Arriva SAINKHO NAMTCHYLAK (Tuva) al Folk Club di Torino, feat. LIYA AG ABLIL "DIARA" e SANOU AG AHMED (Mali), per presentare Like A Bird Or Spirit, Not A Face
Folk Club, Torino
presenta:
SAINKHO NAMTCHYLAK (Tuva) feat. LIYA AG ABLIL "DIARA" e SANOU AG AHMED (Mali)
17 aprile 2016
ore 21:30
Ingresso: 25.00 € / Minori di 30 anni: 13.00 €
Il fantastico incontro tra la voce siberiana di Sainkho e le chitarre del deserto maliano - CONCERTO ECCEZIONALE
Al FolkClub i minori di 30 anni entrano con biglietto scontato del 50% - Per tutti è necessario sottoscrivere la tessera annuale di associazione.
Si aggiunge in extremis alla nostra stagione una perla rilucente, un concerto eccezionale. A quasi dieci anni dalla sua ultima apparizione al FolkClub e a otto anni esatti dalla sua partecipazione alla nostra festa del Ventennale al Teatro Regio, ritorna la formidabile e inimitabile voce tuvana di Sainkho Namtchylak, e lo fa in una formazione straordinaria, accompagnata da due tra i migliori strumentisti maliani, già membri di Tinariwen e Terakaft (protagonisti di un indimenticabile concerto a Maison Musique sei anni fa): Liya Ag Ablil "Diara" e Sanou Ag Ahmed. Questo fantastico incontro musicale nasce dal vecchio desiderio di Sainkho di confrontarsi con i musicisti nordafricani, ed è stato possibile grazie al produttore, plurinominato e vincitore di un Grammy Award, Ian Brennan (TV on the Radio, Flea, Tinariwen, Lucinda Williams, Los Lobos, Nels Cline dei Wilco, Bill Frisell, Dirty Dozen Brass Band, Jonathan Richman, Richard Thompson sono solo alcuni degli artisti che si sono affidati a lui per la produzione dei loro dischi). Sainkho e Ian si sono dati appuntamento con la sezione ritmica dei Tinariwen in Francia, riuscendo in una manciata di concitate giornate a scrivere e registrare al volo materiale persino per un doppio album, dando luogo a un magico incontro tra due popoli ricchi di tradizioni nomadi, che, seppur provenienti da continenti del tutto diversi, hanno facilmente trovato ispirazione in un terreno di dialogo comune ma soprattutto unico e rappresentativo delle loro realtà musicali, sociali e culturali, entrambe protagoniste di lotte per la sopravvivenza. 'Like A Bird Or Spirit, Not A Face', è il titolo del disco così realizzato. Con la voce della più famosa cantante gutturale del mondo al timone del progetto, la collaborazione si è spinta oltre nuovi confini miscelando atmosfere volte alla creazione di un singolare quanto etereo equilibrio che non ha eguali, come dimostra l’esperienza creativa personale vissuta dai tre artisti coinvolti. Cantato in lingua tuva, russa e inglese, la musica di Like A Bird Or Spirit, Not A Face, spazia dal punk-rock della steppa agli affascinanti suoni ripetitivi e dilatati tipici del “blues del deserto”, offrendoci anche ballate dal tono epico.
La ricerca musicale di Sainkho Namtchylak si muove tra i due poli, solo apparentemente opposti, della tradizione popolare e della sperimentazione d’avanguardia.
Sul palco del FolkClub per un concerto assolutamente imperdibile Sainkho Namtchylak (voce), Liya Ag Ablil "Diara" (chitarra e percussioni), Sanou Ag Ahmed (chitarra) e Danilo Gallo dei Guano Padano (basso).
Folk Club
Via Ettore Perrone 3 bis – 10122 Torino - tel 011537636
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO :
Prenotazioni tel 011537636
www.folkclub.it
Ritiro biglietti presso il Folkclub, la sera del concerto - E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sainkho Namtchylak, discendente di una famiglia nomade della regione di Tuva, Siberia centro-meridionale, si forma musicalmente all’università locale, per poi perfezionarsi nell’ateneo moscovita. L’oggetto privilegiato dei suoi studi sono le tradizioni musicali siberiane contadine, sciamaniche e lamaiste. Esordisce come cantante nel Tuvan State Folk Ensemble Sayani, per poi dedicarsi all’interpretazione dei musicisti e compositori sovietici più interessati alla contaminazione. Fa parte anche del gruppo Tri-O, con il quale raggiunge la popolarità nel panorama musicale occidentale più attento alla sperimentazione. La sua tecnica vocale sfrutta il tradizionale canto diplofonico, tipico dell’Asia centrale (caratteristico, ad esempio, della tradizione mongola), che consiste nell’emissione contemporanea di due suoni distinti, uno più grave e uno più acuto. Il canto tuvano diplofonico si differenzia dalla più nota versione mongola per una maggiore asprezza e gutturalità, che sfocia in suoni sorprendenti per il loro carattere quasi sovrannaturale. Gli stretti legami che intercorrono a Tuva tra il canto tradizionale e la cultura sciamanica, ne fanno musa ispiratrice per il movimento new age, per il quale diviene punto di riferimento.
…tutto ciò che è nuovo, non è altro che qualcosa che proviene dal passato e che è stato dimenticato. Non c’è mai nulla di completamente nuovo. Nell’arte in particolare sembra tutto innovativo, ma, in realtà, c’è sempre un vecchio decoro all’interno di ogni espressione. Per me non c’è una profonda distinzione tra la tradizione e la modernità, esiste bensì qualcosa che possiamo definire i colori, i disegni, i differenti materiali, che vengono combinati. Tradizione significa conservare la storia dentro di sé, modernità invece trovare un nuovo aspetto, un nuovo vestito alla tradizione... (Sainkho Namtchylak)
Liya Ag Ablil alias Diara, già fondatore dei Tinariwen e dei Terakaft, è l’anima più rock’n’roll del movimento musicale maliano noto sotto il nome di “blues del deserto”. Diara è un vecchio guerriero (non è una metafora, ha davvero combattuto la guerra civile durante la ribellione dei Tuareg contro il governo maliano) la cui unica arma è ormai l'inseparabile Fender Stratocaster. Le chitarre sono un'arma molto più potente, dice, sono loro la guida nel cuore di un artista, non il desiderio di versare il sangue di qualsiasi nemico. Si narra che ascoltando per la prima volta Sticky fingers dei Rolling Stones abbia commentato …ah, sì, questi ragazzi sono molto buoni e hanno un chitarrista che suona un po' come noi. Come si chiama? Keith Richards? Lo terrò a mente…
Alla base del suo blues-rock ipnotico e contagioso c'è un mix, tutt'altro che banale, di folklore tuareg e strumenti della tradizione occidentale. Difficile resistere alla sua musica: d'impatto e senza confini, proprio come il deserto nel quale è nata.
...Terakaft (così come Tinariwen, e i suoi colleghi nigeriani Tamikrest Etran Finatawa) sono i migliori esempi del blues del deserto, una musica aspra e ripetitiva, strutturata con una chiamata e il canto di risposta [...] Bono stesso ha confessato d'essere rimasto "scioccato" dal loro suono durante i mesi in cui gli U2 vivevano a Fez per preparare il loro album No line on the horizon... (El pais)
Mi sembra logico che un uomo come Bono apprezzi il nostro lavoro, ma il nostro riferimento in materia di impegno artistico sarà sempre Fela Kuti. (Liya Ag Ablil “Diara”)
Il programma della settimana del Folk Club
Venerdì 18 marzo
FolkClub: CARLO AONZO TRIO Ingresso 15 euro (8 euro per i minori di trent'anni)
Sabato 19 marzo
FolkClub: ARMANDO CORSI & U.T. GANDHI Ingresso 18 euro (9 euro per i minori di trent'anni)
Notizie
- Weekend ligure dedicato alle corde pizzicate con Aonzo e Corsi
Vengono entrambi dalla Liguria i due straordinari musicisti che presentiamo questa settimana al FolkClub, ed entrambi pizzicano le corde, ma di due strumenti diversi. Il primo, Carlo Aonzo, venerdì 18, viene da Savona, pizzica le corde del mandolino, di cui è considerato il miglior interprete mondiale, e con il suo trio ci presenta il viaggio che il mandolino ha percorso attraverso storia e geografia, da Napoli alle Americhe, dal '700 a oggi. Il secondo, Armando Corsi, sabato 19, arriva da Genova, pizzica le corde di una chitarra in modo sublime, sapendo suscitare emozioni profonde, e presenta un doppio concerto con una prima parte in solo, e una seconda in duo con il percussionista (già al fianco di Enrico Rava) U.T. Gandhi. Come dire: l'imbarazzo della scelta!
- I concerti di aprile
Quasi tutti i concerti di aprile sono ora aggiornati con le presentazioni complete. Sono tutti prenotabili, compreso quello, imperdibile di Sainkho Namtchylak che incontra alcuni musicisti maliani ex Tinariwen e Terakaft.
- Aperto il bando per la gestione del ristorante e del bar di Maison Musique
Maison Musique rinascerà presto a nuova vita con la gestione del Circolo dei Lettori e il nostro apporto nella organizzazione dei concerti. Uno dei passi per la rinascita è l'affidamento a un gestore bravo e appassionato il bar e il ristorante di Maison. Il bando è partito proprio oggi, riportiamo qui sotto il comunicato ufficiale del Circolo dei Lettori. Fatevi avanti!
La Fondazione Circolo dei Lettori ha avviato procedura informale per l'affidamento, ai sensi dell'art. 30 D.Lgs. 163/06, della "Concessione dei servizi di ristorazione, catering, gestione bar ed affittacamere presso i locali del complesso immobiliare dell'ex Mattatoio, sito in Rivoli (TO), via Rosta n. 23, per la durata di dieci anni".
Importo del canone annuo soggetto a rialzo: € 25.000,00, Iva esclusa.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.
La Manifestazione di Interesse, ai fini del successivo invio di lettera di invito, dovrà pervenire entro le ore 12:00 del giorno 1 aprile 2016.
L'Avviso per manifestazione di interesse integrale è reperibile sul profilo di committenza www.circololettori.it.
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Prossimamente
- Una grande Buscadero Night con Cinelli, Lorkovic, Hardin
Dopo la pausa di marzo tornano il 2 aprile le Buscadero Nights, con un concerto strepitoso. Il nostro Charlie Cinelli presenta il suo nuovo CD (quattro stelle da Buscadero) con due musicisti esagerati, tra i più richiesti sulla scena americana: Radoslav Lorkovic e Andrew Hardin. Da non mancare!