Folkclub Torino - sabato 18 maggio si chiude la XXXV stagione con James Maddock & Brian Mitchell (Usa) presentano "Night Work"
Folkclub Torino: sabato 18 maggio si chiude la XXXV stagione con James Maddock & Brian Mitchell (Usa) presentano "Night Work". Il songwriter fuoriclasse inglese trapiantato negli States, già nostro ospite in altre fantastiche serate, torna sul nostro palco dopo 6 anni di assenza per presentarci il suo recente, nuovo album "Night Work", accompagnato da un musicista davvero eccezionale, quel Brian Mitchell che ha prestato la sua meravigliosa arte a Bob Dylan, Levon Helm e The Midnight Ramble, BB King, Dolly Parton, Little Feat, Rosanne Cash, Allen Toussaint e Buster Poindexter: la sua versatilità al pianoforte, organo Hammond B-3, fisarmonica, su varie tastiere vintage e armonica lo hanno affermato saldamente come uno dei musicisti più ricercati a New York. In ogni caso, FolkClub continuerà anche nella prossima XXXVI Stagione a proporre, insieme a tanti volti già noti di oggi e di ieri, artisti provenienti da tutto il mondo mai transitati a Torino o in Italia.
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Las Chicas per Folkclub Torino
annuncia:
Sabato 18 Maggio ore 21.30
James Maddock & Brian Mitchell (Usa)
presentano "Night Work"
Chiusura di Stagione con un duo eccezionale!
Ingresso intero 25 € / ridotto under 30 13 € / live streaming……………5 €
Il songwriter fuoriclasse inglese trapiantato negli States, già nostro ospite in altre fantastiche serate, torna sul nostro palco dopo 6 anni di assenza per presentarci il suo recente, nuovo album " Night Work", accompagnato da un musicista davvero eccezionale, quel Brian Mitchell che ha prestato la sua meravigliosa arte a Bob Dylan, Levon Helm e The Midnight Ramble, BB King, Dolly Parton, Little Feat, Rosanne Cash, Allen Toussaint e Buster Poindexter, e in cinque registrazioni vincitrici di un Grammy Award (3 con Levon Helm e una con BB King e Les Paul). La sua versatilità al pianoforte, organo Hammond B-3, fisarmonica, su varie tastiere vintage e armonica oltre ai suoi distinti stili vocali lo hanno affermato saldamente come uno dei musicisti più ricercati a New York, città che nel 2015 lo ha inserito nella sua Blues Hall Of Fame.
"Con l'ultimo concerto della XXXV stagione è tempo di bilanci e riflessioni per proiettarci con il consueto entusiasmo verso la XXXVI. L’autunno 2023 è stato particolarmente difficile, con concerti importanti in cartellone che hanno registrato affluenze inferiori alle aspettative, nonostante a cose fatte si siano confermati eventi artisticamente strepitosi. Con il nuovo anno i numeri sono tornati ai livelli della stagione passata, con tanti sold-out. In sostanza: un andamento bizzarro e altalenante, una dicotomia tra fine 2023 e prima parte del 2024 che si fa fatica a comprendere e attribuire. 34 concerti in totale, un generale calo di circa il 10% rispetto alla passata Stagione. Un piccolo passo indietro rispetto allo slancio post-pandemia, ma con numeri in fin dei conti in linea con il passato più prossimo. Che siano responsabili le varie crisi globali e la diffusa incertezza che queste hanno generato rispetto ad un futuro che appare sempre più cupo e instabile? Un dato emerge chiaro (e non solo dall’analisi dei dati di questa XXXV Stagione): il pubblico fatica a ‘rischiare’. FolkClub è da sempre promotore di musica non appartenente al mondo mainstream, il cartellone è ricco di proposte nuove, originali, spesso in date uniche nazionali. Logica vorrebbe che, tra gli oltre 56.000 associati, molti fossero incuriositi da occasioni spesso irripetibili o comunque ghiottissime per assistere dal vivo a uno spettacolo inconsueto, diverso dal solito, che non abbia il sapore del ‘deja-vu’, con tutte le confortanti garanzie che artisti di primissimo piano e dai curricula incredibili puntualmente forniscono. E invece i volti di chi getta il cuore oltre l’ostacolo sono spesso i medesimi. Di serata in serata, ci si guarda in viso e ci si riconosce. Questa resistenza è tanto più diffusa e forte quanto più si abbassa l’età degli spettatori. Che le nuove generazioni siano difficili da intercettare e fidelizzare è un fatto. Nonostante il 50% di sconto sul biglietto di ingresso per gli Under30 (riduzione inaugurata nel lontano 2005) gli spettatori sotto i 30 anni in questa Stagione sono stati solo il 10% del totale complessivo. Guardando i numeri, pare che -a prescindere dalle ragioni, che meriterebbero uno studio e un confronto generale approfondito- siano proprio i più giovani a mostrare meno curiosità e propensione alla scoperta…
In ogni caso, FolkClub continuerà anche nella prossima XXXVI Stagione a proporre, insieme a tanti volti già noti di oggi e di ieri, artisti provenienti da tutto il mondo mai transitati a Torino o in Italia, in concerti di eccezionale qualità e intensità e di ineccepibile livello artistico. Perché riteniamo che l’ascolto della Musica non possa esimersi dall’essere anche scoperta, sorpresa, stupore, curiosità. Perché agire in questo modo è nel nostro DNA e parte della nostra storia e siamo convinti che una delle nostre ‘mission’ fondamentali da 36 anni a questa parte sia stimolare -in chiunque- l’ascolto e l’attenzione per ciò che di meraviglioso la Musica del mondo genera nel suo perpetuo e incessante innovarsi ed evolvere."
Paolo Lucà, direttore artistico e organizzativo.
FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino
Info: 011 19215162
www.folkclub.it - https://www.facebook.com/FolkClubTorino