Venerdi 4 aprile tornano i MASSIMO VOLUME a Torino allo Spazio211.
Venerdi 4 aprile 2014
MASSIMO VOLUME
opening act: NICOLA MARTINI
doors: 21.29
ticket: 12 euro (prevendita: biglietteria online)
Il nucleo originario dei Massimo Volume si forma a Bologna nell’inverno del 1991. Nel 1993 il gruppo firma il primo contratto discografico per la Underground Rec. E’ il momento di “Stanze”, il primo album. Il suono della band è personalissimo. Pezzi d’impatto, tesi e distorti, si mescolano a momenti più introspettivi: brani come “Alessandro”, “In Nome Di Dio”, “Stanze Vuote”, pur mantenendo una forte carica emotiva, si muovono in questo senso. L’album ha un ottimo riscontro di critica e pubblico. I concerti si susseguono a ritmo incalzante. Nel 1994 le major si accorgono del gruppo e, agli inizi di marzo, i Massimo Volume vengo messi sotto contratto dalla Wea che licenzierà il loro secondo lavoro “Lungo I Bordi”.
La produzione artistica viene affidata a Fausto Rossi, da sempre modello per Clementi e soci, di un modo di fare musica fuori dai canoni imposti dal mercato. Ne nasce un rapporto a tratti difficile, ma ispirato al punto da dare vita a una delle pietre miliari del nuovo rock. Il gruppo si libera definitivamente da ogni legame con modelli stranieri. Il disco è potente, dal suono inconfondibile. “Il Primo Dio”, “Meglio Di Uno Specchio”, “Inverno ’85”, “Fuoco Fatuo”, diventano nel giro di poco tempo dei classici. Si accorge di loro anche John Cale, che si propone come produttore di “Da Qui”, il loro terzo lavoro. La direzione del disco viene però affidata a Steve Piccolo (già Lounge Lizard). Rispetto al precedente lavoro, “Da Qui” risente del progetto portato avanti da Clementi e Sommacal nel periodo intercorso tra i due album: una sorta di laboratorio in cui i nuovi pezzi hanno preso forma attraverso delle performance dal vivo per voce, chitarra e harmonium.
Passano due anni e i Massimo Volume tornano ancora a stupire con un nuovo lavoro che spiazza critica e pubblico: “Club Privé”. Le canzoni si alternano a brani recitati, la ritmica si fa incalzante, fraseggi jazz si insinuano nel tessuto musicale. Un album ricco e struggente, a tratti misterioso, che segna una nuova linea di fuga nel percorso artistico del gruppo. La produzione artistica è affidata a Manuel Agnelli degliAfterhours che riesce a dare una compattezza unica al suono.
Il 15 novembre 2000 i Massimo Volume firmano la colonna sonaora di “Almost Blue”, opera prima del regista romano Alex Infascelli, tratta dal romanzo omonimo di Carlo Lucarelli.
Nel febbraio 2002 arriva una notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: i Massimo Volume decidono di sciogliersi e d’interrompere il loro comune percorso artistico per dedicarsi ognuno ad altri progetti musicali e, nel caso di Clementi, letterari.
Dopo sei anni di pausa, nel 2008 i Massimo Volume accettano di tornare a condividere la loro musica con la partecipazione al Traffic Festival a Torino, a seguito del quale decidono di registrare prima il loro unico disco live “Massimo Volume Bologna Nov. 2008“, e dopo di tornare in studio per registrare un nuovo album di inediti: “Cattivie Abitudini“, accolto dai fans e dalla critica in maniera entusiasta, tanto che in molti ne hanno parlato come del loro miglior lavoro.
A ottobre 2013 il nuovo album “Aspettando i Barbari” e a seguire il nuovo lungo tour. “Aspettando i Barbari” musicalmente una nuova svolta rispetto al suono caldo, rigidamente analogico di Cattive abitudini. La trama elettrica si infittisce adesso di venature elettroniche, le ritmiche si sovrappongono, a dipingere un paesaggio pietroso, dagli spigoli netti e i confini incerti. Il risultato è un disco duro, compatto, volutamente autarchico, calato con forza nell’ambiguità del presente.
NICOLA MARTINI
I cantautori gli fanno paura.
Cresce a suon di Nirvana e poi Modugno, immerso nella musica dalla tenera età. Suona il basso quando ancora non arriva a schiacciare i tasti in cima, poi impara a picchiare la batteria, infine strimpella la chitarra urlando qualche parola di senso compiuto.
Nel 2010 l’uso della loop station lo immerge in un progetto che inizia a prendere forma insieme alle prime compo…sizioni.
Raccoglie così nel 2011 tutti gli spunti mai finiti e le canzoni-non-canzoni prendono forma: cantarle, provare e riprovare, non dormire, ascoltare, scrivere, suonare, imbarazzarsi, premere rec e poi play con la consapevolezza di essere diventato un cantautore solo se durante i live qualcuno finirà per annoiarsi
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sPAZIO211
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