100 ANNI DI CANZONE D’AUTORE IN 5 CONCERTI: la storia della canzone italiana cantata e raccontata da Alessio Lega al Folk Club di TOrino
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presenta:
100 ANNI DI CANZONE D’AUTORE IN 5 CONCERTI
La storia della canzone italiana cantata e raccontata da Alessio Lega
4 – Fra il Folkstudio e il West: percorsi degli anni ‘70
Quarta tappa per Alessio Lega e il percorso di esplorazione, studio e celebrazione della canzone italiana al FolkClub.
Ingresso: 15.00 € Minori di 30 anni: 8.00 €
La storia della canzone italiana cantata e raccontata da Alessio Lega
Abbonamento ai 5 concerti: 40 euro
Quando Alessio Lega ci ha proposto di imbarcarci con lui in questa avventura, “un’impresa mai tentata prima” la definisce lui a ragione, da una parte ci siamo entusiasmati perché il progetto è bello e ambizioso e perché Alessio ha il talento, le conoscenze e la passione per renderlo al meglio; dall’ altra ci siamo chiesti se era chiedere troppo, un impegno continuativo di un concerto al mese per 5 mesi consecutivi, a un pubblico che tra crisi economica e calo dell’interesse per la musica live, è sempre più esiguo. Ma il fatto è che noi non ci rivolgiamo a un pubblico indeterminato, ci rivolgiamo al pubblico del FolkClub, che è colto, attento e curioso, e quindi la risposta che ci siamo dati è che valeva certamente la pena provarci e imbarcarci con Alessio in questa avventura musicale lunga 100 anni, 5 mesi, 5 concerti e 111 canzoni. Se è vero che è possibile assistere anche solo a uno dei 5 concerti, è altrettanto vero che si tratterebbe di un’esperienza spezzata e decontestualizzata, vi invitiamo quindi fortemente a seguire tutte e 5 le serate e lo facciamo anche con un incentivo economico, perché se il singolo concerto costa 15 euro, l’abbonamento a tutte e 5 le serate ne costa 40, con un risparmio di quasi il 50% e in pratica due concerti e mezzo gratuiti. Sarà possibile acquistare l’abbonamento solo in occasione della prima e della seconda serata.
Il progetto è certamente ambizioso: si tratta di 5 concerti in cui vengono eseguiti, rigorosamente dal vivo, un totale di 111 brani che ripercorrono la storia della canzone italiana da cima a fondo. L’idea nasce dalla considerazione che la canzone d’autore è un genere musicale e letterario che ha segnato molte generazioni di italiani, estendendosi su 100 anni di storia e assurgendo a vero e proprio romanzo di formazione sentimentale ed esistenziale del nostro tempo. “Poesia per tutte le tasche” (la definizione è del Maestro francese Georges Brassens), la canzone è entrata in stretta relazione con le mode, le tendenze, i gusti, il linguaggio, le ribellioni di tutte le componenti sociali da nord a sud. Nata in forma strutturata nei “café chantant” d’inizio secolo -erede della tradizione poetica partenopea, dell’opera e dell’operetta- la canzone d’autore ha una fioritura immediata e un periodo di letargo nel ventennio fascista (con qualche nobile eccezione). Risorge nei ritmi imitativi e nelle rielaborazioni del dopoguerra, per imporsi negli anni ’60 come una delle massime realtà culturali della lingua italiana. Modugno, De André, De Gregori non sono solo ai vertici della produzione culturale del proprio tempo, ma anche nelle classifiche di vendita dei dischi e sbancano ogni botteghino con spettacoli gremiti di pubblico sempre nuovo.
L’Italia è un paese con molta nostalgia e poca memoria. Se queste canzoni sono rimaste nell’orecchio di molti, difficilmente si riesce a collocarle nel loro tempo e a distinguere quella produzione di straordinario valore artistico dai ritornelli fatti per durare poche settimane.
Alessio Lega e il maestro Guido Baldoni (alla fisarmonica, al pianoforte e alla direzione sonora) dipanano il filo della memoria del ‘900, eseguendo dal vivo in versione integrale e raccontando la storia degli indimenticabili capolavori e di qualche perla nascosta della musica italiana d’autore. 5 concerti unici, tutti diversi raccontano così una storia indimenticabile e mai cantata tutta assieme.
Alessio Lega, cantautore, scrittore e militante anarchico, è nato nel 1972 a Lecce e dal 1990 vive a Milano. Ha fatto l'impiegato per le bollette, il fumettista per ostinazione e il musicista per l'amore e la rivoluzione. Collabora alle riviste e alla vita del movimento libertario. È un rivoluzionario pantofolaio e cesellatore. Comincia a scrivere e cantare le prime canzoni in pubblico alla fine degli anni ’80 e si esibisce regolarmente dal ’97. Cultore della lingua, storico della canzone internazionale, cantante di impostazione teatrale legato alla tradizione francese, scrive con un occhio alla forma e un altro alla giustizia sociale. Ha cantato nei teatri e nei locali del “giro”, ma torna sempre ai centri sociali, alle feste di piazza, ai teatri liberi. Odia il denaro, ricambiato.
4 – Fra il Folkstudio e il West: percorsi degli anni ‘70 Guccini, De Gregori, Gaber, Dalla, Vecchioni
La canzone degli anni ’60 è di ispirazione francese, negli anni ’70 si impone il modello americano di Bob Dylan e quello anglo sassone del rock progressivo, contaminato con la ballata popolare. Cambiano i costumi, le usanze, i rapporti e la fruizione della musica: grandi palazzetti dello sport gremiti per autori poetici, sensibili, impegnati che non mirano più al singolo successo. Cambia soprattutto il linguaggio delle canzoni, che diventano pagine di un diario collettivo personalissimo e indecifrabile come per l’”ermetico” De Gregori o le fluviale affabulazioni del cantastorie Guccini. Giorgio Gaber, già fantasista televisivo, ha coraggiosamente intrapreso una strada che sarà ribattezzata “Teatro Canzone”: canzoni/monologhi che sviluppano una feroce critica al pensiero dominante e ai vizi esistenziali degli italiani. Il bolognese Lucio Dalla, attraverso gli album sperimentali scritti col poeta Roberto Roversi, giunge a uno stile originalissimo, modellato sulla sua vocalità, che lo porta ai vertici della produzione pop d’autore. Roberto Vecchioni, il “professore”, è un creatore di favole contemporanee. Nei suoi testi un sottostrato fortemente letterario si mescola a una vocazione popolare e distesa.
La scaletta della serata
(Francesco Guccini)
67 - Canzone per un’amica
68 - L'avvelenata
69 - L'incontro
70 - Il vecchio e il bambino
71 - La locomotiva
(Francesco De Gregori)
72 - Rimmel
73 - Santa Lucia
74 - Titanic
75 - Pane e castagne
76 - La donna cannone
(Giorgio Gaber)
77 - Far finta di essere sani
78 - Il dilemma
(Lucio Dalla)
79 - 4 marzo '43
80 - Com'è profondo il mare
81 - Le parole incrociate
82 - Cara
83 - Disperato erotic stomp
84 - Quale allegria
(Roberto Vecchioni)
85 - Samarcanda
86 - L'ultimo spettacolo
87 - Le lettere d'amore
88 - Luci a San Siro
Gli appuntamenti successivi: venerdì 11 marzo -5- Percorsi solitari: la canzone d'autore nell'anno 2000