28 Torino GLBT Film Festival: Seconda giornata, 20 aprile 2013
GIORNATA MONDIALE CONTRO IL BULLISMO OMOFOBO
“VORREI MA NON POSSO. IL FILM” DI ENZO FACENTE, CON INTERVETO DI FRANCESCA VECCHIONI
Presentazione della graphic novel su Ottavio Mai, fondatore del Festival a vent’anni dalla scomparsa
Uno dei principali temi del 28° Torino GLBT Film Festival è quello legato alla famiglia con il Focus: We Are Family che propone pellicole dedicate al matrimonio, e all’omogenitoriliatà, con la sigla di quest’anno, Condividilove, progetto che porta avanti la rivendicazione dei pari diritti per le coppie di ogni orientamento sessuale.
Dopo il film di apertura Any Day Now di Travis Fine, al cui centro è proprio il problema di adozione da parte di due uomini, la seconda giornata del festival propone un film-evento, nato dal progetto dell’Associazione Quore iniziato con il Torino Pride del 2012. Si chiama “Vorrei ma non posso. Il film” realizzato da Enzo
Facente che si sofferma sui matrimoni simbolici con interviste e testimonianze anche di Don Gallo e Paola Concia. Alla presentazione del film sarà presente con un intervento Francesca Vecchioni, figlia di Roberto, la compagna Alessandra e le loro bimbe.
Si inaugura anche la sezione letteraria A qualcuno piace libro, con un omaggio a Ottavio Mai, ideatore e creatore del Torino GLBT Film Festival insieme a Giovanni Minerba per la presentazione, presso la libreria
Feltrinelli in piazza C.L.N. a Torino (ore 18.00) di Negli occhi il cinema, nelle mani l’amore. Il volume è una pregiata graphic novel pubblicata a vent’anni dalla scomparsa di Ottavio Mai e realizzata da Mattia Surroz, Elsi Perino e Giovanni Minerba, pubblicata dalla torinese Espress Edizioni.
Saranno presenti anche Ivan Cotroneo, che ha scritto la postfazione, e Angelo Pezzana, autore della prefazione.
Il 20 aprile è anche la Giornata del silenzio, evento internazionale promosso dall’associazione americana GLSEN (Gay, Lesbian & Straight Education Network) contro il bullismo e l’omofobia. In occasione di questa iniziativa, il Torino GLBT Film Festival, per il secondo anno consecutivo, dedicherà le proiezioni all’interno del Focus: Bullismo, al centro del bersaglio, con sei cortometraggi che indagano il tema dell’omofobia soprattutto nell’adolescenza.
Tra le altre proiezioni, per i film in concorso, il lungometraggio Five Dances di Alan Brown, che racconta la vita e i sentimenti in cinque magnifiche coreografie, cinque “movimenti” danzati che tracciano, con il linguaggio del corpo, un discorso amoroso, e il documentario Codebreaker, girato da Clare Beavan e Nic Stacey sulla vita di Alan Turing, il grande scienziato britannico che sconfisse Enigma, sistema di crittografia ideato dall’esercito nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Omosessuale, Turing subì una serie di attacchi omofobi nel dopoguerra, fino a vere e proprie sevizie da parte dell’Esercito britannico che lo portarono al suicidio nel 1954. Solo dopo una petizione, avviata dal matematico John Graham-Cumming, il governo chiese scusa per il proprio comportamento, ma solamente nel 2009.
Ma è anche il momento delle due web series torinesi, Re(l)azioni a catena del collettivo le Badhole con la regia di Silvia Novelli e G&T di Francesco D’Alessio.