Seeyousound International music film Festival, a Torino 27 gennaio - 4 febbraio - Ieri, 16/01, la conferenza stampa
Si è svolta ieri mattina presso la Sala Conferenze del Museo Nazionale del Cinema, la presentazione alla stampa della terza edizione del Seeyousound festival. Il bellissimo festival cinematografico torinese, dedicato ai film a tematica musicale, è una pacchia per gli appassionati di entrambe le cose! Quest’anno il programma proporrà dei film veramente interessanti e curiosi, stando al programma comunicato ieri davanti alla sala conferenze, decisamente gremita. Seeyousound festival, Torino - Cinema Massimo - 27 gennaio/04 febbraio 2017 - Programma completo: seeyousound.org
Seeyousound International music film Festival
Torino 27 gennaio - 4 febbraio
Torino - Cinema Massimo
Alla Conferenza Stampa di ieri, sono intervenuti insieme a Donata Pesenti Compagnoni vicedirettore del Museo Nazionale del Cinema, Marco Zuccarini direttore del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Fabio Torretta marketing manager di Compagnia dei Caraibi, l'Associazione Amici della Faro di Torino e a Fabrizio Dividi presidente dell' Associazione Choobamba organizzatore di Seeyousound,
Maurizio Pisani - direttore Seeyousound International Music Film Festival
Juanita Apraez Murillo - direttore artistico Seeyousound International Music Film Festival
Paolo Campana - curatore della sezione Long Play (lungometraggi in concorso)
Carlo Griseri - curatore della sezione 7 Inch (cortometraggi in concorso)
Federica Ceppa - curatore della sezione Soundies (videoclip in concorso)
Fino al 23 febbraio è possibile sostenere il festival con il crowdfunding!
https://www.musicraiser.com/it/projects/6806-international-music-film-festival/artists
Seeyousound International Music Film Festival
terza edizione
Torino - Cinema Massimo
dal 27 gennaio al 4 febbraio 2017
Music comes alive
Seeyousound International Music Film Festival arriva alla terza edizione. L’evento nato dall’energia di un gruppo di appassionati, ha fatto parlare di sé, ed è diventato in poco tempo un appuntamento atteso e un punto di riferimento per gli artisti che mettono al centro della loro ricerca artistica e poetica la ricca relazione fra cinema e musica.
Il festival che quest’anno ha come sottotitolo 'Music comes alive' (la musica rende vivi), il primo in Italia dedicato interamente al cinema a tematica musicale, porterà a Torino dal 27 gennaio al 4 febbraio, uno sfaccettato universo di lungometraggi, cortometraggi, documentari e videoclip.
La terza edizione si arricchisce: aumentano i giorni di programmazione, crescono le rassegne e passano da 8 a 10 i lungometraggi del concorso Internazionale principale.
Non cambia la struttura dell’evento che propone oltre alla competizione due rassegne internazionali fuori concorso. La prima intitolata Into the groove racconta di come la musica incarnandosi nei personaggi dei 6 film selezionati possa trasformare le esistenze, le storie e il mondo che li circonda. La seconda rassegna, intitolata Trans-Global Express ci condurrà attraverso 6 film in un viaggio pulsante alla scoperta di nuovi paesaggi sonori policentrici, policromatici e sempre più ibridi, oltre i confini del mercato, degli stereotipi e dei pregiudizi, con uno sguardo aperto attento verso un nuovo mondo.
Accanto ai titoli delle due rassegne ci saranno i film in concorso nelle tre categorie: lungometraggi (Long Play), cortometraggi (7inch), videoclip (Soundies). I lavori, selezionati da tutto il mondo con unbando internazionale sono accomunati dalla capacità di usare il linguaggio del cinema, mescolandolo dall’interno a quello musicale.
Non mancheranno momenti di approfondimento con panel, workshop, showcase, djset, feste e addirittura una produzione Seeyousound su una graphic novel che avrà per protagonista Syd Barrett.
“Into the Groove” è la rassegna, ama raccontare il direttore del festival Maurizio Pisani, che racconta la realtà attraverso la forza e l’impatto della musica, un viaggio provocatorio e inaspettato attraverso emozioni forti. 6 titoli, che fanno sognare, arrabbiare, sorridere, commuovere perché raccontano storie vere e profonde”. Arriva finalmente in Italia, grazie a Seeyousound, Born to be blue di Robert Budreau il film che narra la drammatica e affascinante storia di Chet Baker, magistralmente interpretato da Ethan Hawke. Piano, della regista lituana Vita Maria Drygas ci porta tra le barricate della guerra civile in Ucraina dove le note di un pianoforte diventano più potenti e pericolose delle molotov; saremo poi in prima linea con musicisti che diventano soldati per liberare la loro terra dal terrore nei giorni della caduta di Mu’ammar Gheddafi (Stronger than bullets del regista californiano Matthew Milan); e ancora davanti al mare con una donna che scopre la musica come strumento di riscatto e affermazione di una nuova identità in una avventura divertente che ha per protagoniste musiciste un po’ improvvisate fra Israele e Palestina (The promised band della regista americana Jen Heck); in Corea del Nord andremo con la band slovena dei Laibach, la prima rockband della storia ad esibirsi sfidando la censura di regime e la diversità culturale, utilizzando un linguaggio e un’estetica paradossalmente molto vicini a quelli della propaganda dei totalitarismi con il film inaugurale Liberation Day. Il viaggio prosegue nelle pieghe di una biografia eccezionale come quella di Björk, una delle artiste più versatili e influenti della musica contemporanea. A partire dall’ultimo album Vulnicura e dal drammatico racconto della separazione, un lungo viaggio dall’Islanda a Londra, da Parigi a New York.
‘Trans-global Express’ è il titolo della rassegna “storica” di Seeyousound, un viaggio cinematografico - illustra Juanita Apreaz direttrice artistica del festival - “che celebra la costruzione di ponti fra le culture. Attraverso 6 film ci porterà in un viaggio di esplorazione e scoperta di nuovi paesaggi sonori globali, dove incontri inaspettati creano i suoni del futuro perché l'innovazione può nascere soltanto dalla contaminazione e dalla consapevolezza che la cultura non è né statica né immutabile”. Seeyousound diventa così una occasione quasi unica per conoscere, attraverso storie musicali, paesi lontani e storie straordinarie. Fonko, film di Lamin Daniel Jadama, Lars Lovén e Göran Hugo Olsson di The Black Power Mixtape 1967-1975 e Concerning Violence, è un viaggio da Dakar verso ovest, attraverso Accra, Lagos e Luanda fino a Johannesburg, la testimonianza che la grande rivoluzione musicale di oggi si sta sviluppando in Africa, dove la musica dei club urbani si fonde con gli stili tradizionali e nuova tecnologia e comunicazioni più rapide stanno diffondendo musica, arte e idee nel resto del mondo.
‘Yallah! Underground’ del regista tedesco Farid Eslam segue alcuni dei più influenti artisti della cultura araba underground dal 2003 al 2009, durante il periodo di grandi cambiamenti della cosidetta “primavera araba”: un documentario su un mondo in trasformazione attraverso i loro lavori, sogni e paure. Presenting Princess Shaw di Ido Har è la storia super contemporanea di una cantante che abita a New Orleans e registra le sue canzoni su Youtube e di Kutiman, un compositore che dal suo kibbutz in Israele utilizza per le sue performance sample di artisti scovati proprio attraverso Youtube. In Shu-De! che nella lingua mongola parlata a Tuva significa “andiamo!” si racconta la storia di un beatboxer da Baltimora, chiamato a collaborare con i musicisti mongoli siberiani, e dello spostamento in avanti dei limiti del corpo umano come strumento musicale. Havana Club Rumba Sessions: La Clave documentario di Charlie Inman è il racconto della relazione passionale e appassionata fra il dj e giornalista della Bbc Gilles Peterson e la musica di Cuba, fra tradizione e contemporaneità, in un ideale viaggio di esplorazione dell’America Latina che con Sonido Mestizo di Pablo Mensi trova completamento: la musica latino americana emergente fra Città del Messico, Buenos Aires, Lima, Bogotà, Salvador de Bahia e la riscoperta di Cumbia, Chicha, Sonidero, Salsa, Champeta, Vallenato che incontrano Hip Hop e Dancehall.
Passando alla Competizione Internazionale, la sezione ‘Long Play’, relativa ai lungometraggi, segue anche quest’anno un fil rouge che attraverso 10 film – in anteprima italiana e europea - racconta della ricerca di affermazione, dell’’ascesa e la caduta o della geniale follia falciata dall’industria discografica, di uomini tesi irrimediabilmente verso la musica. “Il tema del successo - spiega Paolo Campana curatore della selezione - è presente nell’ambito della musica sin dai tempi in cui Beethoven, completamente sordo, piangeva di rabbia perché non riusciva a sentire gli applausi del pubblico. Le rockstar con i loro eccessi sono diventate vere e proprie figure leggendarie e archetipe del mondo moderno, celebrate come i miti greci e adorate come dei”.
Protagonisti di queste vicende sono per i documentari, la band più famosa del Sol Levante, gli X-Japan (We Are X di Stephen Kijak), l’emblematica figura di James Lavelle, beniamino del trip-hop (The Man From Mo’Wax di Matthew Johns), Adrian Borland e i The Sound, band cult della new wave britannica (Walking in the Opposite Direction di Marc Waltman), il leader di una band psichedelica danese come Baby Woodrose (Born To Lose, History of Lorenzo Woodrose di Palle Demant), o un pianista russo che componeva per il cinema (Oleg y las raras arte di Andrès Duque). Mentre per la fiction sono la vicenda di un violinista di Bollywood in cerca di fama (The Violin Player di Bauddhayan Mukherji), quella di un soldato israeliano che, persa la memoria, crede di essere una rockstar (Everything is broken up and dances di Nony Geffen), quella di un’adolescente alle prese con i social (Dryads: girls don’t cry di Sten Hellevig), o ancora quella di un musicista che cerca di emergere nella scena hip hop newyorkese (Beatbox di Adrian Dresher). L’ultimo capitolo di questo polittico va oltre la musica con un documentario che partendo dal compositore John Cage indaga il nostro rapporto con il silenzio (In Pursuit of Silence di Patrick Shen).
‘7 Inch’ è il concorso dei cortometraggi di Seeyousound. “Un concorso che - spiega Carlo Grisericuratore della selezione - nonostante l'incremento di iscrizioni e il notevole miglioramento qualitativo medio, si è deciso di limitare a 'solo' dieci titoli. La volontà è infatti quella di dare a ogni cortometraggio la meritata visibilità, e agli spettatori la possibilità di scoprirli tutti”. Animazioni, documentari, sperimentazioni e racconti di fiction; guerra, migrazione, relazioni, musica come gioco, come riscatto e come dramma: lo spettro della proposta è ampio come sempre, alcuni lavori sono presentati in anteprima italiana, tutti arrivano dai festival più prestigiosi del mondo. Storie di personaggi più e meno famosi incontrati nella finzione – Bob Dylan Hates Me dell’americano Caveh Zahedi – o nella realtà come in Homeland della svedese Sara Bros nel quale la protagonista riceve l’inaspettata e sconvolgente visita del suo beniamino Morten Harket leader degli A-Ha. Incontri che possono cambiare anche la vita di un artista come nella fiction Midnight of my life di Phil David, nel quale Martin Freeman interpreta un annoiato musicista dal passato glorioso che in una serata senza aspettative vede nascere una nuova speranza. In questa sezione gli unici due film italiani del festival: Lo Steinway produzione torinese diretta da Massimo Ottoni che vede la musica protagonista nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, quasi una versione animata e musicale di Torneranno i pirati di Ermanno Olmi e Inagibile di Giulia Natalia Comito Tommaso Cassinis che racconta attraverso la storia di un musicista il trauma di chi vive la devastante esperienza di un terremoto.
Chiude la panoramica sui concorsi ‘Soundies’, il concorso dei videoclip intitolato a Nicola Rondolino. Una sfida importante per Seeyousound, che scava e cerca in una produzione immensa e che ha selezionato per 40 titoli fra gli oltre 430 che si sono iscritti da tutto il mondo: un viaggio geograficamente e artisticamente inteso. Chemical Brothers, Radiohead, Jamie xx, Kiwanuka, Kings Of Leon fra gli stranieri, Raphael Gualazzi, Max Gazzè, Verdena, Joan Thiele, Shade, Motta fra gli italiani sono solo alcuni fra i nomi più noti i cui video verranno presentati al Festival. Nato come alternativa all’esibizione live– evidenzia Federica Ceppa la curatrice della sezione - il clip, divenuto oggetto promozionale per aumentare le vendite dei dischi e le date dei concerti, oggi è uno strumento di comunicazione importantissimo: si comunica per immagini e la comunicazione non è più quella dell’artista, bensì quella del suo pubblico che usa il codice del clip stesso per raccontare uno stato emozionale e per condividerlo con il mondo.
Oltre alle giurie del concorso principale, ci saranno alcune giurie che assegneranno altri premi: il premio Dams Torino, il premio al miglior Storytelling, un premio alla distribuzione ed il Ost Rolling Stone Award. Anche in questa terza edizione, infatti, Seeyousound gode della media partnership con Rolling Stone Italia: il mondo del mensile conferma una forte e attenta passione per la “settima arte” e la collaborazione con l’edizione 2017 dell’International Music Film Festival di Torino consentirà una condivisione molto intensa di diversi contenuti, anche considerando che Seeyousound è dedicato interamente alle proiezioni a tematica musicale.
Anche nel 2017 Seeyousound proporrà un ricco calendario di appuntamenti che si terranno fuori dalle sale, un festival diffuso con momenti di approfondimento, discussione e sperimentazione.
Seeyousound 2017 è realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e reso possibile grazie al contributo di Fondazione Crt.
Seeyousound è su internet: www.Seeyousound.org - https://www.facebook.com/SEEYOUSOUND/
E’ anche su Facebook, Twitter e Instagram.
Per info e contatti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tutto il programma del festival si può vedere qui:
Programma completo: seeyousound.org
Le rassegne del festival:
Into the Groove rassegna
Into the Groove è un viaggio inaspettato e provocatorio dentro il ventre delle nostre emozioni.
Essere disponibili a viaggiare leggeri, aperti, curiosi e audaci. Questo vi chiediamo, cari spettatori. Vi porteremo tra le barricate di una guerra civile, nell’alternarsi di giorni bui e luminosi che costellano la vita dei grandi artisti, in prima linea con musicisti che diventano soldati per liberare la loro terra dal terrore e davanti al mare con una donna che scopre la musica come strumento di riscatto e affermazione di una nuova identità. Sei pellicole che vi faranno sognare, arrabbiare, sorridere, commuovere e che vi faranno uscire dal cinema con la consapevolezza di quanto grande e magico possa essere il potere della musica nella nostra vita - Maurizio Pisani - Curatore Rassegna Into the groove
Uno dei film della rassegna, che sarà anche il film di apertura all’inaugurazione del festival, è:
Liberation Day di Uģis Olte e Morten Traavik
Venerdì 27/01 - Sala 1 ore 20
Venerdì 3/02 - sala 3 ore 22.30
Anteprima italiana
All art is propaganda” - Orwell
“...And all propaganda is art” - Laibach
Regia U is Olte, Morten Traavik
Paese Lettonia/Norvegia
Anno 2016
Durata 100’
Lingua Inglese, Coreano
Genere Documentario
Sceneggiatura Morten Traavik
Fotografia Valdis Celmi š, Sven-Erling Brusletto
Montaggio Gatis Belogrudovs, U is Olte
Cast Laibach, Morten Traavik, Slavoj Zižek
La prima rockband ad essersi mai esibita in Corea del Nord è una band slovena, che nasce in jugoslava (all’indomani della morte di Tito). Da sempre al centro di polemiche per l’uso sfrontato di un’estetica nazifascista, da sempre oppongono uno strenuo rifuto ad essere identificati con qualcosa, anche solo un genere musicale definito, si tratti di rock, pop, industrial o techno. Si definiscono “specialisti di anime”. Sono i Laibach.
Sotto la guida - registica e diplomatica - di un fan di vecchia data, si apprestano a liberare le loro canzoni di fronte ad un pubblico totalmente digiuno di rock’n’roll e ignaro del suo potere, affrontando l’ideologia del regime, la ferrea censura e le differenze culturali. Sono qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che i Nordcoreani possano aver mai visto, eppure hanno qualcosa di familiare nello stile, nell’immaginario, nella musica, qualcosa che li avvicina alle parate militari e agli arrangiamenti orchestrali solenni e pomposi. In realtà, anche nei testi, se si guarda ai loro vecchi successi con le cover di “Life is life” o “One Vision”, si scorgono frasi che potrebbero essere tratte dal programma del Partito dei Lavoratori di Corea. Anche questo è paradosso, e con il paradosso inizia lo smantellamento delle certezze. La loro cifra è precisamente questa: plagiare il linguaggio estetico dei totalitarismi, creare parallelismi tra arte e potere, rendersi specchio di una realtà per decostruirla, boicottare la manipolazione adottando i suoi medesimi strumenti. Slavoj Zizek ha detto di loro che le sembianze fasciste che ci turbano sono da guardare con favore proprio perché non sono “satira”, quanto piuttosto un modo tremendamente serio di incarnare il potere brutale che si annida in ogni forma di governo che si ammanti di un’apparente razionalità.
Si tratta per l’appunto di una “liberazione”, una sorta di reazione dello spettatore - occidentale o nordcoreano - anche nei confronti della propria visione del mondo. Sarà almeno libero di chiedersi se sia davvero convinto di sapere come stanno le cose.
Morten Traavik si è formato come regista teatrale in Russia e in Svezia, e i suoi lavori sono permeati dall’idea del mondo come palcoscenico e dell’identità come parte teatrale, oltre che da una distinzione sfumata tra arte, attivismo e istanze sociali. Particolarmente significativi i suoi Miss Landmine Angola (2008) and Miss Landmine Cambodia (2009), scritti per i sopravvissuti alle mine antiuomo. Ha all’attivo anche molte collaborazioni con personalità culturali e artisti nord-coreani.
U is Olte è un regista e montatore lettone, che affronta tematiche serie con piglio scanzonato. È autore di diversi format per la TV, videoclip e tre cortometraggi, The Red Spot, Kk2678 e King Of The Wild Things. È anche autore di due documentari, presentati in competizione all’ Idfa 2015, Stuck in Stikine (2007) and Double Aliens (2015).
Trans-global Express, rassegna
La storia umana è fatta di confini, ma anche di incontri, è caratterizzata dal movimento e dalla creazione continua di reti e collegamenti tra persone provenienti da contesti geografici diversi.
Mentre i confini fisici sono rigidi, quelli culturali sono fluidi nel mondo globalizzato e iperconnesso in cui viviamo, dove non esistono “culture pure” e dove la diversità, anche se può impaurire, rimane una ricchezza. Nella musica, come in nessun altro ambito, tutto questo emerge prepotentemente: gli artisti in ogni parte del mondo hanno sempre più accesso ad innumerevoli risorse digitali, grazie alle quali rivoluzionano l’industria della musica e sono spinti ad affrontare la complessa s da di ridefinire un’identità creativa tra il proprio contesto locale e le dinamiche dei processi di globalizzazione. Così prende corpo l’ibridazione culturale e si moltiplicano le prospettive, affrancandosi dai consueti modelli occidentali per irradiarsi verso le periferie del mondo. Il Trans-Global Express celebra la costruzione di ponti fra le culture. Attraverso 6 film ci porterà in un viaggio di esplorazione e scoperta di nuovi paesaggi sonori globali, dove incontri inaspettati creano i suoni del futuro perché l’innovazione può nascere soltanto dalla contaminazione e dalla consapevolezza che la cultura non è né statica né immutabile.
Invitiamo gli spettatori a lasciarsi incuriosire, a cambiare angolo di visuale, a contrastare facili semplicazioni e ad aprirsi a nuovi suoni e nuove visioni al di là di generi o etichette, per cogliere il potenziale positivo del nostro mondo, sempre più interconnesso e meticcio e per scoprire che la musica è una finestra sul futuro.
Juanita Apraez Murillo, Curatrice Rassegna Internazionale Trans-global Express
Long Play
concorso lungometraggi
Fama, ti mette lì dove le cose sono false... Fama, non è il tuo cervello, è solo la fiamma che brucia il tuo cambiamento per mantenerti pazzo. David Bowie - Fame
Il tema del successo è presente nell’ambito della musica sin dai tempi in cui Beethoven, completamente sordo, piangeva di rabbia perché non riusciva a sentire gli applausi del pubblico.
Da quando si è cominciato a registrare la musica, dopo le star del cinema, le rockstar, con i loro eccessi, sono diventate vere e proprie gure leggendarie e archetipe del mondo moderno, celebrate come i miti greci e adorate come dei. Nella selezione di quest’anno emerge un fil rouge che attraverso i dieci film in competizione riguarda storie sulla ricerca di affermazione, sull’ascesa e la caduta, sulla geniale follia falciata dall’industria discografica, nel complesso tutte storie di uomini tesi irrimediabilmente verso la musica.
È la voglia di riscatto di un musicista che si fa strada nell’underground newyorkese (Beatbox) e di un orchestrale dell’industria di Bollywood (The Violin Player). È la biografia celebrativa della più venerata band del Sol Levante, gli X-Japan (We Are X), o il rise and fall di James Lavelle, emblematica guru del trip-hop inglese (The Man From Mo’Wax), o ancora la triste vicenda di Adrian Borland e della sua band, i The Sound (Walking in the Opposite Direction), altro rise and fall dal risvolto tragico. La leggenda vivente della nuova psychedelia nordica e la sua voglia di tornare sul palcoscenico (Born To Lose, lm about Lorenzo Woodrose) non è da meno, come anche la fama intesa come follia salvifica del soldato Noni, che, persa la memoria, crede di essere una rockstar (Everything is Broken up and Dances), o l’irriverente sete di emergere di un collettivo di teenagers norvegesi (Dryads - Girls don’t cry). La poesia arriva con la passeggiata tra le note del compositore russo Oleg Karavaychuk, artista prediletto da Stalin (Oleg y las raras artes), e il tutto si chiude con una pausa meditativa dedicata a John Cage e al silenzio (In Pursuit of Silence).
Paolo Campana, Curatore Competizione Internazionale Lungometraggi
7’ Inch
concorso cortometraggi
Chi ha seguito SYS nelle precedenti edizioni saprà che il concorso internazionale 7inch ha sempre visto partecipare 18 corti. Quest’anno, nonostante l’incremento di iscrizioni e il notevole miglioramento qualitativo medio, abbiamo deciso di alzare l’asticella, proponendo al nostro pubblico ‘solo’ dieci titoli. Per vari motivi, ma principalmente per dare a ogni cortometraggio la meritata visibilità, e agli spettatori la possibilità di scoprirli tutti. Due titoli sono italiani (uno orgogliosamente torinese), due statunitensi e gli altri provenienti da diversi paesi europei (Francia, Svezia, Germania, Inghilterra e due dall’Olanda, uno dei quali affonda le radici in Iran).
Animazioni, documentari, sperimentazioni e racconti di fiction; guerra, migrazione, relazioni, musica come gioco, come riscatto e come dramma: lo spettro della proposta è ampio come sempre, alcuni lavori sono presentati in anteprima italiana, tutti arrivano dai festival più prestigiosi del mondo (dal Sundance al Tribeca, dal BFI a Cannes). Autori giovani (in gran parte), opere prime (molte), nomi altisonanti (per dirne un paio: Martin Freeman e Morten Harket). La selezione è fatta, ne siamo orgogliosi, siamo convinti che vi piacerà.
Carlo Griseri, Curatore Competizione Internazionale Cortometraggi
Soundies
concorso videoclip
Il premio Nicola Rondolino al miglior videoclip è diventato una sfida importante per il nostro festival perché la produzione del clip è immensa, la selezione e la qualità sono immense ed il premio è uno solo! Oltre 430 videoclip sono stati iscritti e selezionati dal team di Soundies e i 40 che arriveranno in sala saranno un viaggio intorno al mondo geograficamente e artisticamente inteso. La giuria dovrà scegliere tra grandi nomi quali tra gli altri Chemical Brothers, Radiohead, Jamie xx, Kiwanuka, Kings Of Leon… e progetti meno noti, ma non meno creativi.
Il videoclip è in continua evoluzione per la sua tecnica espressiva e produttiva, in linea con il cinema musicale e non, ma a differenza delle altre forme d’arte cambia continuamente la sua funzione. Nato come alternativa all’esibizione live, è divenuto oggetto promozionale per aumentare le vendite dei dischi e le date dei concerti, oggi il clip è uno strumento di comunicazione importantissimo: si comunica per immagini e la comunicazione non è più quella dell’artista, bensì quella del suo pubblico che usa il codice del clip per raccontare uno stato emozionale e per condividerlo con il mondo. Quest’anno Soundies avrà alcune preziose novità, pur mantenendo una caratteristica immutabile: la qualità dei videoclip che potrete vedere in sala… e non solo.
Federica Ceppa, Curatrice Competizione Internazionale Videoclip
I videoclip in concorso saranno proiettati prima di ogni film e in due blocchi martedì 31 gennaio alle ore 15 in sala 3 e mercoledì 1 febbraio alle 17.30 in sala 3.
Opening & closing
Venerdì 27/01 – ore 21
Premiere & Sound
Inaugurazione Sys III
Un Film e un Concerto, Cinema Massimo
Due grandi eventi apriranno e chiuderanno Seeyousound, con spettacoli speculari ma strettamente collegati da un unico concetto: l’energia.
L’energia di una sonorizzazione aprirà il festival, con un omaggio ad una delle pellicole che hanno segnato la storia del cinema fantascientifico contemporaneo.
Un evento unico, con una composizione inedita che ci inorgoglisce e che fungerà da ouverture al festival stesso.
La realizzazione di questa introduzione è curata ad Andrea Ravizza, mentre la direzione musicale in sala sarà affidata a Carlo Bertola. Come primo festival italiano a tematica musicale avevamo già stretto una collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, e da questa edizione siamo lieti di annunciare che anche il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ha accettato di portare avanti un progetto con Seeyousound, istituendo un corso espressamente dedicato alla serata inaugurale del festival.
Il film che aprirà il festival sarà Liberation Day, una première italiana che racconta l’incredibile storia del primo concerto rock organizzato in Corea del Nord. Protagonisti sullo schermo sono i Laibach, gruppo rock industrial che non ama le etichette e che ha fatto della provocazione la propria cifra stilistica.
Presenti in sala Mina Špiler e Ivan Novak, voce femminile e fondatore della band.
Venerdì 27/01 – ore 23
Party inaugurale Sys III
Dj set Dome la Muerte
Magazzino sul Po
Quest’ anno il party inaugurale si sposta sulle rive del Po, con l’ affascinante cornice della collina e del ponte Vittorio Emanuele, sotto le arcate del Magazzino sul Po.
Dalle 23 alla consolle si daranno il cambio due dj che vi faranno ballare e sudare fino all'alba.
Aprirà le danze Francesco Rapone (Devil’s Dancers e Melody Makers) per poi lasciare la consolle ad una leggenda del punk rock italiano: Dome La Muerte sulle note dei migliori pezzi new wave, punk, dark, rock e indie. L’ ingresso è gratuito, senza tessera, per tutta la notte.
Dome La Muerte (Domenico Petrosino) è uno dei personaggi di culto e leggendari del punk rock italiano: membro fondatore dei mitici CCM (Cheetah Chrome Motherfucker unica band italiana prodotta da Jello Biafra), band della prima scena hardcore italiana. Entra nei Not Moving nel 1982, partecipando alla realizzazione dei dischi storici del gruppo che apre in quegli anni i tour italiani di The Clash, Nick Cave and the Bad Seeds, Johnny Thunder' Heartbreackers, Fuzztones e Iggy Pop. Negli anni novanta fonda gli Hush, gruppo precursore dello stoner. Ha composto e suonato in colonne sonore per spettacoli teatrali e film: nel 1996 compone parte delle musiche per il film “Nirvana" di Gabriele Salvatores.
Sabato 4/01 – Ore 20
Award Ceremony
Premiazione Sys III
Live set audio visual
Cinema Massimo
L’ armonia degli strumenti classici dell’inaugurazione live lascerà spazio al ritmo visual electro-pop dell’evento di chiusura. La premiazione sarà un inno alla musica, alla luce e all’energia trascinante di Project-To, il progetto itinerante di Riccardo Mazza e Laura Pol. Per la prima volta nella storia del Museo, una sala del Cinema Massimo, appositamente mappata, si trasformerà in un cubo luminoso invaso da proiezioni immersive di grande impatto. Lo schermo “aumentato” sarà la giusta apoteosi per i premiati e per il pubblico, che dalla sala cinematografica si sentirà teletrasportato in una discoteca astronave. Energia, luce, suoni, arte e innovazione. Seeyousound è tutto questo e il futuro non può che essere dalla nostra parte.
Project-To
The White Side, The Black Side è il live set audiovisual tratto dall’omonimo album del collettivo torinese
Project-To, formato dallo sperimentatore sonoro Riccardo Mazza, dalla fotografa/videomaker Laura Pol e dal tastierista Carlo Bagini: interazione di elementi puramente elettronici con composizioni originali eseguite dal vivo, insieme agli elementi visivi, anch’essi eseguiti in tempo reale.
Performance differenti ad ogni esibizione trasformano lo spazio, e la musica elettronica diventa parte di un linguaggio artistico contemporaneo, evoluto e sperimentale. I brani White, in stile elettronica/big beat, si alternano alle atmosfere più techno ambient/dark delle tracce Black che, insieme alle multiproiezioni immersive della video story, creano un’onda emozionale dinamica e coinvolgente.
Sabato 4/01 – Ore 23
Loft party by genau & Seeyousound
Closing party Sys III
Azimut Club – Via Modena 55 Torino
Ingresso abbonati Seeyousound: 7 euro all night long
Il closing party della terza edizione del Seeyousound festival è il battessimo del nuovo format #loft a cura della crew di Genau. Ospite speciale uno dei nomi in grande ascesa della techno internazionale, Domenico Crisci. C’è un gran filo rosso tra le sonorità evocate dai Laibach, con cui si aprirà il Seeyousound in questa terza edizione, e le relative in influenze sulle produzioni discografiche di Crisci. Da segnalare le sue uscite in vinile per L.I.E.S. e Russian Torrent Versions e lo scorso anno per la Jealous God di Silent Servant, etichetta co-fondata da Regis e James Ruskin.
Crisci ha fondato la sua label, Summa Cum Laude, di cui ha fatto uscire il primo vinile a suo nome dal titolo The Violinist. La cornice del party sarà minimal berlinese con impianto audio Funktion One dell’Azimut. Ad aprire il dj set di Crisci saranno Blacksun, della crew Devil’s Dancers, e Kessa di Genau. Si prospetta una lunga notte a base di acid e techno con un’attitudine molto purista.
Special Guest:
Domenico Crisci ( Jealous God - Summa Cum Laude / IT ) Resident Djs: Blacksun
(Devil’s Dancers / IT ) - Kessa ( Genau / IT )
Info: 392-8039321 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Eventi collaterali al festival:
Syd Barrett
Giovedì 2 Febbraio
Ore 18 / Circolo dei Lettori, Sala Musica
The piper at the Gates of Dawn
Ascolto guidato
Un’occasione unica per riscoprire il primo album dei Pink Floyd, nell’anno del suo 50° anniversario. Stefano Girolami Carlini, Danilo Steffanina e Nino Gatti, membri del gruppo The Lunatics e grandi esperti della band, guideranno il pubblico attraverso le tracce di un album che ha ipnotizzato, e continua a farlo, milioni di appassionati di musica in tutto il mondo.
Ore 21.30 / Circolo dei Lettori, Sala Grande
Jugband Blues
Un trip sulle tracce di Syd Barrett (anteprima assoluta)
Jugband blues è una performance collettiva sulla parabola artistica di Syd Barrett, una rappresentazione mitologica dei fatti che hanno portato la sua mente alla frattura. Compositore, pittore, cantante, chitarrista e agitatore culturale. Per definizione Syd è un mito, capace di polarizzare le aspirazioni di un’epoca, simbolo dell’underground inglese e di tutto il movimento psichedelico degli anni ’60. Da decenni si specula su cosa abbia causato il suo crollo nervoso subito prima della pubblicazione di The Piper at the Gates of Dawn. L’abuso di Lsd, lo stress causato dal successo o qualcosa di più profondo?
Il collettivo di artisti formato da Federico Sacchi (Musicteller), Matteo Regattin (Illustrator), Cristina Iurissevich (Motion Graphic) e il duo Riccardo Mazza e Laura Pol (Live Set Audiovisual) ha creato una performance che restituisse la complessità dell’universo Barrett.
Sarà anche possibile visitare la mostra con tavole originali della graphic novel di Matteo Regattin
Sabato 28/01 – Ore 18
La musica e’ protagonista: nel cinema come in tv?
Circolo dei Lettori
In un festival nel quale la musica è protagonista vogliamo comprendere se i codici siano differenti in base al mezzo e ne parleremo con autori di serie TV, registi e musicisti perché nessuno meglio di loro può raccontarci la forza delle note sul grande e piccolo schermo.
Intervengono:
Davide Boosta Dileo, musicista Subsonica e compositore colonne sonore
Giovanni Robertini, direttore Rolling Stone
Stefano Sardo, autore di serie TV per SKY
Paolo Spaccamonti, musicista e compositore colonne sonore
Giovanni Veronesi, regista, sceneggiatore e conduttore radiofonico
modera Federica Ceppa (curatrice sezione Soundies)
Lunedi’ 30/01 – Ore 18
Documentario e Reportage, la rappresentazione della realta’
Circolo dei lettori - In collaborazione con Nikon Italia
Il valore del reportage in un momento storico in cui siamo costantemente esposti alla visione di immagini e video. Il foto-video reporter Alessandro Contaldo racconta come si è evoluto nel tempo il suo lavoro, come sono cambiate le tecnologie di ripresa e come è cambiata la fruizione delle notizie da parte del pubblico.
Intervengono
Alessandro Contaldo, videoreporter professionista
Gilles De Paoli, responsabile Nps – Nikon Italia
modera Sergio Melina, docente di cinematografia e fotografia presso l’Istituto per le Arti grafiche e fotografiche Giambattista Bodoni)
Domenica 29/01 – ore 18
Trans-global Express
Blah Blah
Un’esplorazione sugli incontri e sui nuovi paesaggi sonori globali, policentrici, policromatici e sempre più ibridi del mondo iperconnesso in cui viviamo.
Intervengono
Farid Eslam, regista Yallah! Underground
Lars Lovén, regista Fonko
Pablo Mensi, regista Sonido Mestizo
moderano Sonia Garcia, contributor presso Noisey-Vice e Juanita Apraez Murillo, curatrice Trans-Global Express
Martedi’ 31/01 – ore 18
What’s the matter – Creativita’ e linguaggio per realizzare un videoclip musicale
Circolo dei Lettori
in collaborazione con Nikon Italia
Un videoclip musicale deve spesso fare i conti con un budget limitato, diventa quindi indispensabile lavorare efficacemente sulla narrazione di una storia.
Partendo da What’s the matter, videoclip musicale di Damiano Andreotti per Marella Motta, cercheremo di capire come il linguaggio cinematografico e la scrittura possono permettere di raccontare al meglio una storia.
Intervengono
Damiano Andreotti, direttore della fotografia, fotografo Nikon NPS
Vieri Brini, regista
Gilles De Paoli, responsabile Nps – Nikon Italia
Federica Ceppa, curatrice Sezione Soundies
modera Sergio Mellina, docente di cinematografia e fotografia presso l’Istituto per le Arti grafiche e fotografiche Giambattista Bodoni.
Mercoledi’ 1/02 – Ore 17
Nordik
Circolo dei lettori
Quattro film, un cortometraggio e alcuni videoclip rappresentano l’area nordica alla terza edizione di Seeyousound, presenza questa che testimonia come la Scandinavia stia guadagnando uno spazio significativo nel panorama internazionale. Esistono in questo caso delle capacità d’inventiva e delle abilità specifiche nel reinventarsi il linguaggio filmico, trasportando la musica al cinema integrandola con la narrazione? Il suono che vedete non è semplice colonna sonora...
Intervengono
Palle Demant, regista (Danimarca)
Sten Hellevig, regista (Norvegia)
Stefano Boni, Museo Nazionale del Cinema
Federico Daneo, Console Onorario di Danimarca
modera Paolo Campana, curatore Sezione Long Play
Il Circolo dei lettori e Seeyousound
sabato 28, lunedì 30, martedì 31 gennaio e giovedì 2 febbraio 2017
Ci sono tanti modi per raccontare una storia. Il Circolo dei lettori e Seeyousound lo sanno bene. I modi di raccontarla sono tanti quanti quelli per leggerla, ascoltarla, vederla, viverla.
Nato nel 2006, sostenuto dalla Regione Piemonte, diretto da Maurizia Rebola e presieduto da Luca Beatrice, il Circolo dei lettori è un centro culturale dinamico, curioso, innovativo. «È la location perfetta per ospitare gli ospiti più importanti del panel di Seeyousound», spiega Maurizio Pisani, direttore del primo festival italiano dedicato interamente al cinema a tematica musicale.
Giunto alla terza edizione, il festival raddoppia i giorni di programmazione: si svolge dal 27 gennaio al 4 febbraio 2017 al Cinema Massimo di Torino.
Cinque sono gli incontri al Circolo dei lettori.
‘La musica è protagonista nel cinema come in tv?’ È la prima tavola rotonda di sabato 28 gennaio, ore 18.
Rispondono a questa domanda Davide Boosta Dileo, il direttore di Rolling Stone Giovanni Robertini, Stefano Sardo, autore di serie tv per SKY, Paolo Spaccamonti, musicista e Giovanni Veronesi, regista e sceneggiatore. Modera Federica Ceppa.
‘Documentario e reportage, la rappresentazione della realtà’. È la seconda tavola rotonda, a cura di Nikon Italia, lunedì 30 alle ore 18. A confronto Alessandro Contaldo, reporter di La Repubblica e Gilles De Pao-li, responsabile Nps – Nikon Italia. Modera Sergio Melina.
What’s the matter. Creatività e linguaggio per realizzare un videoclip musicale. Martedì 31 gennaio alle ore 18, partecipano Damiano Andreotti, direttore della fotografia e fotografo di Nikon NPS, Vieri Bri-ni, regista, Gilles De Paoli, responsabile NPS – Nikon Italia e Federica Ceppa, curatrice della sezione Soundies di Seeyousound. Modera Sergio Melina.
‘The piper at the gates of dawn’ è il titolo dell’ascolto guidato di giovedì 2 febbraio alle ore 18: in occasione del 50° anniversario del primo album dei Pink Floyd, Stefano Girolami Carlini, Danilo Steffanina e Nino Gatti (The Lunatics) raccontano al le 11 tracce di un album che ha ipnotizzato milioni di appassionati di musica in tutto il mondo.
‘Jugband Blues – Un trip sulle tracce di Syd Barrett’, in anteprima assoluta, è la performance collettiva sul- la parabola del fondatore e leader dei Pink Floyd, giovedì 2 febbraio alle ore 21.30, la rappresentazione mitologica dei fatti che hanno portato la sua mente alla frattura. Di e con Federico Sacchi (Musicteller), Matteo Regattin (Illustrator), Cristina Iurissevich (Motion Graphic) e il duo Riccardo Mazza e Laura Pol (Live Set Audiovisual).
Per info: circololettori.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0114326827 - Il Circolo dei lettori – via Bogino 9, Torino
Tickets, info
Biglietti e abbonamenti per le proiezioni si acquistano presso la biglietteria del Cinema Massimo.
I possessori di abbonamento devono ritirare il biglietto omaggio in cassa.
Ticket “singolo” // 6,50 € / ridotto* 4,50 €
I biglietti per le proiezioni sono acquistabili per la giornata in corso a partire dall’apertura (h. 15) dei locali del Cinema Massimo.
Ticket “Inaugurazione” - 8,00 € / Ridotto* 6,00 € - Il biglietto dell’inaugurazione è acquistabile a partire dall’apertura dei locali (h. 15) del Cinema Massimo il giorno dell’inaugurazione (27 gennaio 2017).
Abbonamento “giornaliero” - 16,00 € / Ridotto* 12,00 €
L’abbonamento giornaliero dà diritto al ritiro in cassa dei biglietti della giornata in corso (fino a 4 biglietti in totale per 4 proiezioni non contemporanee).
Abbonamento “otto giorni” // 48,00 € / Ridotto* 40,00 €
L’abbonamento dà diritto alla visione di tutti i film in programma (fino al massimo di 4 biglietti al giorno per 4 proiezioni non contemporanee ad esclusione delle cerimonie di inaugurazione e di premiazione).
* Ridotti: Over 60 e studenti universitari. Con tessere: Aiace, abbonati Gtt, Feltrinelli.
L’accesso alle sale sarà possibile a tutti gli spettatori muniti di biglietto d’ingresso per singolo spettacolo ed agli abbonati, nel limite dei posti disponibili.
Orari desk accoglienza & accrediti
Cinema Massimo - via Verdi 18, Torino
- 27 Gennaio dalle 15 alle 20
- dal 28 Gennaio al 4 Febbraio dalle 14 alle 20
Seeyousound, more
Per maggiori informazioni www.seeyousound.org
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Seeyousound crediti:
Direttore Maurizio Pisani
Direttrice Artistica Juanita Apraez Murillo
Long Play // competizione lungometraggi
Curatore: Paolo Campana
Consulenti per la selezione:
Alessandro Battaglini, Paolo Berardinelli, Fabrizio Dividi, Patrizia Pirrotta
7Inch // competizione cortometraggi
Curatore: Carlo Griseri
Consulenti per la selezione:
Alice Furioso, Francesco Giugiaro, Loredana Loiodice,vEdoardo Peretti
Soundies // competizione videoclip
Curatrice: Federica Ceppa
Consulenti per la selezione:
Alessandro Battaglini, Gian Paolo Berra, Luciana Canoci, Marco
Danelli, Marika Palumbo Stefano Genta, Mauro Interdonato
Trans-Global Express // rassegna
Curatrice: Juanita Apraez Murillo
Consulenti per la selezione:
Paolo Berardinelli, Cristina Visentin, Laura Zen
Into The Groove // rassegna
Curatore: Maurizio Pisani
Consulenti per la selezione:
Carmen Fiore, Francesco Giugiaro, Laura Zen
Responsabile progetto Syd Barrett: Gabriele Diverio
Creatività e immagine: Gian Paolo Berra
Assistente di Direzione: Carmen Fiore
Segreteria generale: Patrizia Pirrotta
Amministrazione: Andrea Napoli
Produzione e Relazioni Internazionali
Responsabile Alessandro Battaglini
Coordinatrice: Patrizia Pirrotta
Staff: Loredana Loiodice, Alessandro Maccarone
Area tecnica e Sottotitolazione
Responsabile: Stefano Genta
Staff sottotitolazione: Alessandro Battaglini, Francesco Giugiaro, Marika Palumbo, Cristina Visentin
Redazione
Caporedattore: Laura Zen
Redattori: Alice Furioso, Carlo Griseri
Collaboratori di redazione: Giulia Marina, Cecilia Rignanese
Blog: Carlo Griseri
Traduzioni editoriali: Cristina Visentin
Sioux Staff // coordinamento volontari: Carmen Fiore
Ospitalità: Alessandro Battaglini, Loredana Loiodice
Cerimoniale: Fabrizio Dividi, Francesca Evangelisti
Marketing: Francesca Evangelisti, Maddalena Martinasso
Ufficio Stampa Nazionale
Adfarmandchicas: Cocchi Ballaira, Federica Ceppa, Elisa Bogliotti
Ufficio Stampa Internazionale: Marta Franceschetti
Gestione web: Fabio Catalano, Stefano Genta
Website: Modolab
Social media: Francesco Rapone, Federica Ceppa
Seeyousound è organizzato da: Associazione Culturale Choobamba
Presidente: Fabrizio Dividi