La prima edizione del 'DO IT YOUR FEST' allo Spazio 211 di Torino: 7 e 8 marzo!
Spazio211
presenta:
Venerdi 7 marzo 2014 e sabato 8 marzo 2014 arriva il
DO IT YOUR FEST
Venerdi 7 marzo 2014
DO IT YOUR FEST day 1
doors: 20.59
start live: 21.29
ticket: 5 euro
con:
HAVAH / PUEBLO PEOPLE / SONS OF A BEACH
TONS / SEX OFFENDERS SEEK SALVATION
dj-set: TONY R’N'R & MR. CIGARETTE BUTT
Sabato 8 marzo 2014
DO IT YOUR FEST day 2
doors: 20.59
start live: 21.29
ticket: 5 euro
CAYMAN THE ANIMAL / SQUARCICATRICI / THE LEECHES
TUTTI I COLORI DEL BUIO / SPACE ALIENS FROM OUTER SPACE
dj-set TOPA JAY
La questione e' apparentemente semplice: dal duemilaecredici del 2013 al disastro del 2014 il passo è breve.
Dal giugno 2009 al giugno 2013, dalla prima all’ultima edizione del NOfest! con dichiarazioni d’intenti secche e radicali per chi vuol capire: nessun “chiuso per crisi” (non siamo forse in crisi da sempre?) bensì un colpo di mannaia netto e volontario, “abdicando-a-quel- che-sarà”.
Sia chiaro sin da subito: Do It Yourself e tutta la potenza profonda, concreta e reale di DIY not EMI predicato della corazzata Stormtrooper* non è lo scenario futuro: è un continuum presente e cosciente di modalità, di chi sceglie da che parte stare. Un modo di stare al mondo e fare convention musicali d’approccio politico senza primarie e diritto di voto a tutto volume. Un’attitudine si diceva un tempo, termine forse oramai abusato e svuotato, che non può prescindere dalle volontà, è una necessità.
Non riusciamo a toglierci dalla punta della lingua quell’ insoddisfazione di fondo per ciò che è stato, per quello per cui ci siamo celebrati e abbiamo fatto festa a giugno 2013, ribadendo a tutto volume, intenti, modi e approcci dello stare al mondo, dello stare da questa parte. Consapevoli che certo, non siamo gli unici ad averci creduto e ad essersi fatti fregare, a crepare di noia che almeno non muori di fame** e a farsi fregare da chi è più potente persino l’etica e la dialettica di questi modi, a tal punto da svuotare di significato anche la parola attitudine, anche il do it yourself, anche l’autoproduzione.
Però poi, vallo un po’ a immaginare che sei vivo** e che non ci stai sempre a farti fregare, tutto, anche i modi e le idee.
Dunque DO IT YOURFEST! Due giorni a tutto volume, alcune vecchie conoscenze e uno sguardo ad alcune novità musicali nostrane non ancora passate in città, per ritrovarsi, per rifarlo ancora, per crederci ancora.
DO IT YOURFEST! non è la reincarnazione, la reunion, la riedizione, la sorpresona di ritorno, il traditore fundraising del reprise di quel che fu il NOfest, pace all’anima sua.
DIYF! esiste per autonoma volontà, consapevolmente con attitudine analoga.
DIYF! sarà l’occasione per presentare l’elemento di quel continuum con il passato recente, che nei suoi stessi organizzatori si propone di realizzare: l’intenzione è di raccogliere tutte le testimonianze, foto, scritti, scarabocchi, codici, sottocodici e sottaceti di 5 anni di NOfest! per poi dargli una forma, concreta, distinta e lontana dal mangia-bevi-tornaalvorare della modalità social-disastro 2014.
Un libro, una zine, un libercolo, un dvd, una litografia, un segno, un qualcosa, una produzione per tirare una summa e lasciare traccia di quel che è stato, lontano dall’autoincensamento e solo con l’ottica propositiva nei confronti di quel-che-sarà.
NOfest! ha coinvolto una quantita' enorme di spettatori, partecipanti, musicisti, suonanti; sono state messe in fila e in riga una quantità di realtà, modalità e produzioni che difficilmente si ritrovano così unificate. Lasciarne traccia, oltre che volontaria scelta perchè vallo un po’ a immaginare che sei vivo, crediamo sia importante, visto che là fuori, chi ha più potere e ha fregato tutti quanti (anche te) ha volutamente scelto di tralasciare ogni cenno a queste realtà (peraltro già da tempo fagocitate e risputate in altra forma macchina economica no-anima), in funzione di chi ha più hype e tira di più, vuoto di contesto e contenuto, pieno di grande social-economia (si, amico giornalista, stiamo parlando con te e con il tuo dar voce al solito stuolo di realtà, trite e ritrite, quando hai per le mani un cannone che spara fino alla luna e che spara sempre dalla stessa parte).
Vogliamo provare a raccogliere tutto quanto sia stato prodotto e che non abbiamo avuto modo di unificare, e lo facciamo a nostra maniera. Tutti coloro i quali hanno foto, reportage, pezzi di memoria o qualcosa che ricordi e li abbia coinvolti in qualche modo in 5 anni di NOfest! hanno l’occasione di portarli al DIYF! : saranno ripagati con un cinque battuto alto come neanche un jovanotti wannabe.
In conclusione, visto che lo spirito continua, le band che parteciperanno alla rumorosa due giorni, lo faranno a fronte di un minimalissimo rimborso spese, grande grinta, e canotti in stage diving, l’ingresso avrà il minimo costo fisso di 5 €.
1* primo nome dei Crass
2 ** 3.Quando eravamo giovani – Evolution So Far, Selvaggio! 2013 coprod. Mescaleros Crew, BloodySound Fucktory, FalloDischi, QSQDR, Plan8 Records, Que Suerte! Rec.