay-Z, Dr. Dre e Timbaland e condividono il palco con artisti come Thundercat, Sun Ra Arkestra, Muse e molti altri. Colliva, Martellotta, Gabrielli e Rondanini si vedono come dei “rapinatori nella banca del jazz”: si entra, si afferra ciò che si può e si scappa, seminando gli inseguitori per poi fermarsi, togliersi il passamontagna, aprire i borsoni e trovarci dentro un sacco di cose di valore da riciclare. C’è il groove, l’interazione tra musicisti e l’improvvisazione; c’è la ricerca del suono. Jazzploitation riscopre il repertorio di artisti ed etichette una volta bistrattati ma diventati ora di culto: da Idris Muhammad a Grover Washington Jr., dalla Kudu alla CTI. Ci sono quindi i mostri sacri e gli underdog, il jazz prestato al cinema italiano e quello che si ibrida prendendo nuove forme.
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Venerdì 25 aprile
H 22 - Hma Hiroshima Mon Amour
Jan Bang Sextet in “Alighting”
Produzione originale TJF
Concerto inserito nel percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. #versoTorino2033
Jan Bang, voce, live sampling
Eivind Aarset, chitarra, elettronica
Mats Eilertsen, contrabbasso
Santi Careta, chitarra elettrica e acustica
Sanem Kalfa, voce, violoncello
Michele Rabbia, batteria
Jan Bang, uno dei producer più amati al mondo e un fantastico creatore di suoni, spiega l’origine di questo concerto: «Quando il direttore artistico del Torino Jazz Festival Stefano Zenni mi ha offerto l’opportunità di comporre la musica per questo progetto speciale, il mio primo pensiero è stato quello di assemblare dei musicisti che potessero non solo interpretare il materiale dato, ma estenderlo per creare nuove opportunità». Da questo presupposto deriva la variegata composizione del gruppo: da Amsterdam proviene la cantante e violoncellista di origine turca Sanem Kalfa, dalla Catalogna il chitarrista Santi Careta, mentre sono norvegesi Mats Eilertsen e una vecchia conoscenza del TJF, Eivind Aarset; completa il gruppo il percussionista di origini torinesi Michele Rabbia. Le liriche di “Alighting” sono state scritte da Tim Elsenburg (del gruppo britannico Sweet Billy Pilgrim), su una suggestione iniziale, quella dell’arrivare in un luogo, del “posarsi”, in maniera non dissimile da come farebbe un uccello che vola sui rami di un vecchio albero.
Info e prenotazioni su www.torinojazzfestival.it
Jazz Is Dead! Festival 2025 - Infinito
Undici tappe tra Piemonte, Torino e Milano
Jazz is Dead! nel 2025 è tridimensionale, Piemonte Torino Milano, sono i tre assi sui quali il festival si conforma. Rispondendo alle esigenze di ampliamento del pubblico e del raggio d’azione affinché esso diventi davvero diversamente accessibile e godibile. La direzione artistica, sempre in mano ad Alessandro Gambo, e il team di strategia che compone Arci Torino, Magazzino sul Po e TUM Torino, le tre associazioni che formano Jazz is Dead, hanno immaginato un evento lungo undici tappe. Dodici pianeti sui quali il corvo JID25 si poserà attraversando una galassia di artisti e artiste, un grande sistema di stelle, perché di questo si tratta. Man mano che la programmazione di questa edizione verrà svelata sarà sempre più in luce il fatto che non vi saranno star nel senso hollywoodiano del termine ma tante stelle nel senso astronomico, ognuna delle quali sarà fondamentale per la definizione dell’intero sistema.
Jazz is Dead! apre con la prima delle anteprime, il 21 marzo al Cinema Teatro Magda Olivero, a Saluzzo in provincia di Cuneo, luogo dove si trova in comunione di intenti e contenuti con Green Days, il festival organizzato da ratatoj Aps, che dal 2023 esplora il trilemma della sostenibilità - ambientale, sociale ed economica - attraverso i linguaggi artistici. I nomi scelti per questa specialissima occasione sono Nino Gvilia e Indianizer. Nino Gvilia è un personaggio immaginario, appositamente creato da Giulia Deval per esprimere la personale idea di un songwriting resistente, intriso di ecologia e amore, di politica e percezione di se stessi. La sua musica è influenzata da folk e minimalismo, fa uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage. Indianizer è una live band dedita al dancefloor, all’estasi e alla sperimentazione, mischiando in un unico cocktail la psichedelia, le poliritmie ossessive, la canzone pop e il tribalismo. All’interno della loro produzione discografica coesistono diverse lingue: inglese, creolo, spagnolo, una lingua inventata e l’italiano.
Jazz is Dead! da Saluzzo parte per Milano, dove vi atterra il 7 aprile, fa base all’Auditorium San Fedele. Durante la rassegna Inner_Spaces, JID25 collabora alla realizzazione del live dei Seefeel, storica band britannica attualmente composta da Mark Clifford e Sarah Peacock, che si esibirà dal vivo presentando l’ultima uscita discografica Squared Roots, pubblicato dall’etichetta Warp. Il gruppo ha segnato la scena musicale degli anni ’90 mediante un approccio nuovo alla musica elettronica, integrando il post-rock, il glitch e l’ambient.
La terza anteprima di Jazz is Dead! è in collaborazione con il Torino Jazz Festival con i Calibro 35 al Teatro Colosseo e Jan Bang Sextet a Hiroshima Mon Amour, rispettivamente il 24 e il 25 aprile.
La restante parte della programmazione resta da svelare, anche se qualche anticipazione è già circolata sul web, la cult band australiana The Necks ha annunciato Torino tra le tappe del tour europeo. Con i loro lunghi brani che si dipanano lentamente nel modo più affascinante possibile, spesso sostenuti da un groove profondo e insistente, i The Necks suoneranno per Jazz is Dead! il 30 maggio. Altro spoiler che i follower più attenti hanno intercettato è quello dei Funk Shui Project & Johnny Marsiglia. Considerati pionieri del neo soul in Italia e degli strumenti musicali legati all’hip hop, il sound dei Funk Shui si sposa perfettamente con le rime del rapper Johnny Marsiglia, a Jazz is Dead! il 31 maggio. I quattro giorni del festival, 30-31 maggio, 1-2 giugno si svolgeranno anche quest’anno al Bunker di Torino, centro culturale indipendente nato dalla rigenerazione di un’ex area industriale nella zona di Barriera di Milano, è un spazio in continua evoluzione, un crocevia di musica, arte, sport e sperimentazione urbana. Bunker è diventato un punto di riferimento per la scena underground e un modello di innovazione culturale e sociale e Jazz is Dead! è felice di farne parte.
Le collaborazioni tra enti, eventi e istituzioni culturali che disegnano la popolatissima galassia JID25 andrà piano piano a comporsi. Dopo la partnership con la Fondazione Culturale San Fedele e con Green Days festival e si dà ora conferma della collaborazione Torino Jazz Festival - Jazz is Dead! Anche il Planetario di Torino resta in campo, ospitando tre dei quattro appuntamenti di epilogo di Jazz is Dead! La co-progettazione con Infini.to Planetario di Torino, fondamentale nel racconto e nell’ambientazione del festival, quest’anno assume un significato ancora più importante, la casa dello spazio e dell’astronomia è una tappa ideale per questa ottava edizione che guarda all’infinito del cielo. Ma Jazz is Dead! non è solo concerti, anche questa edizione gode della presenza di contenuti extra-ordinari quali talk e dibattiti, presentazioni e confronti. Questi sodalizi confermano sinergia e dialogo tra le istituzioni e gli enti promotori che intendono offrire una proposta sempre più ampia, accessibile, variegata e collettiva in termini artistici, sociali e generazionali.
L’immagine guida di Jazz is Dead! festival 8 è stata realizzata da Gianluca Cannizzo, Mypostersucks, socio fondatore e Art Director di Laboratorio Zanzara, la cooperativa sociale nata per valorizzare attraverso la creatività persone con disagio mentale, e co-fondatore di L’Integrale, la rivista diventata rapidamente un magazine di culto dell’editoria indipendente. Da molti anni nutre la sua passione per il manifesto che ancora oggi è lo strumento che ritiene più adatto alla sua personalità, come sintesi di espressione e comunicazione.
Il programma completo di Jazz is Dead! festival 2025 - Infinito sarà disponibile dal 18 marzo 2025.
“Jazz is Dead! festival 8 è infinito. Sarà l’ultima edizione così come lo si conosce che permarrà nel tempo e nello spazio, e rinascerà aperto a nuove prospettive, evoluzioni e ridefinizioni.” Alessandro Gambo
Jazz is Dead! è un festival associativo nelle modalità, che verranno svelate più avanti, e nella governance: è un progetto di Jazz Is Dead Aps, prodotto da Arci Torino e Magazzino sul Po
Info:
IG jazz_is_dead
FB jazzisdeadtorino
TUM Torino ufficio stampa per Jazz is Dead! festival
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