Spazio 211, Torino: TOdays festival consiglia Colombre in concerto - video di Pulviscolo, girato da Maria Antonietta

Spazio 211, Torino: TOdays festival consiglia Colombre in concerto -  video di Pulviscolo, girato da Maria Antonietta

Spazio 211, Torino: TOdays festival consiglia Colombre in concerto - A marzo e' uscito "Pulviscolo", primo album del nuovo progetto solista di Giovanni Imparato per Bravo Dischi, anticipato dal video della title-track girato da Maria Antonietta e dal video di Blatte in cui spicca la collaborazione con Iosonouncane - Video di Pulviscolo 

TOdays festival 
consiglia:

Venerdì' 3 Novembre 2017

Colombre

Spazio 211 
Via cigna 211, Torino
apertura porte ore 21:29
ticket 8 € + dp
prevendite attive a breve > http://bit.ly/2xK8TXl
www.spazio211.com

A marzo e' uscito "Pulviscolo", primo album del nuovo progetto solista di giovanni imparato per Bravo Dischi, anticipato dal video della title-track girato da Maria Antonietta e dal video di Blatte in cui spicca la collaborazione con Iosonouncane

Ha costruito una barca nuova di zecca ed è pronto a salpare con il vento della primavera in poppa, l’entusiasmo di affrontare nuove avventurose sfide e l’esperienza di chi il mare lo conosce bene.
Pulviscolo è il primo album di Colombre, progetto che inaugura l’esperienza da solista di Giovanni Imparato – già voce, chitarra e autore dei brani della band indie-pop Chewingum e co-produttore del disco Sassi di Maria Antonietta – uscito il 17 marzo per l’etichetta Bravo Dischi.

25 minuti e 36 secondi, 8 tracce dai titoli brevissimi (1, massimo 2 parole) per un album che ti conquista immediatamente. 
Pochi attimi dal primo ascolto e subito ti viene voglia di cantare insieme a Colombre. 

Registrato agli Artigiani Studio/Sala Tre di Formello (studio di Daniele Sinigallia), prodotto da Giovanni stesso e da Fabio Grande (I Quartieri, Joe Victor, Mai stato altrove, Shalalalas) con la preziosa assistenza tecnica di Pietro Paroletti, l’album vanta collaborazioni artistiche importanti: la voce e i cori di Iosonouncane (featuring di Blatte), le percussioni di Francesco Aprili (batterista di Wrongonyou, Giorgio Poi e Boxerinclub.) e il basso di Nicolò Pagani (Mannarino) in Bugiardo, l’artwork di Letizia Cesarini aka Maria Antonietta che firma anche la regia del video della title-track, primo estratto dell’album

Guarda il video di Pulviscolo qui sotto

Nella prima settimana di uscita il secondo singolo "Blatte" feat. IOSONOUNCANE è entrato nella top 10 della Viral50 di #Spotify e Colombre è subito schizzato al primo posto della Social Indiex, la classifica degli artisti indipendenti che creano più engagement sui social network. 
Il video di "Blatte", diretto dal fotografo e videomaker Alberto Gottardo, è stato girato in un ristorante cinese di Milano: primi piani strettissimi, un montaggio che frammenta le azioni, uno sguardo sui corpi che ricorda le opere di Nicholas Nixon per rendere alla perfezione la triste quotidianità dei gesti esteriori e interiori: 
https://www.youtube.com/watch?v=He2AhMdk0QE 

Urgente e spontaneo, composto e arrangiato in solitaria in un piccolo studio di Senigallia, Pulviscolo affronta temi privati – l’amore, l’amicizia, la malattia mentale, le illusioni e le disillusioni intime – attraverso una scrittura diretta e senza giri di parole. Onesta. “Ho seguito come monito le parole di Brian Wilson in cui mi ero imbattuto mentre scrivevo le canzoni e che mi avevano molto colpito: ‘This stuff doesn't have to be perfect it's gotta be just kinda honest and live’” ha dichiarato Colombre.

Il nome Colombre è un omaggio al racconto di Dino Buzzati (Il Colombre), una favola moderna – protagonisti un marinaio e un mostro marino – che parla dell’incapacità di affrontare le proprie paure, di tuffarsi nelle ignote profondità del mare per scoprire cosa ci lega all’immobilità. Ed è proprio l’immobilità ciò da cui fugge Imparato/Colombre che in queste 8 tracce mette a fuoco alcuni episodi significativi della propria storia recente, vuota il sacco e decide di aprirsi al futuro. 
Con Colombre Imparato ha affrontato il mostro: “Non volevo aspettare di essere vecchio e stanco come il marinaio per farci due chiacchiere e allora ecco qui il disco”. La title-track che apre l’album raccontando la voglia di lasciarsi alle spalle il passato e l’impossibilità di tornare indietro sulle decisioni ormai prese, diventa allora il manifesto programmatico che regala la vita al progetto Colombre ed elemento seminale del disco.

Chili e chili di vinili di musica popolare hawaiana, i Beatles, Belle & Sebastian ma anche Caetano Veloso e gli Os Mutantes, il primo album di Paul McCartney e 1977 dei Talking Heads così come Bill Whiters e Jonathan Richman, sono l’universo sonoro che ha accompagnato la creazione di Pulviscolo. E si sente. 

Pulviscolo è un percorso circolare definito ma che riesce a generare mille diramazioni fra i suoni più cari all’artista di Senigallia. Su una linea melodica prepotentemente pop si aprono improvvisi squarci di noise, come in alcuni tratti di Fuoritempo, brano che si chiude con un accenno di psichedelia. Una coda che rivela la scelta di Colombre di registrare l’album in presa diretta, senza cuffie né click, affinché “le canzoni oscillassero come le onde del mare”.

Meravigliosamente schizofrenica è invece Blatte, cantata insieme a IOSONOUNCANE, canzone sulla delusione generata dalla scoperta dell’ipocrisia in continua oscillazione fra un’atmosfera sonora alla Mina e un testo rude, ai limiti del punk, che trova la sua conclusione nell’immagine ripugnante delle “blatte che si nascondo in casa tra i panni sporchi”. Ma Colombre è capace di improvvisi cambi di registro e allora eccoci davanti ai versi cosmicamente romantici di Dimmi tu, atto d’amore per la sua compagna Letizia e per i Talking Heads, fra chitarrine funky e easy listening. E se il riferimento chiaro di un brano come TSO è il celeberrimo omaggio che i Pink Floyd dedicarono all’amico e compagno Syd “diamante pazzo” Barret, Colombre esplora sonorità più calde in Sveglia, dialogo con la propria coscienza che musicalmente esprime una vera passione per Caetano Veloso. 
I conti con se stesso Colombre li fa anche fra i versi di Bugiardo, a chiusura della introspezione e prima dell’ultimo brano dell’album che idealmente si riallaccia a quell’iniziale Pulviscolo da cui tutto ha preso il via: “E se hai sbagliato mille volte/sentendoti fallito/sai che un nuovo oceano/sta nascendo in Africa/da un deserto/prova a volerti bene/senza aculei/te lo meriti/tieniti stretta la tua diversità/e non avere paura” canta in Deserto.

Colombre vola sognante, come Drugo ne Il Grande Lebowski. Ma anziché guardare dall’alto i sobborghi di Los Angeles, ripercorre ricordi ed esperienze, senza nostalgie e con un sorriso rivolto all’orizzonte. Fra chitarre, omnichord e tastiere di ogni genere, Colombre, che qualcuno ha già definito il Mac DeMarco in Hi-fi, gioca con gli strumenti fino a utilizzare un organetto Bontempi comprato a una fiera per bambini, effettato poi in un Chorus Boss EnsEmble di primi anni ‘90. E giocando, si diverte tantissimo.

Tracklist
1) Pulviscolo
2) Fuoritempo
3) Blatte feat. IOSONOUNCANE
4) TSO
5) Dimmi tu
6) Sveglia
7) Bugiardo
8) Deserto

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