QUANDO ERAVAMO SWING - Tre allegri ragazzi morti & Abbey Town Jazz Orchestra - Stasera, venerdì 31 luglio al Circolo Magnolia
Godzillamarket e Circolo MAgnolia
presentano:
QUANDO ERAVAMO SWING
Tre allegri ragazzi morti & Abbey Town Jazz Orchestra
Stasera, venerdì 31 luglio
Circolo Magnolia
Venerdì 31 il Circolo Magnolia ospita un evento speciale per chiudere al meglio il mese di luglio: una delle band storiche dell'indie italiano, i Tre Allegri Ragazzi Morti, e l'Abbey Town Jazz Orchestra presentano Quando eravamo Swing.
Quando eravamo swing è il regalo di una grande orchestra di jazz (l’Abbey Town Jazz Orchestra) alla musica e all’immaginario di Tre allegri ragazzi morti e con loro a tutta la musica indipendente italiana.
Gli arrangiamenti in stile swing o esotico riconsegnano alle canzoni dei TARM vita nuova e allo stesso tempo classica. Gli arrangiamenti accompagnano con naturalezza le melodie della band friulana ripercorrendo tutta la loro storia, da Occhi bassi a I cacciatori quindi da Mostri e normali a Il giardino dei fantasmi.
Spesso sembra di ascoltare le versioni originali dei brani, come in La mia vita senza te o Signorina Primavolta.
Quando eravamo swing mette per la prima volta assieme musicisti di area stilistica diversa attorno ad un progetto comune: Davide Toffolo canta tutte le canzoni, Luca Masseroni offre il suo drumming reggae alle canzoni Puoi dirlo a tutti, La faccia della luna e Primitivi del futuro. Enrico Molteni compare al basso in Occhi bassi.
Ingresso:
10 euro
Dice Bruno Cesselli direttore dell’orchestra e della registrazione sul lavoro: “Manomettere "La mia vita senza te" con tanto di Corale degli ottoni lì in mezzo, cercando i suoni dell'orchestra solo tra i testi e le linee della melodia. Apprendere solo molto tempo dopo che hai fatto la partitura il perché quel brano è stato scritto, e sorprenderti a pensare che quel Corale in "stile severo" ci voleva proprio. Tutto questo senza condizionamenti, nella più completa libertà, disponibili a correre tutti i rischi, musicali e non… Come desiderare di più?”.
Mauro Darpin, arrangiatore de Il mondo prima e saxofonista dice: "Sostituire la chitarra con i fiati, la batteria rock con una pulsazione jazz e gli accordi tonali con una progressione di tipo modale; aprire il brano all'improvvisazione del sax soprano e la trasformazione è compiuta!”.
Mirko Cisilino, trombettista e arrangiatore: "Ciò che emoziona più profondamente nella musica sono le melodie, ben prima di qualsiasi testo o arrangiamento. Spesso queste emozioni ci fanno agire senza troppo pensare, istintivamente, tirando fuori tutto il necessario alla creazione di una grande opera. Le melodie della voce, del basso, della chitarra, che continuamente ritornano alla mente, sono state semplicemente accompagnate verso una grande orchestra che le ha reinterpretate in modo del tutto originale.”