MENIMALS (EU/US) + FABIO BATTISTETTI + URBANSPACEMAN x #FINOAMEZZANOTTE al Magazzino sul po di Torino
#FINOAMEZZANOTTE
presenta:
Giovedì 11 dicembre 2014
MENIMALS (EU/US) + FABIO BATTISTETTI + URBANSPACEMAN
h 22
Magazzino sul Po
Ingresso 5 €
Una serata di suono puro, drone, psych drone, improvvisazioni e kraut rock. I Menimals propongono uno show più che un concerto, sono animali mascherati da uomini o uomoni masherati da animali, di provenienta europea e americana. Di loro non si conosce l’identità. Urbanspaceman e Fabio Battistelli li accompagnano. Sono due progetti torinesi con una profonda passione per le macchine.
Guarda il video live di 'Neoomyxus' dei Menimals qui sotto.
MENIMALS (EU/US)
I Menimals sono una band Psych Drone che si distingue nella scena della “nuova psichedelia” per un approccio improvvisativo di derivazione kraut-rock, una forte componente ambient ed un'attitudine sperimentale che si riflette anche nel look e nei concerti. Uno show dei Menimals non è solo un concerto, ma una performance psichedelica in cui i quattro rompono le barriere tra uomo e animale, interagendo col pubblico attraverso i suoni e la psichedelia. Nel gruppo gruppo militano muscisti europei ed americani di cui non è dato sapere l' identità tranne che per Doctor Forge (aka Scott Arbogast aka Rainstick Cowbell).
I quattro componenti fissi del progetto sono la rappresentazione delle caratteristiche dei Solidi Platonici e degli animali di cui portano le maschere, queste caratteristiche si riflettono nel ruolo musicale dei musicisti:
- Il Ratto - Batteria Esaedro - Terra - l' elemento più stabile, quello sui cui tutti gli altri strumenti poggiano.
- La Chimera - Basso e seconda chitarra Icosaedro - Acqua - è complementare alla Terra ed è il più mobile degli elementi.
- Il Grifone - Chiatrre/Elettronica Ottaedro - Aria - L'Acqua poggia sulla Terra, L' Aria poggia sull' Acqua, vola continuamente tra Melodia e Ruomre.
- Doctor Forge - Voce Tetraedro - Uomo - Fuoco - l'elemento più mutabile ed imprevedibile, può essere una scintilla o un incendio. E' l' elemento che porta la luce, la lanterna nel buio, colui che mostra il cammino.
I Quattro elementi insieme creano il Dodecaedro, è l' Etere, la Quintessenza, l' elemento più sottile ed incorruttibile, è La Musica.
http://menimalsepk.blogspot.it/
URBANSPACEMAN (IT)
Generatori analogici e digitali coesi nella creazione di un paesaggio sonoro fatto di atmosfere cupe e micro dettagli ritmici in un live basato sull'imporvvisazione e sull'interazione uomo/macchina (in questo caso i sintetizzatori e i generatori costruiti dallo stesso musicista). Alla base del progetto, il suono. Fenomeno fisico ma anche percezione soggettiva che lascia all'ascoltatore i giusti spazi per 'sentire ed immaginare' suoni e frequenze non generate che si creano in modo autonomo e imprevedibile ad ogni stratificazione sonora rendendo il risultato finale qualcosa di intimo e personale, diverso per ciascun ascoltatore.
Francesco Mulassano (Urbanspaceman) è da anni impegnato su più fronti nel mondo della musica elettronica, è organizzatore del Torino Synth Meeting e di appuntamenti legati al mondo degli strumenti musicali elettronici, è ideatore del portale Ultrasonica.it e musicista in diversi progetti. Nel Novembre 2014 ha curato il sound design e la direzione artistica della componente musicale per la performance '13600Hz concerto per macchine per cucire' ideata da Sara Conforti (Antica Sartoria Errante/Hoferlab) e presentata come performance di chiusura ad Artissima 2014, Internazionale di Arte Contemporanea.
http://www.soundcloud.com/urbanspaceman
FABIO BATTISTETTI (IT)
Fabio Battistetti (Torino, 1975) è un’artista sonoro con il moniker di ENIAC, è autore di performance basate sull’interazione tra musica acustica ed elettronica. Dagli anni 90 è attivo nell’ambito della produzione musicale e dei new media. L’impronta che da alle sue attività creative rimanda all’etica del do it yourself, che ha vissuto direttamente avendo gestito un’etichetta discografica punkrock e producendo fanzine (Non ce n'è, La Mini). In seguito ha abbracciato la filosofia del movimento Open
Source interpretandolo con uno spirito più amplio. In questa logica di ibridazione la sua attività creativa si è evoluta su temi che col il passare del tempo ha riconosciuto come propri, cioè la relazione con l’ambiente naturale e la montagna, dove è spesso in cammino e dove ha sviluppato la produzione dell’opera Into The Wood. Il suo approccio è divenuto empatico e di interconnessione tra svariate influenze che vanno dal glitch ai frattali, passando per minimalismo ed arte povera. Negli anni ha partecipato e condotto svariati progetti tra esibizioni dal vivo e performance multidisciplinari in collaborazione con altri artisti, festival ed enti.
http://geniac.tumblr.com/