FolkClub Torino: venerdì 6 L'Orage Trio con Alberto Visconti, Rémy e Vincent Boniface, gio 12 maggio Festa Di Chiusura Con Andrea Parodi in "Zabala".
FolkClub Torino: venerdì 6 L'Orage Trio con Alberto Visconti, Rémy e Vincent Boniface, gio 12 maggio Festa di Chiusura con Andrea Parodi in "Zabala". Venerdì 6 Maggio, ore 21.30 arriva L'Orage Trio: Alberto Visconti, Rémy Boniface e Vincent Boniface sono il trio che costituisce la base e il motore artistico del celebre gruppo valdostano L'Orage, vero e proprio 'temporale' estivo nella musica folk italiana contemporanea. Giovedì 12 Maggio, ore 21.30: ecco la Grande festa di chiusura della XXXIIII Stagione per la rassegna Buscadero Night, Andrea Parodi feat. Thom Chacon, Scarlet Rivera e Raffaele Kohler: una grande Festa della Musica, a chiusura di una stagione difficile.
Si condivide
Adfarmchicas per FolkClub
annuncia:
FolkClub Torino
Ultimi appuntamenti della stagione.
Venerdì 6 Maggio, ore 21.30
Ingresso Intero 20 € - Ridotto Under 30 10 € - Live Streaming 5 €
L'Orage Trio
Alberto Visconti, Rémy Boniface e Vincent Boniface
Alberto Visconti, Rémy Boniface e Vincent Boniface sono il trio che costituisce la base e il motore artistico del celebre gruppo valdostano L'Orage, vero e proprio 'temporale' estivo nella musica folk italiana contemporanea: dirompente, travolgente, inebriante, un punto di fusione di grande equilibrio tra il mondo folk (Rèmy e Vincent sono 2/4 dei Trouveur Valdotèn), quello della canzone d'autore e quello del rock. Uno spettacolo marcatamente acustico e variegato, che spazia dai brani originali de L'Orage a una sorprendente selezione di riprese e rivisitazioni del repertorio dei grandi cantautori del passato, da Brassens a De Gregori, dai Beatles a De Andrè da Lucio Dalla a Leonard Cohen, senza dimenticare il repertorio tradizionale alpino di cui i Boniface sono magnifici interpreti.
Alberto Visconti, Rémy e Vincent Boniface sono il trio che costituisce la base e il motore artistico del celebre gruppo valdostano dei L'Orage (‘il temporale’, in Francese), con cui i tre musicisti hanno calcato i principali palcoscenici della penisola (Concertone del Primo Maggio, Arena di Verona, Sferisterio di Macerata, Carroponte… e tanti altri) e registrato 5 album di canzoni originali più un EP dedicato ai canti Partigiani. I membri del gruppo amano definire la propria musica ‘il rock delle montagne’, in omaggio alle radici valdostane della band. È in realtà un punto di fusione equilibrato tra il mondo folk, quello della canzone d'autore e quello del rock. Scatenatisi con l’impeto e la potenza di un dirompente temporale, i L'Orage sono diventati in breve tempo uno dei gruppi valdostani più amati di sempre. Vincitori assoluti di Musicultura nel 2012, sono stati consacrati nel 2013 dalla collaborazione con Francesco De Gregori. Attivi in altri gruppi e progetti musicali, i tre musicisti propongono uno spettacolo marcatamente acustico e variegato, che spazia dai brani originali de L'Orage a una selezione inaspettata e sorprendente di riprese e rivisitazioni del repertorio dei grandi cantautori del passato da Brassens a De Gregori, dai Beatles a De Andrè da Lucio Dalla a Leonard Cohen senza dimenticare il repertorio tradizionale alpino che costituisce da sempre il territorio naturale della famiglia Boniface (Trouveur Valdotèn).
I L’Orage nascono nel 2009 e nel 2010 registrano il primo album Come una Festa, aggiudicandosi il premio Miscela Rock Festival, assegnato dall'omonimo festival piemontese. Il 2011 vede l’uscita del secondo album della band La Bella Estate e la collaborazione con il regista Marco Ponti e gli attori Jasmine Trinca e Michele Di Mauro al film Ti amo troppo per dirtelo, del quale i L’Orage curano alcune musiche e che ospita anche un cameo dei musicisti. A dicembre il gruppo vince la terza edizione di The Best of Demo 2010/2011 promosso dal quotidiano La Stampa.
Nel 2012, con il brano Queste ferite sono verdi, i L'Orage sono vincitori assoluti della ventitreesima edizione di Musicultura, aggiudicandosi primo premio, targa della critica e premio per la migliore musica. Nel 2013 collaborano con Francesco De Gregori a una produzione originale della Saison Culturelle valdostana: uno spettacolo congiunto tenutosi al Palais di Saint-Vincent. Ad aprile dello stesso anno esce il terzo album L'Età dell'Oro, che contiene La Teoria del Veggente, brano de L'Orage interpretato da De Gregori.
Il 1º maggio 2014 la band partecipa al Concerto del Primo Maggio con i brani Mi manda in aria e Satura. Nel giugno 2015 esce il video della canzone L’Orage, reinterpretazione del brano di Georges Brassens da cui il gruppo prende il nome. L'Orage è il primo singolo estratto dal nuovo album Macchina del Tempo, prodotto al Terminal 2 Studio di Roma da Enrico ‘Erriquez’ Greppi, leader e cantante della Bandabardò, con il supporto di Gianluca Vaccaro. Nel videoclip compaiono, oltre ai membri de L'Orage ed Erriquez, il poeta Guido Catalano e l'artista burlesque Cecilia Radica. Il 22 settembre dello stesso anno il gruppo viene invitato da Francesco De Gregori all'evento Rimmel 2015 per festeggiare sul palco dell'Arena di Verona il quarantennale del celebre album del cantautore romano. Ai L’Orage Francesco chiede di reinterpretare il brano Le Storie di Ieri. Tra 2016 e 2019 prosegue l'attività live della band che nell'aprile 2019 pubblica il quinto album: Medioevo Digitale.
"Ascoltateli, sono grandi!"(Carmen Consoli)
Giovedì 12 Maggio Ore 21.30
Ingresso Intero 20 € - Ridotto Under 30 10 € - Live Streaming 5 €
Grande festa di chiusura della XXXIIII Stagione
per la rassegna Buscadero Night
Andrea Parodi
feat. Thom Chacon, Scarlet Rivera e Raffaele Kohler
presenta
“Zabala”
La rivista Buscadero ha eletto 'Zabala' di Andrea Parodi come miglior disco del 2021 proprio mentre Thom Chacon è per la seconda volta sulla copertina della rivista per il suo nuovo - strepitoso - album Marigolds and Ghosts. Insieme a loro, a presentare l'album-gioiello di Andrea Parodi un vero parterre-de-roi, con la violinista della Rolling Thunder Revue e dell'album Desire di Dylan, Scarlet Rivera e il magnifico steel-guitar-man Paolo Ercoli, il golden boy Alex 'Kid' Gariazzo a voce e chitarre, la conturbante Angie al basso, la struggente tromba di Raffaele Kohler e la fisarmonica di Riccardo Maccabruni.
Una serata memorabile, imperdibile; una grande Festa della Musica, a chiusura di una stagione difficile, per proiettarsi fiduciosi ed entusiasti verso il futuro.
“Andrea Parodi è un attentatore di sogni. Chi non ha mai sognato di fare canzoni e, caso mai, registrare un disco con David Bromberg, David Grissom, Joe Ely, Ryan Bingham, James McMurtry, Larry Campbell? E magari concedersi una Scarlet Rivera che interviene al violino? A testimonianza di come la musica migliori le nostre vite, accorci le distanze, crei empatie e avvicini anime affini, Andrea è andato oltre. Lui, che scrive e canta in italiano con i suoi De Andrè e De Gregori, sempiterni nel cuore. E ora la musica è bella, le parole sono giuste e vecchi sogni si confondono con i nuovi”. (Carlo Feltrinelli)
A ogni suo disco, Andrea Parodi ha legato un viaggio: per il suo esordio nel 2002 con Le Piscine di Fecchio, album autoprodotto con sotto la guida di Bocephus King, vola a Vancouver, Canada, dove ritornerà nel 2007 per registrare Soldati con Claudio Lolli, Luigi De Gregori, The Gang e The Be Good Tanyas. Due anni dopo è finalmente l’America a chiamarlo e a Santa Fè nasce il suo terzo album Chupadero, con la Barnetti Bros Band, Massimo Bubola, Max Larocca e Jono Manson. La storica rivista Buscadero lo eleggerà disco italiano dell’anno. Nel frattempo Andrea non si è perso, non si è fermato. Ha partecipato per sei anni al SXSW di Austin, è stato il primo e unico italiano in cartellone al Woody Guthrie Folk Festival a Okemah, in Oklahoma e -per due volte- ha diviso il palco dell’Asbury Park con Bruce Springsteen al Light of Day in New Jersey. Insomma, ha suonato, ha viaggiato, ha incrociato quei maestri con cui aveva imparato a sognare e a comporre, di cui aveva comprato i primi dischi da ragazzo. Musicisti strepitosi, nomi luccicanti nel panorama della migliore americana, luccicanti come i tramonti infiniti del Texas. Nel disco, alle chitarre ci sono David Immerglück dei Counting Crows, David Bromberg, Larry Campbell, per anni al servizio di Bob Dylan e David Grissom, che forgia il suono di questo disco come aveva fatto in passato con Joe Ely e John Mellencamp. Un sound fatto di chitarre e di una solida sezione ritmica guidata da Brennan Temple alla batteria. La produzione è affidata a Joel Guzman, uno dei più grandi fisarmonicisti al mondo, capace di trasportare l’ascoltatore in Messico con poche note. Al violino ci sono Carrie Rodriguez, Tim Lorsch, Steve Wyckham dei Waterboys e Scarlet Rivera, la Regina di Spade di Hurricane di Bob Dylan. Un cast stellare di musicisti per un disco che profuma di Texas e Messico, di folk e rock, nella migliore tradizione americana. Pedal steel, mandolino, pianoforte, organo hammond, un bellissimo abito rock per il disco in italiano di Andrea Parodi ‘Zabala’. C’è solo una canzone in inglese (Where the Wild Horses Run) cantata da Joe Ely, James McMurtry, Greg Brown, Sarah Lee Guthrie e dal Premio Oscar Ryan Bingham. Musicisti straordinari con cui Andrea ha intessuto un’amicizia e intrecciato chilometri e nel frattempo si è sposato con Elena nel ranch di Joe Ely, sotto una quercia indiana secolare avvolta da lucine colorate. È stato JT, il figlio di Townes Van Zandt, a celebrare l’unione. Zabala contiene e racconta tutto questo. Le dodici canzoni che lo compongono erano rimaste chiuse in un cassetto, ma da lì palpitavano fino a farsi sentire forte, proprio mentre tutto il mondo taceva. Così Andrea le ha fatte riaffiorare, assieme ai ricordi. Dove finisce l’Italia e dove inizia l’America? Difficile poter distinguere il confine in questo disco che pure affonda le radici nelle due le culture e di entrambe ne riporta distintamente, pur nelle mille sfumature, suoni, colori, sapori. Già, i sapori. Andrea ama cucinare per i suoi amici ed è riuscito a mettere alla stessa tavola ospiti che nessun cantautore italiano era mai riuscito a mettere a raccolta assieme. D’altronde, ha potuto esercitarsi per ben quindici anni come direttore artistico del Townes Van Zandt Festival di Figino Serenza che lui stesso, assieme a JT, ha inaugurato nel 2004. Tutti i musicisti straordinari incontrati lungo il cammino sono confluiti in questo disco. Così, il simposio tra due universi, l’Italia e l’America, diventa un Pranzo di Babette, con posti, storie e strumenti che si combinano malgrado le distanze geografiche. Zabala è un viaggio lungo 7 anni che inizia proprio dalla copertina, una fotografia scattata da uno dei musicisti del disco, Radoslav Lorkovic, che ritrae la Highway 6, a est di Tonopah, Nevada. Un vero e proprio invito On The Road e, come il romanzo di Kerouac, è una storia d’amore con la strada e con la libertà. Ogni brano è un piccolo film dalla marca stilistica ben definita che mira alla messa in scena dell’enormemente grande all’interno di un racconto intimo e appartato, disteso ora in un campo lungo, ora riposto in un primo piano. Elementi cinematografici e narrativi che scorrono su una scrittura cantautoriale che in Italia non sentivamo dai tempi di De André e De Gregori, che ricamano la nostra fantasia, portandoci a viaggiare. Un viaggio che parte dalle stagioni di Buon Anno Fratello per fermarsi a metà del viaggio nel desertico Far West di Billy The Kid in Where the Wild Horses Run, ritrovandosi a volare col liberatorio refrain “dove corrono i cavalli”, trasportati dritti dritti su un set di John Ford. La rivista Buscadero ha eletto Andrea Parodi Zabala Miglior Disco del 2021; Thom Chacon è finito per la seconda volta sulla copertina della rivista per il suo nuovo -strepitoso- album Marigolds and Ghosts. Per presentare il suo disco al FolkClub (che con Andrea collabora fittamente da ben 12 anni alla costruzione della rassegna Buscadero Nights) Parodi ha messo insieme un gruppo di musicisti davvero straordinario. Insieme a lui e a Thom Chacon (voce e chitarra), un vero parterre-de-roi: la violinista della Rolling Thunder Revue e dell'album Desire di Dylan, Scarlet Rivera, il magnifico steel-guitar-man Paolo Ercoli, il golden boy Alex 'Kid' Gariazzo a voce e chitarre, la conturbante Angie al basso e la fisarmonica di Riccardo Maccabruni.
FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino
Informazioni e prenotazioni:
www.folkclub.it - +39 011 19215162 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
https://www.facebook.com/FolkClubTorino -