JazzMi: il festival continua la sua corsa trionfale dopo i memorabili sold out di Metheny, Bill Frisell, Christian Mcbride e Murubutu.
JazzMi vi aspetta dal 17 ottobre al 13 novembre: il festival continua la sua corsa trionfale dopo i memorabili sold out di Metheny, Bill Frisell, Christian Mcbride e Murubutu. In arrivo concerti strepitosi con Enrico Rava e i suoi Fearless Five, Danilo Rea, Crosscurrents Trio, Franco D’Andrea e Talib Kweli. Il Teatro Menotti si trasforma in un tablao con lo show immersivo ‘Sketches of Spain’ della star del flamenco Israel Galván
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JazzMi
17 ottobre - 13 novembre, Milano
#jazzmi2024
In arrivo concerti strepitosi con Enrico Rava e i suoi Fearless Five, Danilo Rea, Crosscurrents Trio, Franco D’Andrea e Talib Kweli. Il Teatro Menotti si trasforma in un tablao con lo show immersivo ‘Sketches of Spain’ della star del flamenco Israel Galván
JazzMi vi aspetta dal 17 ottobre al 13 novembre, tutte le informazioni su www.jazzmi.it
Milano, 4 novembre 2024 - Alla Triennale Milano Teatro, il duo composto da Michael League e Bill Laurance inaugura la settimana con una delicata alchimia sonora, un dialogo tra oud, basso e pianoforte caratterizzato da melodie eteree e un'energia riflessiva. Il loro album, Where You Wish You Were, (2023, ACT) porta gli spettatori in un universo di suoni evocativi. Un'alternativa minimalista alla potenti sonorità degli Snarky Puppy, la band texana fondata da League vent’anni fa e premiata con diversi Grammy.
Una performance invece travolgente tra jazz fusion, math rock ed elettronica quella dei Sungazer al Blue Note. Il concerto del duo formato dal bassista Adam Neely e dal batterista Shawn Crowder è un concentrato di avventurose poliritmie, con un uso creativo di strumentazione elettronica e acustica. Grazie anche alla presenza di Neely su YouTube in ambito educational, i Sungazer hanno consolidato una forte connessione con una comunità globale, portando la loro filosofia musicale ben oltre il palco.
Mercoledì 6 al Triennale Milano Teatro, un ipnotico paesaggio sonoro prende vita: la maestria di quattro virtuosi del jazz mondiale converge in un’epica narrazione musicale. Il Dave Weckl/Tom Kennedy Project racchiude un irresistibile mix di blues, fusion e R&B. Nato dall’unione tra il leggendario batterista Dave Weckl e il suo storico collaboratore Tom Kennedy, questo duo straordinario vanta collaborazioni con star internazionali come George Benson, Paul Simon, John Patitucci e molti altri. A completare la formazione, il sassofonista Eric Marienthal, vincitore di due Grammy Award e già compagno di Weckl nella Chick Corea Elektric Band, e il pianista Stu Mindeman, compositore, arrangiatore e produttore.
La Jeff Lorber Fusion porta il suo smooth jazz sul palco del Blue Note. Tastierista, produttore discografico e compositore pluripremiato, Lorber è considerato un pioniere del genere e fra i primi ad integrare i sintetizzatori nel jazz. Con melodie accattivanti, groove raffinati e arrangiamenti sofisticati, nel 1977 fonda la Jeff Lorber Fusion, accogliendo tre anni dopo un giovane e sconosciuto Kenny G, contribuendo a lanciarlo verso il successo. Il suo approccio innovativo ha ridefinito i confini del jazz contemporaneo, fondendo jazz, funk, R&B e ritmi africani.
Giovedì 7, al Triennale Milano Teatro, il concerto del Crosscurrents Trio assume una nuova forma: al posto di Zakir Hussain, assente per motivi di salute, sarà Marcus Gilmore ad affiancare Dave Holland e Chris Potter. Questo nuovo ensemble offre un dialogo musicale diretto con il pubblico, intrecciando note improvvisate in un linguaggio jazz di grande intensità. Dave Holland, uno dei bassisti più influenti nella storia del jazz, e Chris Potter, che esplora con il suo sax sonorità profonde e audaci, sono accompagnati da Gilmore, nipote del leggendario Roy Haynes. Con collaborazioni illustri, come quelle con Chick Corea e Vijay Iyer, Gilmore si è affermato come uno dei batteristi più versatili della scena contemporanea.
Al Blue Note, il leggendario sassofonista Joe Lovano per una serata imperdibile di jazz di altissimo livello con il suo Trio Tapestry. Con una carriera pluridecennale e collaborazioni con icone come John Scofield e Paul Motian, Lovano è conosciuto per il suo sound unico e la sua costante ricerca musicale. Artista Blue Note Records di lunga data, ha esplorato e ridefinito il linguaggio del jazz moderno, conquistando pubblico e critica con la sua espressività e versatilità. Un'occasione rara per ascoltare uno dei grandi maestri del jazz contemporaneo in un'atmosfera intima.
Il weekend si apre con un progetto esclusivo che unisce jazz e danza, da venerdì 8 a domenica al Teatro Menotti con il flamenco trascendente di Israel Galván. La Spagna evocata nella New York degli anni '60 da Miles Davis e Gil Evans nel leggendario album Sketches of Spain, risplende di modernità con l’arrangiamento di Michael Leonhart per l’ensemble diretto da Alberto Fabris. ’Uno dei più fenomenali danzatori mai visti’ per il critico britannico Clement Crisp, Galván è fra i maggiori innovatori del flamenco del XXI secolo, già Premio Nacional de Danza nel 2005 e Bessie Award nel 2012. Attraverso una coreografia audace e un uso percussivo del corpo, il performer andaluso ha aperto nuove strade espressive mantenendo un profondo rispetto per la tradizione, e contribuendo a ridefinire i confini di questa forma d’arte secolare.
Al Triennale Milano Teatro, Franco D'Andrea Trio presenta l’ultimo album Something Bluesy and More (2024, Parco della Musica Records), insieme a Roberto Gatto, fra i più prestigiosi batteristi europei, e l’acclamato contrabbassista Gabriele Evangelista. L'idea alla base di questo incontro è di portare nella formula del trio le invenzioni ritmiche e di confrontarsi con un repertorio poco frequentato, dal blues al jazz delle origini, passando per Ellington e Coltrane, fino alla pura improvvisazione. Una musica libera, gioiosa ed estremamente comunicativa.
Contemporaneamente, il Blue Note ospita Mike Stern, uno dei giganti della chitarra jazz-fusion. Dopo gli studi al Berklee College of Music sotto la guida di Pat Metheny, il talento di Stern esplode nel quintetto di Miles Davis degli anni '80, con album iconici come Man with the Horn e We Want Miles. Con cinque nomination ai Grammy e altre collaborazioni di alto profilo, dai Blood, Sweat & Tears a Pastorius, fino a Michael Brecker e Billy Cobham, Stern ha costruito una carriera solista con un linguaggio riconoscibile, tra virtuosismo e sensibilità melodica. Fino a sabato, al suo fianco il batterista Dennis Chambers, la chitarrista Leni Stern, il sassofonista Bob Franceschini e il contrabbassista Chris Minh Doky.
Sabato 9, al Triennale Milano Teatro, risuona la grandezza dei compositori italiani con Opera In Jazz di Danilo Rea. Un omaggio appassionato a celebri arie di Puccini, Rossini, Verdi, Bellini e Donizetti, che rivivono attraverso una lente poetica e originale. Tra note e immagini, storici video in bianco e nero si alternano a opere d’arte contemporanea, intrecciando passato e presente in un dialogo vibrante. Rea celebra la magia senza tempo di voci leggendarie come Maria Callas, Beniamino Gigli e Caruso, intrecciando melodie e improvvisazione in un crescendo di emozioni. Un’esperienza che riporta l’Opera accessibile a tutti, rinnovata e viva, riscoprendone la bellezza attraverso il linguaggio del jazz.
Al Biko, Braxton Cook con il suo mix distintivo di progressive jazz, R&B e musica elettronica. Giovane sassofonista e cantante, Cook è una delle voci più fresche e innovative del jazz contemporaneo, con uno stile che fonde musica afroamericana, soul e R&B, capace di catturare il cuore degli ascoltatori grazie a sonorità originali. Dopo aver collaborato con molti artisti prestigiosi inclusi Christian Scott e Jon Batiste, Cook ha pubblicato lavori solisti acclamati dalla critica, come Somewhere in Between e No Doubt, esplorando temi di identità di genere, amore e resilienza.
Domenica 10, il foyer del Teatro degli Arcimboldi si trasforma in un matinée vibrante per Don't Worry, Be Jazz con Elena Andreoli Quintet, accompagnata da Paolo Tomelleri, il clarinettista jazz più famoso d’Italia. In un'esibizione che promette di condurre il pubblico in un'affascinante esplorazione di brani swing e jazz, la versatile Andreoli incarna l'essenza di un'artista capace di interpretare ogni pezzo con passione e teatralità, infondendo al suo jazz un'incredibile vitalità e gioia di vivere, elevando la voce e il clarinetto a protagonisti indiscussi.
Nel pomeriggio, il Triennale Milano Teatro accoglie la Jazz Campus Orchestra, progetto della Fondazione Musica per Roma, che celebra tre anni di attività. Sotto la direzione di Massimo Nunzi, l’orchestra ci guiderà in un viaggio emozionante attraverso la storia del jazz, omaggiando leggende come Louis Armstrong, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, Charlie Parker e John Coltrane. Tra celebri standard e brani inediti, i giovani e talentuosi musicisti promettono una performance che coinvolgerà ed emozionerà il pubblico, una vera esplosione di energia che dimostra il potere collettivo e gioioso della musica.
In serata, l'attesissimo concerto dei Fearless Five, la nuova avventura di Enrico Rava, poeta della tromba e voce più autorevole del jazz italiano nel mondo. L’arte di Rava ha sempre trasceso i confini del convenzionale, fin dagli anni ’60, dalle strade di New York, dove ha vissuto condividendo il palco con giganti come Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley e Cecil Taylor, fino alle collaborazioni con Metheny, Scofield e Petrucciani. La sua musica continua a rinnovarsi, rimanendo fedele solo alla sincerità dell'espressione artistica. Nei Fearless Five, una costellazione di giovani talenti orbita intorno al suo firmamento jazzistico, in una nuova dimensione dove l’esperienza illumina il sentiero per le generazioni future.
Gli Spyro Gyra, icone del jazz fusion, tornano invece al Blue Note per una serata di energia e groove. Con oltre 40 anni di carriera e più di 30 album, la band ha definito il genere mescolando jazz, funk, pop e ritmi latini, conquistando fan in tutto il mondo. Hit come Morning Dance e Catching the Sun sono diventati classici del jazz contemporaneo. Un’occasione unica per godere della loro inconfondibile miscela di suoni in uno spettacolo che promette intensità e virtuosismo.
La settimana si conclude ai Magazzini Generali con Talib Kweli, figura iconica della scena conscious hip hop a stelle e strisce. Emerso da Brooklyn a fine anni '90, Kweli ha raggiunto la consacrazione con i Black Star insieme a Mos Def, creando un manifesto di hip hop politicamente ancora molto attuale. Con un’acclamata carriera solista e collaborazioni con artisti iconici come Kanye West, Pharrell Williams, J Dilla e Madlib, Kweli rimane tra i rapper più talentuosi degli ultimi vent’anni, e anche il suo ultimo album The Confidence of Knowing (2024, Javotti Media) prodotto con J. Rawls, conferma la sua capacità di mantenere alta la qualità della sua produzione, dimostrando che l'hip hop può ancora essere socialmente rilevante.
JazzMi è prodotto da Associazione JazzMi, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano Teatro, in collaborazione con Blue Note Milano e con la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. Main partner Volvo e Intesa Sanpaolo.
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