L'elettronica dell'emozione: esce oggi "Visible music for unheard visions" di GIOVANNI DAL MONTE. live presso il Cortile di Palazzo Tozzoni ad Imola.
Sfera Cubica
presenta:
L'elettronica dell'emozione di GIOVANNI DAL MONTE
Mussorgsky, Matmos, Tristan Honsinger, cut-up, archivismi, accademie rivedute e corrette
Ascolta l'album in streaming qui: http://sentireascoltare.com/album/giovanni-dal-monte-visible-music-for-unheard-visions/
Musica visibile perché la musica non solo si ascolta: la si vede, la si immagina. Nel suo scorrere nel tempo porta naturalmente ad un fluire di pensieri ed immagini. Dentro ognuno di noi evoca scenari ed emozioni differenti.
"Visible music for unheard visions" è il nuovo disco di Giovanni Dal Monte (conosciuto anche come La Jovenc), organizzatore di suoni, videomaker, sperimentatore, musicista elettronico nell'accezione più ampia possibile, collaboratore di artisti quali Bruce LaBruce, Devis Venturelli, Pier Giorgio De Pinto. Il disco esce il 16 luglio per SonicaBotanica.
Le installazioni video di Giovanni Dal Monte sono in mostra alla galleria "Il Pomo da DaMo" di Imola fino al 25 luglio.
Il disco verrà presentato live presso il Cortile di Palazzo Tozzoni ad Imola venerdì 17 luglio alle 21.30: il live set vedrà esibirsi Giovanni Dal Monte in duo con Simone Cavina (Junkfood) alla batteria-percussioni-no input mixing.
Parte del ricavato dei dischi venduti durante la serata andrà a favore dei progetti di prevenzione oncologica della Delegazione ANT di Imola.
Qui l'evento FB: https://www.facebook.com/events/1623837711189951/
http://www.giovannidalmonte.com
Esce oggi, 16 luglio, il nuovo "Visible music for unheard visions"
Guarda il teaser: https://youtu.be/2oUBcs88H6g
Per visioni inascoltate: perché tutto ciò che abbiamo visto dovrebbe essere riascoltato, risentito.
"La cifra di questo lavoro credo sia il ricordo, gli affetti, le relazioni tra gli esseri viventi. Anche quelli che non vivono più. Le emozioni. Uso infatti l'elettronica come linguaggio, ma non è il mio fine. Non sono uno scienziato, non studio le forme d'onda con formule matematiche. Quello che faccio non è di facile ascolto, dicono che è concettuale. Ma pur in questa dimensione ermetica, non riesco ad approcciarmi alla musica, sia come ascoltatore che come compositore, se non attraverso l'emozione. Che siano teorie di campioni, malfunzionamenti e rumori, o che siano melodie o ritmi, mi faccio coinvolgere dal loro scorrimento e cerco di dare loro una voce, di fargli raccontare esperienze emotive."