THE BONY KING OF NOWHERE al Superbudda e video di 'Across the river' - il 19 marzo per The Rowing Sessions
Associazione elyroff in collaborazione con Superbudda
presenta:
THE BONY KING OF NOWHERE (BE)
in concerto
opening BOSCO (IT)
Mercoledì 19 marzo 2014
ore 21.30
Superbudda
via Valprato 68 (Torino)
Ingresso con tessera Superbudda (7 €)
The Rowing Sessions ritorna al Superbudda - dopo le pennellate dark dell'ultimo appuntamento ai Murazzi - per un concerto acustico intimo e malinconico: da Ghent il folk senza tempo di THE BONY KING OF NOWHERE nei suggestivi spazi presso gli storici Docks Dora. In apertura, il collettivo torinese Bosco.
Bram Vanparys: voce, chitarra
Gertjan Van Hellemont: chitarra
Guarda il video di 'Across the river' qui sotto.
Dietro al nome The Bony King of Nowhere si cela il giovane Bram Vanparys, cantautore belga poco più che ventenne. Potreste aver già sentito questo nome perchè il ragazzo gira da anni Europa, Stati Uniti e Canada con la chitarra in spalla e una manciata di canzoni folk dal sound paragonabile a quello di Fleet Foxes, Bon Iver o Devendra Banhart.
Il terzo e ultimo disco, dal semplice titolo The Bony King of Nowhere, è interamente scritto e suonato da Bram e raccoglie nove gemme acustiche dall'arrangiamento scarno: un disco folk senza tempo, la musica al servizio delle parole come nella tradizione folk dei grandi Leonard Cohen, Townes Van Zandt e Bob Dylan.
Proprio come fece Justin Vernon con il suo esordio, il giovane cantautore di Ghent ha composto e registrato le canzoni del suo ultimo lavoro in totale isolamento, nel piccolo villaggio di Mirwart, immerso nei boschi e foreste delle Ardenne. Le ultime parole dell'album? I wanna buy a nice farm and have a garden full of flowers.
Una scrittura immediata e semplice, testi disarmanti e onesti alla stesso tempo, tra malinconia e solitudine: the Bony King of Nowhere una delle voci più interessanti della nuova ondata di folk europeo.
http://thebonykingofnowhere.be
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Bosco è un collettivo di Torino, l'avventura di un viaggio espresso in musica. Sentieri impervi che portano alla tanto attesa radura, dove riposare le ossa e la mente dopo la fatica della camminata. Bosco è l'uomo che cerca di resuscitare, scrollandosi di dosso la fuliggine del passato per ritornare a sentirsi figlio della Natura. Bosco è buio, penombra e finalmente cielo aperto. Una formazione acustica ed elettrica che unisce il folk primitivo di John Fahey a una sonorità nostalgica delle atmosfere 90's di Seattle.
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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