Astro - Nuovi nomi: Dixon, Daniele Baldelli, Dukwa, Abstract - SI aggiungono a: Moderat, Gold Panda, Clap! Clap! Lory D!
Astro Festival, sabato 24 giugno 2017 a Milano, Magnolia Estate 30 euro+d.p./ 35 euro). Nuovi nomi: Dixon, Daniele Baldelli, Dukwa, Abstract - Si aggiungono a: Moderat, Gold Panda, Clap! Clap! Lory D!
Dna concerti e Dna dance department
sono felici di presentare:
Line up completa del festival elettronico a Milano il 24 giugno!
“Astro” Festival
Dixon - Daniele Baldelli
Dukwa - Abstract
Oltre ai già annunciati:
Moderat, Gold Panda, Clap! Clap! (live band), Lory D
Sabato 24 giugno 2017 – Milano, Magnolia Estate
Circolo Magnolia - Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Segrate Mi
Apertura porte: 19,00 – chiusura: 04:00
Biglietto in prevendita: 30 euro+d.p./ alla porta: 35 euro
Prevendite disponibili
www.ticketone.it, call center 892 101
www.vivaticket.it, call center 892.234
www.ticket24ore.it, call center 02 54 271
www.bookingshow.com
Astro Festival 2017
Astro Festival: le stelle sempre più in movimento. Ad una line up che già ha la felicità e l’onore di portare nella stessa notte (24 giugno 2017) in una unica venue (Circolo Magnolia, Milano) il live dei Moderat e quelli di Gold Panda, Clap! Clap! (con tanto di band al seguito) e della leggenda techno romana Lory D, ora si aggiungono nuovi nomi, come del resto già anticipato al momento del primo annuncio. Nomi ben calibrati, per disegnare un ritratto davvero avvincente, completo ed “aereo” di cosa possa significare la musica elettronica oggi. Senza preclusioni, senza sterili monocolori.
Ma con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte più vasto. Verso le stelle.
Dixon
Semplicemente: uno dei grandi, veri fuoriclasse nel campo del deejaying elettronico. A testimoniarlo non solo e non tanto gli award come “Best Dj” raccolti negli ultimi anni in classifiche di vero prestigio come quella di Resident Advisor: a parlare per Steffen Berkhahn, alias Dixon, è la sua intera carriera, iniziata ancora nei primi anni ’90 in una Berlino, allora, molto diversa da quella di oggi. Sempre inappuntabile, sempre ad altissimi livelli, sempre piena di stile e personalità – col momento decisivo a metà anni 2000, quando andò ad opporsi al monocolore minimal, all’epoca imperante nella club culture, riportando il calore, la profondità e l’espressività armonica nei panorami techno e house grazie alla “navicella” Innervisions (da lui fondata assieme agli Âme). Uno scienziato del dancefloor. Capace di parlare al corpo, al cuore alla testa.
Daniele Baldelli
Un pioniere, certo (anzi, sotto molti punti di vista semplicemente “il” pioniere, almeno per quanto riguarda la figura del dj in Italia). Ma soprattutto un visionario. A relegare Daniele Baldelli nella mera categoria dei pionieri e dei precursori si perde la vera essenza del suo approccio, un approccio che ancora oggi gli permette di essere un dj per nulla prevedibile e “museo di se stesso”: è sempre stato nella sua natura fare un passo in più, stravolgere le regole, immaginare tecniche ed accostamenti mai prima concepiti. Storico resident della Baia degli Angeli, creatore del fenomeno – di culto mondiale – Cosmic, è stato un maestro nel mixare disco, funk e soul ma ancora di più è la persona che suonava il “Bolero” di Ravel sovrapponendolo ad un brano degli Africa Djola, oppure un pezzo sperimentale di Steve Reich sul quale sovrapponeva un canto Malinke della Nuova Guinea, mixando i T-Connection con Moebius e Rodelius, scoprendo nell’album “Izitso” l’unico brano ipnotico- tribale di Cat Steven, estraendo l’Africa dai Depeche Mode suonandoli a 33 giri o viceversa facendo diventare musica una voce reggae suonata a 45 giri, mixando una ventina di brani africani su uno stesso pattern di batteria elettronica, usando gli effetti elettronici di un sintetizzatore per sovrapporli a brani di Miram Makeba, Jorge Ben o Fela Kuti. Ancora oggi, Daniele Baldelli è un visionario esploratore del suono, fuori da ogni regola – oltre ad avere un’esperienza su come gestire il dancefloor che pochi possono vantare.
Dukwa
Una nuova generazione di talenti. Producer capaci di sintonizzarsi con grande naturalezza – e notevole qualità – coi suoni dell’elettronica contemporanea legata al dancefloor, senza filtri, con una consapevolezza tecnica totale e un approccio libero, colorato, creativo. Fra questi, il toscano Marco D’Aquino alias Dukwa è senz’altro uno dei capofila in Italia. Già stretto socio di un altro talento cristallino, Herva (i due condividono anche il progetto a due Life’s Track), fin dal 2010 si è fatto notare per release ad altissima qualità (molte di queste su Bosconi, da molti anni una delle label più interessanti ed attente per quanto riguarda la musica da dancefloor più raffinata o evoluta). Release che lo hanno portato ad essere adocchiato dalla crew scozzese di Numbers (guidata da Jackmaster e Spencer, è la label che ha lanciato tra gli altri Rustie ed Hudson Mohawke). Il risultato intanto è una release, “Shattered In A Thousand Pieces” che ha avuto un ottimo riscontro. Ma questo, probabilmente, è solo l’inizio: la house “mutante” di Dukwa, infettata di bass music e di mille altre cose ancora, ha molto facilmente un grande futuro davanti a sé.
Abstract
Una delle colonne – forse quella dal sapore più “jazzy”, capace di passare con naturalezza da Miles Davis e il be bop ad Underground Resistance e le mille coloriture della miglior techno – del milanese Dude Club, un luogo-culto per la club culture europea, non solo italiana. Da anni attivo sulla scena milanese (e non solo), Abstract è tra i dj resident, fondatori e direttori artistici del Dude, approdo di un lungo percorso iniziato in spazi occupati e club d’assalto, con anche l’organizzazione di alcune memorabili serate al Leoncavallo sotto la sigla Electricalz (col socio di una vita Walking Shadow).
Siamo lieti di comunicare che alcuni set saranno registrati e sarà poi possibile riascoltarli on demand su redbullradio.com.
Gli altri nomi:
Moderat – Gold Panda – Clap! clap! – Lory D
Informazioni al pubblico:
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