ARCI MONK, Roma: programmazione dal 25 al 31 gennaio con MARC RIBOT, FATOUMATA DIAWARA e molto altro
Arci Monk
presenta:
Giovedi 28 Gennaio
Apertura Porte Ore 21:00 - Inizio Concerti Ore 22.00
ERICA MOU in Concerto
INGRESSO CON TESSERA ARCI 2016 + CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’
ERICA MOU
Erica Mou, nome d’arte di Erica Musci (classe 1990), è una delle più interessanti cantautrici italiane. A diciassette anni comincia a proporre le proprie composizioni ai maggiori concorsi di canzone d’autore italiani, facendo incetta di premi. Nel 2011 pubblica l’album
INFO QUI:
http://www.ericamou.com/
Venerdi 29 Gennaio
Apertura Porte Ore 21:00 - Inizio Concerti Ore 22.30
FATOUMATA DIAWARA in Concerto
INGRESSO CON TESSERA ARCI 2016 + CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’: 18€ - 15€ + D.P.
FATOUMATA DIAWARA
Statuaria, superba, elegante; dotata di un sorriso radioso e naturale, Fatoumata Diawara reinventa i ritmi veloci e le melodie blues della sua ancestrale tradizione Wassoulou attraverso una sensibilità istintivamente pop. C’è qualcosa di speciale nell’idea di una giovane donna che canta con la sua chitarra. Qualcosa che va oltre la nozione di tempo.
INFO QUI:
http://www.fatoumatadiawara.fr/
Venerdi 29 Gennaio
Apertura Porte Ore 21:00 - Inizio Concerti Ore 22.00
CHRISTOPHER PAUL STELLING in concerto
IL CONCERTO SI SVOLGERA’ NELLA SALA CAMINI
INGRESSO CON TESSERA ARCI 2016 + CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’
CHRISTOPHER PAUL STELLING
Christopher Paul Stelling e`un cantautore e chitarrista americano. Con due album all’attivo, Songs of Praise and Scorn del 2012 e False Cities del 2013, e` stato inserito da Rolling Stone tra i “10 artists you should know”. Stelling non ha regole, ne´ limitazioni, lui e` “un'antologia” d’influenze. Quando lo vedi esibirsi, sai che stai guardando un vero artista che sa regalare esibizioni intense.
INFO QUI:
www.christopherpaulstelling.com
Domenica 31 Gennaio
Apertura Porte Ore 20:30 - Inizio Concerto Ore 22:00
JAZZ EVIDENCE - UN VIAGGIO A TAPPE NELLA MUSICA JAZZ DI OGGI
MARC RIBOT in Concerto
INGRESSO CON TESSERA ARCI 2016 + CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’: 18€ - 15€ + D.P.
MARC RIBOT
È nato a Newark, New Jersey, nel 1954. Da adolescente suona la chitarra in varie garage band mentre segue le lezioni del suo mentore, il chitarrista classico e compositore haitiano Casseus Frantz. Trasferitosi a New York nel 1978, Ribot è membro della band soul/punk Realtones e dal 1984 al 1989 dei mitici Lounge Lizards di John Lurie. Tra il 1979 e il 1985 Ribot lavora come sideman in concerto con Brother Jack McDuff, Wilson Pickett, Carla Thomas, Rufus Thomas, Chuck Berry e molti altri. Ha contribuito in maniera determinante alla ridefinizione di quel genere di folksinging che gli statunitensi definiscono Americana, grazie alla sua preziosa chitarra nel magnifico "Rain Dogs" di Tom Waits, nel 1985.
INFO QUI:
http://marcribot.com/
ERICA MOU
E’ prodotto dall’islandese Valgeir Sigurdsson per l’etichetta Sugar di Caterina Caselli. Il disco contiene anche la cover di Don’t stop, colonna sonora dello spot istituzionale Eni. Nel 2012 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione giovani vincendo il premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv con la sua composizione Nella vasca da bagno del tempo (arrangiata da Davide Rossi) che le vale anche il Premio Lunezia per il miglior testo. A soli 25 anni la musicista pugliese ha già all’attivo un’intensissima attività live (in Italia ma anche in Brasile, Stati Uniti, Ungheria, Inghilterra, Germania, Belgio, Francia). Nel 2013 pubblica Contro le onde, album che vede la produzione artistica di Boosta e contiene Dove cadono i fulmini, brano scelto da Rocco Papaleo per la colonna sonora del suo ultimo film, Una piccola impresa meridionale. Il brano viene candidato al David di Donatello 2014 nella categoria Migliore Canzone Originale. Prima dell’estate arriva in radio e su tutti i digital store il singolo Ho scelto te, come anticipazione del nuovo disco Tienimi il Posto, in vendita dal 4 settembre 2015, prodotto da Auand Records con distribuzione Artist First.
FATOUMATA DIAWARA
Se Joan Baez e Joni Mitchell hanno creato l’archetipo, diverse generazioni di artiste, da Tracy Chapman a Laura Marling, lo hanno mantenuto vivo. Non solo Fatoumata Diawara si riappropria di questa immagine in maniera forte e personale, ma la colloca letteralmente in una nuova era, in un’altra cultura; conferendo una prospettiva decisamente africana al concetto di cantautrice. Cresciuta in Mali e residente a Parigi, Fatou ha già conosciuto, a poco più di 30 anni, una gamma di esperienze fortissime: la lotta per le proprie ambizioni artistiche, i pregiudizi culturali verso le donne africane, il successo precoce come attrice.
Era una ragazza energica e testarda quando, all'età di dodici anni, rifiuta di andare a scuola. I suoi genitori decidono di mandarla a vivere da una zia a Bamako per disciplinarla un po' (storia di cui canta in Sowa). Quella zia lavora nel mondo dello spettacolo e, attraverso di lei, nel 2002 il direttore della compagnia teatrale francese Royale de Luxe, rimane colpito da Fatou e le offre una parte nella sua nuova produzione. Una donna non sposata è considerata un minore nella società Maliana, così è necessario chiedere il permesso della sua famiglia. Che però rifiuta. Dopo un lungo esame di coscienza Fatou decide infine di scappare e in modo rocambolesco riesce a salire su un aereo per Parigi, sfuggendo all'inseguimento della polizia che era stata avvertita del 'sequestro' della ragazza. Con Royal de Luxe Fatou si esibisce in tutto il mondo, dal Vietnam al Messico e in tutta Europa. Durante le prove e i momenti di tranquillità si ritrova spesso a cantare dietro le quinte per il proprio divertimento. Il direttore si accorge presto di questo suo altro talento e in un attimo le dà anche ruoli da voce solista negli spettacoli della compagnia. Incoraggiata dalla risposta del pubblico, inizia a cantare nei caffè e club parigini durante le pause della tournèe. Qui incontra Cheikh Tidiane Seck il celebre musicista e produttore maliano che la invita a viaggiare con lui di nuovo in Mali, per lavorare come corista su due progetti; "Seya", album nominato ai Grammy dalla stella del Mali Oumou Sangare e "Red Earth" progetto sul Mali della cantante jazz americana Dee Dee Bridgewater (vincitore di un Grammy Award). Quando gli album vengono pubblicati Fatou è già tour in tutto il mondo come cantante e ballerina di entrambi i progetti. È in quel momento che prende la decisione di dedicarsi a tempo pieno alla sua passione, la musica. Lavora alacremente per completare un numero di canzoni sufficienti per un album, canzoni tutte rigorosamente scritte e arrangiate da lei. Grazie ad Oumou Sangare si aprono le porte per un contratto discografico con la World Circuit e la registrazione del suo album di debutto. Durante le registrazioni trova anche il tempo per collaborare con il progetto Africa Express di Damon Albarn e contribuire con la sua voce agli album di Cheikh Lô, AfroCubism, il progetto 'Imagine' di Herbie Hancock e il clamoroso ritorno dell' Orchestra Poly-Rythmo de Cotonou. Dopo l'uscita dell'acclamato disco di debutto "Fatou" (19 settembre 2011) Fatoumata gira a lungo con la sua band e con Damon Albarn, Tony Allen e Flea come parte del progetto 'Rocket Juice & The Moon'. Più recentemente, l'abbiamo apprezzata dal vivo al fianco del celebre pianista cubano Roberto Fonseca (con cui realizza anche uno splendido disco dal vivo, "At Home") e soprattutto nella sua ultima apparizione in veste d'attrice, quel "Timbuktu" del regista Abderrahmane Sissako, che ha riportato al centro dell'attenzione internazionale il carisma e la determinazione di un'artista unica nel suo genere.
CHRISTOPHER PAUL STELLING
La sua voce e` profonda, il suo finger-picking e i suoi testi sono intricati, drammatici ma anche intensamente intimi. Le canzoni riflettono lo spirito di un ragazzo che ha deciso di lasciare la propria casa per viaggiare per il paese: sono canzoni appassionate composte durante le oltre quattrocento serate passate sul palco con la sua chitarra. Cio` che lo distingue da altri songwriter e` la fantasia. Questa non vive solo nelle sue parole ma anche sulla punta delle sue dita: si destreggia con disinvoltura tra lo stile country blues, il flamenco e il banjo, il tutto con la sua fidata "Brownie", una vecchia chitarra con corde in nylon che ha fatto il giro del mondo insieme a lui per tutti questi anni. "Ci vuole molto lavoro per rimanere sulla strada," dice. "Si impara a fare affidamento sulle proprie canzoni. La testa si riempie di luoghi, suoni ed idee. Quando le cose intorno a te cambiano costantemente, anche tu cambi. E le cose che rimangono le stesse ti fanno diventare chi sei. E` questo che nutre il mio songwriting, il sapere che l'ispirazione e` tutto intorno a me.”
MARC RIBOT
Da allora Ribot è richiestissimo, tanto che sono davvero impressionanti i credit di Marc per quanto riguarda le sue presenze in dischi altrui; oltre al già citato Waits: Solomon Burke, John Lurie, Elvis Costello, Marianne Faithfull, Arto Lindsay, Caetano Veloso, Laurie Anderson, David Sylvian, Susana Baca, McCoy Tyner, T-Bone Burnett, The Jazz Passengers, Evan Lurie, Chocolate Genius, Medeski Martin & Wood, James Carter, Vinicio Capossela, Vinicius Cantuaria, Joe Henry, Marisa Monte, Patti Scialfa e tanti altri.
Ribot collabora frequentemente con il produttore T-Bone Burnett, da ultimo nel CD Raising Sand di Alison Krauss e Robert Plant (album che si è aggiudicato ben 5 Grammy Awards nel 2009) e collabora regolarmente con John Zorn. Le sue registrazioni come solista includono "Marc Ribot plays The Complete Works of Frantz Casseus", i formidabili fraseggi di "The Book of Heads di John Zorn, Don't Blame Me" descritto dalla critica come "un disco pieno di gustosi improbabili giochi" (Village Voice), Saints, Exercises in Futility e l'ultimo Silent Movies, del 2010. Ha composto per le colonne sonore di diversi film (tra i quali "The Departed" di Martin Scorsese e "Drunkboat", con John Malkovich e John Goodman), di vari documentari e lungometraggi ("Revolucion: Cinco Miradas" della PBS, e "The Killing Zone" di Joe Brewster). Il compositore Stewart Wallace ha scritto un concerto per chitarra e orchestra appositamente per lui. Marc è stato nominato curatore e direttore musicale per il 2009 del Century of Song Festival, parte della Triennale della Ruhr, in Germania, il che ha innescato nuove collaborazioni con Iggy Pop, Marianne Faithfull, David Hidalgo, il maestro del cajón Juan Medrano Cotito, Carla Bozulich e Tine Kindermann.
INFO:
Arci Monk: Roma, in Via Giuseppe Mirri, 35 (zona Portonaccio).
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Tel: 06 6485 0987
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