Tash Sultana a Milano: concerto riprogrammato al 2022.
Tash Sultana a Milano: concerto riprogrammato al 2022. A causa dell’attuale situazione globale causata dal virus Covid-19, annunciamo con rammarico che il concerto di Tash Sultana, previsto originariamente al Magnolia di Milano il 9 settembre 2020 e posticipato poi al 3 settembre 2021, è stato riprogrammato a Marzo 2022. A due anni dall’uscita del suo album d’esordio, "Flow State", la giovane artista di Melbourne è pronta a far ritorno con un nuovo album in studio “Terra Firma”.
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Tash Sultana
concerto riprogrammato al 2022.
A causa dell’attuale situazione globale causata dal virus Covid-19, annunciamo con rammarico che il concerto di Tash Sultana, previsto originariamente al Magnolia di Milano il 9 settembre 2020 e posticipato poi al 3 settembre 2021, è stato riprogrammato a Marzo 2022.
Negli ultimi 5 anni, Tash Sultana, ha saputo attirare su di sé l’attenzione di pubblico e media registrando sold out in tutto il mondo.
A due anni dall’uscita del suo album d’esordio, "Flow State", pubblicato il 31 agosto 2018 via Sony Music, la giovane artista di Melbourne è pronta a far ritorno con un nuovo album in studio “Terra Firma”, pubblicato il 19 febbraio 2021 via Lonely Lands Records / Sony Music Entertainment Australia.
Tash Sultana arriva per la prima volta in Italia con un’intera band dal vivo.
Domenica 27 Marzo 2022 - Alcatraz, Milano
Via Valtellina, 25, 20159 MI
Biglietto: 35,00 + d.p.
Prevendite su www.ticketmaster.it e www.ticketone.it
I biglietti acquistati per la data al Circolo Magnolia, restano validi per la nuova data all’Alcatraz di Milano.
Dall’uscita dell’album di debutto 2 anni fa, Tash ha solo continuato ad avere sempre più successo.
Con oltre 1 miliardo di stream a livello mondiale, 500.000 biglietti venduti, incluso il sold out al Red Rocks Amphitheatre e le performance al Coachella, Lollapalooza, Governor’s Ball, Bonnaroo, Austin City Limits e altri festival. L’artista ha anche debuttato negli Stati Uniti con la performance al Late Night with Seth Meyers.
In Australia, l’album di debutto di Tash, “Flow State” è stato nominato per 6 RIAA Awards, e si è aggiudicato il premio per “Blues and Roots Album Of The Year”. Non solo, nel suo paese natale l’artista si è esibita in un tour sold out (oltre 70.000 biglietti venduti), e con i brani “Jungle” e “Notion” ha ottenuto la certificazione Doppio Platino (Aria), mentre con “Mystik”, “Murder to the Mind” e l’EP “Notion” sono stati certificati ORO.
Dopo il grande successo ottenuto con l’album di debutto “Flow State”, Tash torna con un disco concreto e consapevole. Spiritualmente, l'artista si ricollega alle proprie radici, ricordandosi chi è e cosa significa essere umani. Musicalmente, invece, le sue 14 tracce esplorano un territorio sonoro vasto.
Il titolo del nuovo album, “Terra Firma”, si ispira alla necessità di rallentare e di costruire delle basi solide. Il risultato è un progetto maturo, nato da un periodo di riflessione in cui Tash ha trovato il tempo per dedicarsi a sé, al surf, allo studio, alla famiglia, al giardinaggio e alla salute, lontano dalla vita itinerante che ha sempre condotto.
In “Terra Firma”, anticipato dall’evocativo singolo "Greed" e dall’affascinante "Beyond The Pine", Tash ha sperimentato loop e jam stratificate attraverso unioni quasi meditative di tutti i generi musicali: soul, funk, RnB, folk, rock, hip hop. «È Aretha Franklin che incontra Bon Iver che incontra John Mayer che incontra qualunque cosa». È senza dubbio semplicemente Tash Sultana, ma con un album ancora più profondo e sfaccettato.
Quasi ogni nota dell’album è stata come sempre composta, arrangiata, eseguita, mixata e prodotta da Tash. Ma per dare il via a una nuova era, la star, per la prima volta si è aperta alle collaborazioni, iniziando da una sessione di scrittura di 10 giorni con il collega musicista australiano vincitore di Aria, Matt Corby, e con il produttore Dann Hume (Courtney Barnett, Amy Shark, Angus & Julia Stone).
L’artista ha collaborato con Corby per il brano "Beyond The Pine", in cui Tash canta "I need you to save me because I can’t save myself", e a "Crop Circles", una riflessione sulla morte evidenziata dai tocchi leggeri del pianoforte e degli strumenti a fiato: «Qui ci ho messo il jazz».
“Terra Firma” è stato realizzato con grande meticolosità, ha al suo interno groove elettrizzanti e riff ipnotici ed è un album che, nonostante la sua profondità, si ascolta con estrema fluidità.
L’obbiettivo dell’artista era molto chiaro: realizzare un disco che venisse che da un luogo reale, dal cuore. «Perché se è così, non è mai una stronzata - riflette Tash - volevo veramente amare l’arte che stavo per pubblicare… volevo solo sentirmi meglio, essere meglio, esibirmi meglio, suonare meglio, cantare meglio. Volevo essere migliore come artista».
Tash Sultana ha deciso di farsi accompagnare da una band in quelli che saranno i futuri concerti che daranno vita all’album. «Il nuovo live show è tutto quello che era già in passato, con l’aggiunta di tre persone sul palco per una piccola parte dello spettacolo». Tash, che non vede l’ora di tornare in tour per potersi esibire e far ciò che più ama.
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