STELLA CHIWESHE (Zimbabwe) arriva al Folk Club: evento di rara bellezza e suggestione
FolkClub presenta:
STELLA CHIWESHE (Zimbabwe)
L'ingresso al FolkClub è strettamente riservato ai soci, clicca qui per diventarlo
16 gennaio 2015
ore 21:30
Ingresso: 20.00 €
Minori di 30 anni: 10.00 €
Evento di rara bellezza e suggestione.
Un viaggio spirituale sulle ali del suono ipnotico della mira.
Rimane vivido in noi il ricordo della prima apparizione di Stella Chiweshe al FolkClub, 17 anni fa. Fu una serata incredibile che andò ben oltre il mero concerto, per assumere i contorni di una vera e propria esperienza extra-sensoriale. Stella con la magia della sua mbira e della sua voce creò un'atmosfera di profonda spiritualità, e davvero quella sera gli spiriti degli antenati vennero a farci visita. Riaccogliemmo Stella poi alla Fiera del Libro nel 2005 e nella fantastica serata del Ventennale, al Teatro Regio sette anni fa, ma la dispersività dell'ambiente nel primo caso e la brevità del suo intervento (due pezzi come tutti gli altri) nel secondo caso non permisero di ricreare quella particolare atmosfera. Ci ripromettemmo così di riaverla al FolkClub, luogo ideale per ascoltare il suo concerto, ed eccola qui, accompagnata dall'ottimo polistrumentista Michele Longo.
...la prima volta che ho sentito la mbira, ho desiderato sentirne di più e di più. Non potevo smettere, sono stata male finché non ho imparato a suonarla, finché non sono stata in grado di sentire quel suono... Stella Rambisai Chiweshe
Un viaggio spirituale sulle ali del suono ipnotico della mbira
Rimane vivido in noi il ricordo della prima apparizione di Stella Chiweshe al FolkClub, 17 anni fa. Fu una serata incredibile che andò ben oltre il mero concerto, per assumere i contorni di una vera e propria esperienza extra-sensoriale. Stella con la magia della sua mbira e della sua voce creò un'atmosfera di profonda spiritualità, e davvero quella sera gli spiriti degli antenati vennero a farci visita. Riaccogliemmo Stella poi alla Fiera del Libro nel 2005 e nella fantastica serata del Ventennale, al Teatro Regio sette anni fa, ma la dispersività dell'ambiente nel primo caso e la brevità del suo intervento (due pezzi come tutti gli altri) nel secondo caso non permisero di ricreare quella particolare atmosfera. Ci ripromettemmo così di riaverla al FolkClub, luogo ideale per ascoltare il suo concerto, ed eccola qui, accompagnata dall'ottimo polistrumentista Michele Longo.
...la prima volta che ho sentito la mbira, ho desiderato sentirne di più e di più. Non potevo smettere, sono stata male finché non ho imparato a suonarla, finché non sono stata in grado di sentire quel suono... Stella Rambisai Chiweshe
stellachiweshe3.jpgSua Maestà”, la regina della musica mbira dallo Zimbabwe, così è spesso definita Stella Rambisai Chiweshe, la prima artista donna a guadagnarsi il prestigio in un genere musicale dominato dagli uomini, la mbira music, spina dorsale della musica tradizionale dello Zimbabwe. Stella è tra le pochissime donne dello Zimbabwe e più in generale di tutta l'Africa meridionale a ricoprire, da più di 35 anni, un ruolo fondamentale nella musica tradizionale. Stella inizia a suonare la mbira ai tempi in cui lo Zimbabwe si chiamava ancora Rhodesia ed era dominato dalla minoranza bianca erede dei colonizzatori inglesi. All'epoca la mbira era bandita, a causa dei suoi poteri magici, il semplice possesso di una mbira veniva punito con l'incarcerazione, e la mbira veniva suonata in cerimonie segrete. Nella tradizione Shono i morti continuano a far parte della comunità. La mbira accompagna i riti di possessione e fa apparire gli spiriti dei defunti. Attraverso il suono della mbira, in cerimonie particolari condotte da un medium, essi tornano a comunicare con i vivi. Stella, dopo aver suonato nelle cerimonie proibite tutta la notte, tornava di giorno alla sua lotta quotidiana per sopravvivere, una giovane ragazza in un ambiente di apartheid.
Stella ha pubblicato in patria più di 20 singoli di mbira music, tra i quali Kasahwa, disco d'oro nel 1975. Dopo la fine del dominio bianco e la nascita del moderno Zimbabwe indipendente, Stella è entrata a far parte della National Dance Company of Zimbabwe, dove presto ha assunto il ruolo di principale solista di mbira, attrice e danzatrice. Stella ha inoltre creato l’unione dei musicisti dello Zimbabwe e nel 1993 è fondatrice del “Mother Earth Trust Network of Female Artists”. Stella è regolarmente in tour dal 1983, si è esibita in festival e teatri in tutto il mondo, e ha pubblicato sette album di successo internazionale (Ndizvozvo Ambuya, 1987; Chisi, 1989; Kumusha, 1991; Shungu, 1994; The best of Stella Chiweshe, 1998; The Healing Tree, 2001; e Talking Mbira, 2002).
La mbira è il primario strumento tradizionale delle tribù Zezuru della popolazione Shona, è stata suonata per oltre mille anni in cerimonie religiose e rituali, presso le corti reali e in occasioni sociali. Consiste in 22 o 28 chiavi di metallo montate su una struttura di legno ed è solitamente collegata a una cassa di risonanza ottenuta da una zucca. Le chiavi sono suonate con i due pollici verso il basso e l'indice verso l'alto.
...vengo come amica e nipote degli antenati di questa terra a cui chiedo di benedire il mio concerto in armonia. La lingua Shona era un codice segreto perché il mio popolo potesse comunicare durante l’aggressione. Oggi quei testi non hanno traduzione, sono incomprensibili, uniscono noi agli spiriti attraverso la mbira, che è la musica che amiamo perché ci far star bene. Quando suono la mbira, la voce è come sottofondo, in secondo piano, e conta la sensazione del momento; chi ascolta deve concentrarsi sul suono, non sulle parole, e allora la musica diventa un viaggio in compagnia degli spiriti che ci attorniano, e il pubblico una famiglia universale, ciascuno danza e canta per la propria anima, non occorre guardare negli occhi chi suona, si sprofonda in se stessi... Stella Rambisai Chiweshe
Al Folkclub con Stella Chiweshe (mbira e voce) Michele Longo (chitarra, calabash, organetto, percussioni).
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http://www.folkclub.it
Il programma della settimana
Venerdì 9 gennaio
FolkClub
TRE MARTELLI feat. GIANNI COSCIA
Ingresso 15 euro (8 euro per i minori di trent'anni)
Sabato 10 gennaio
FolkClub
MICHEL GODARD (Francia) & GAVINO MURGIA
Ingresso 20 euro (10 euro per i minori di trent'anni)
Notizie
- Il FolkClub riparte alla grande (col sito aggiornato)
Smaltite le feste di fine anno, riparte la stagione del FolkClub con due concerti stratosferici. Si ricomincia venerdì 9 con il magico incontro tra la musica popolare dei Tre Martelli e il jazz di Gianni Coscia. Sabato 10 tocca allo splendido duo composto da Michel Godard e Gavino Murgia, che terranno anche una masterclass di cui parliamo nella prossima news. Intanto sono finalmente disponibili sul nostro sito tutte le schede di presentazione dei concerti di gennaio.
- Un'occasione unica per i musicisti
In occasione del concerto di Michel Godard e Gavino Murgia del 10 gennaio, il FolkClub organizza una masterclass destinata ai musicisti. Tutti i dettagli sono più in basso, nella sezione "L'evento". Si tratta di un'occasione più unica che rara di lavorare al fianco di due musicisti straordinari che stanno scrivendo delle pagine molto importanti della storia della musica. Un'occasione da non lasciarsi scappare per tutti i musicisti.
- Ripartono i corsi di balli popolari (del nord e del sud) al FolkClub
Il raggiungimento della quota minima di iscrizioni ci permette di far partire il corso di Ballettu Siciliano e Tarantella Calabrese di Silvia Plano. Il corso incomincerà lunedì 19 gennaio e durerà 10 lunedì. Tutti i dettagli sono sul nostro sito nella sezione "corsi". La quota raggiunta è quella minima, non quella massima, quindi chi volesse iscriversi è il benvenuto.
Dal sud Italia risaliamo in area franco-provenzale per il corso di balli popolari di Carla Magone, che è ai nastri di partenza e avrà inizio mercoledì 21 gennaio. Anche in questo caso le iscrizioni sono aperte e tutti i dettagli si trovano sul nostro sito.
- E' ripartita la campagna di crowdfunding "Sostieni il FolkClub!"
Il modo migliore per sostenere il FolkClub in questi anni difficili è senza dubbio quello di venire ai concerti. Ma chi per qualche motivo non può venire al FolkClub, oppure chi già ci viene, ma desidera fare di più, ha un altro modo per sostenere il FolkClub. E' ripartita la nostra campagna di crowdfunding "Sostieni il FolkClub", la trovate a questo link, ogni livello di donazione comporta uno o più omaggi da parte nostra, si parte da un libro, si arriva all'ingresso gratuito al FolkClub per tutti i concerti della stagione con posto in prima fila garantito. Grazie in anticipo.
- Seguiteci su Facebook
Sono attive le pagine ufficiali Facebook di FolkClub e Maison Musique, per iscriversi occorre cliccare qui (FolkClub) o qui (Maison Musique) e poi cliccare su "mi piace" all'interno della pagina Facebook. E' uno strumento utile per essere informati sui nostri concerti e poter commentare e discutere su di essi.
L'evento
FOLKCLUB
SABATO 10 GENNAIO
MICHEL GODARD (Francia) &
GAVINO MURGIA
Concerto e masterclass per un duo straordinario fra tradizione e modernità
Un duo eccezionale, un incontro di sublime bellezza tra la sensibilità di Godard, che affonda le sue radici nella musica medievale e barocca e l'espressività di Murgia, che trae forza dall'ancestrale tradizione sarda.
AL FOLKCLUB
Venerdì 9 gennaio
TRE MARTELLI feat. GIANNI COSCIA
Ingresso 15 euro
Sabato 10 gennaio
MICHEL GODARD (Francia) & GAVINO MURGIA
Ingresso 20 euro
Venerdì 16 gennaio
STELLA CHIWESHE (Zimbabwe)
Ingresso 20 euro
Sabato 17 gennaio
TÊTE DE BOIS
Ingresso 15 euro
Venerdì 23 gennaio
RadioLondra presenta BRUNO HEINEN (UK)
Ingresso 18 euro
Sabato 24 gennaio
MIRIAM MEGHNAGI
Ingresso 25 euro
Venerdì 30 gennaio
GREG BROWN (USA)
Ingresso 20 euro
Sabato 31 gennaio
MATT DARRIAU'S PARADOX TRIO (USA)
Ingresso euro 18
SCONTO 50% AI MINORI DI 30 ANNI SU TUTTI I CONCERTI CON PREZZO DA 15 EURO IN SU
(fino a esaurimento posti destinati all'iniziativa su ogni concerto)
A MAISON MUSIQUE
Maison Musique si trova a Rivoli, via Rosta 23. Ci si arriva attraverso l'uscita di Rivoli della A32 Torino Bardonecchia, in 20 minuti dal centro di Torino.
