The Dream Syndicate in Italia a ottobre con il nuovo album!
The Dream Syndicate in Italia a ottobre con il nuovo album: il leggendario gruppo rock californiano, arrivano in Italia con il nuovo "Ultraviolet Battle Hymns and True Confessions", in uscita il 10 giugno 2022. Il nuovo album, il primo in uscita via Fire Records, arriva a due anni di distanza da “The Universe Inside”, pubblicato ad aprile 2020 via Anti - Records e contenente il singolo “The Regulator”. La band sarà in Italia a ottobre per tre date: venerdì 14 ottobre 2022 a Spazio 211 di Torino, sabato 15 ottobre 2022 al Locomotiv, Bologna e domenica 16 ottobre 2022 al Magnolia, Milano.
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The Dream Syndicate
The Dream Syndicate, il leggendario gruppo rock californiano, arrivano in Italia con il nuovo "Ultraviolet Battle Hymns and True Confessions", in uscita il 10 giugno 2022.
Il nuovo album, il primo in uscita via Fire Records, arriva a due anni di distanza da “The Universe Inside”, pubblicato ad aprile 2020 via Anti - Records e contenente il singolo “The Regulator”.
La band sarà in Italia a ottobre per tre imperdibili date:
Venerdì 14 Ottobre 2022 - Spazio 211, Torino
Via Francesco Cigna, 211, 10155 TO
Biglietto: 20,00 € + d.p.
Prevendite su www.dice.fm
Sabato 15 Ottobre 2022 - Locomotiv, Bologna
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 BO
Biglietto: 22,00 € + d.p.
Prevendite disponibili su www.ticketmaster.it e www.dice.fm
Domenica 16 Ottobre 2022 - Magnolia, Milano
Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Novegro-Tregarezzo MI
Biglietto: 22,00 € + d.p.
Prevendite disponibili su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.dice.fm
The Dream Syndicate nascono nel 1981 a Los Angeles dalle ceneri dei Suspects. La band fa il suo esordio nell’82 con l’omonimo “The Dream Syndicate” via Slash Records. Il disco, prodotto da Chris D. dei Flesh Eaters, dà il via ad una nuova stagione del rock alternativo, il Paisley Underground.
Due anni dopo, nel 1984, esce “Medicine Show”, prodotto da Sandy Pearlman via A&M Records.
Il terzo album “Out of the Grey” esce nel 1986 per la Big Time Records con una nuova formazione, Wynn, Duck, Mark Walton al basso e Paul B. Cutler alla chitarra solista.
Due anni dopo, poco prima dello scioglimento, la band pubblicherà il suo ultimo album “Ghost Stories”.
30 anni dopo, l’8 settembre 2017 The Dream Syndicate tornano sulla scena musicale con “How Did I Find Myself Here?”. A proposito dell’album Steve Wynn dice: “A un certo punto durante la creazione del nostro nuovo disco ho detto ai miei compagni di band, “ehi, hai solo una possibilità nella vita di creare un primo album dei The Dream Syndicate per la prima volta dopo 30 anni. […] Abbiamo sentito che le probabilità erano a nostro favore. Gli oltre 50 concerti che abbiamo suonato da quando ci siamo riuniti nel 2012 sono stati tra i migliori live che la band abbia mai suonato, il mix perfetto di improvvisazione e groove rock che è da sempre stato il marchio della band.”
Due anni dopo esce “These Times”. Se “How Did I Find Myself Here”, del 2017, era un album per le ore serali, tutto spacconerie ed esplosioni catartiche, “These Times” è l’album gemello per le 2 del mattino, più malinconico e variabile, con la band che si muove come fosse il dj di una trasmissione notturna, mentre l’ascoltatore si lascia andare ai sogni chiedendosi, il giorno dopo, se qualcuno di questi fosse reale.
Co-prodotto da John Agnello (Phosphorescent, Waxahatchee, The Hold Steady, Dinosaur Jr.), “These Times” è stato registrato ai Montrose Studio di Richmond in Virginia. Wynn ha scritto in studio i testi dei brani, dopo che la band aveva finito di registrarli, in questo modo le parole furono dettate più dai suoni che da altro. Questo processo ha contribuito all’urgenza del titolo dell’album.
Il 10 aprile 2020 la band pubblica “The Universe Inside”, il loro terzo album su ANTI- Records . Il primo singolo estratto “The Regulator” con i suoi 20 minuti, fa subito effetto: un viaggio psichedelico nella città di New York, panoramico, sonnambulo e politico.
Ciò che troviamo in questo nuovo album sono la conoscenza della musica avantgarde europea di Dennis Duck, la passione per il prog anni ‘70 di Jason, l’esperienza di Mark Walton con i collettivi di musica Southern-fried, la fame di Chris Cacavas per la manipolazione dei suoni e l’amore di Wynn per l’electric jazz vintage. Questo album si sarebbe potuto chiamar The Art of The Improvisers – in una sola sessione la band ha registrato 80 minuti di paesaggi sonori senza pause. “Tutto quello che abbiamo aggiunto era aria,” afferma Wynn. Vale a dire, oltre a voce, corni e un tocco di percussioni – ogni strumento è stato registrato in presa diretta.
Dopo la firma con l’etichetta indipendente Fire Records, The Dream Syndicate sono pronti a pubblicare il loro nuovo lavoro in arrivo questa estate: "Ultraviolet Battle Hymns and True Confessions".
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