Spazio 211 di Torino: i prossimi concerti!! PONTIAK, MASSIMO VOLUME, SOULFUL GRAN VARIETA’ RADIO SHOW, VERTICAL SCRATCHERS
Sabato 29 marzo 2014
SOULFUL GRAN VARIETA’ RADIO SHOW
presenta:
DERRIERE (Brighton – UK)
support band: OLLY RIVA
doors: 21.59
ingresso: euro 10
Venerdi 4 aprile 2014
MASSIMO VOLUME
opening act: NICOLA MARTINI
doors: 21.29
ticket: 12 euro (prevendita: biglietteria online)
Il nucleo originario dei Massimo Volume si forma a Bologna nell’inverno del 1991. Nel 1993 il gruppo firma il primo contratto discografico per la Underground Rec. E’ il momento di “Stanze”, il primo album. Il suono della band è personalissimo. Pezzi d’impatto, tesi e distorti, si mescolano a momenti più introspettivi: brani come “Alessandro”, “In Nome Di Dio”, “Stanze Vuote”, pur mantenendo una forte carica emotiva, si muovono in questo senso. L’album ha un ottimo riscontro di critica e pubblico. I concerti si susseguono a ritmo incalzante. Nel 1994 le major si accorgono del gruppo e, agli inizi di marzo, i Massimo Volume vengo messi sotto contratto dalla Wea che licenzierà il loro secondo lavoro “Lungo I Bordi”.
Sabato 5 aprile 2014
F**K 2000 – Party anni ’00
ticket: up to you!
Se nel 2007 abbiamo anticipato i tempi con il primo revival anni ’90, ora vogliamo forzare il gioco e ci proviamo con gli anni’00.
La formula è la stessa di Notti magiche, ma questa volta vi faremo ballare e cantare sulle note dei …successi anni 2000.Sabato 12 aprile 2014
Sabato 12 aprile
PONTIAK + TREEHORN
doors: 21.59
ticket: 10 euro (prevendita: biglietteria online)
Van, Lain, e Jennings Carney sono tre fratelli, lavorano e vivono nella stessa fattoria in Virginia e suonano nella stessa band, i PONTIAK. Sono tutti e tre sposati e conducono la loro vita in comunità, dividendo tutto.
Giovedi 17 aprile 2014
VERTICAL SCRATCHERS
doors: 21.29
ticket: 7 euro
Vertical Scratchers saltano sul van e arrivano in città! Hanno appena pubblicato “Daughter of Everything”, il loro album di debutto!
I Vertical Scratchers sono John Schmersal (ex-Brainiac/Enon, live Caribou, and Crookson Tape) e Christian Beaulieu (ex-Triclops!/Anywhere).
Immaginate i Kinks con la capacità di sintesi dei Buzzcocks.
sPAZIO211
Via Francesco Cigna, 211
Torino, TO, 10155 Italy
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Sabato 29 marzo 2014
DERRIERE (UK)
Arrivano da Brighton, nuovo centro di gravità pulsante della scena musicale inglese, e sono un concentrato di Rythm’n’Blues, old school Rock’n’Roll e Rockabilly che fa ballare allo sfinimento! Alla base del progetto troviamo 2 vecchie conoscenze di Exotique: Blood Sugar Hill e T Bone LeRhone, bassista e chitarrista di Baby Charles, e l’esplosiva cantante front woman Sarah Tonin. Il loro primo singolo “Battle Plan” è uscito nel 2011 su vinile/digital download, accompagnato da un video a dir poco spumeggiante, gli è valso una serie di date nel Regno Unito a cui ne sono seguite altre in Europa. Il secondo singolo “Give it Up” per l’omonima e personale etichetta Derriere Music, a cui è seguito “Last Laugh” nel luglio 2013 su vinile e digital download. Tutti e tre i singoli confermano le ottime qualità della band inglese che avremo modo di apprezzare dal vivo, in attesa dell’album di debutto appena iniziato a registrare al famoso Toe Rag Studios in East London dall’alchimista dei suoni vintage Liam Watson.
diretta web su RADIO BANDA LARGA
resident djs SOULFUL TORINO (luis & jimmy)
OLLY RIVA
Olly, al secolo Oliviero Riva, 17 novembre 1974. Cantante, autore, produttore.
Ci sono musicisti e artisti che hanno fatto della loro musica un marchio di fabbrica, ripetendosi per anni senza mai cambiare. Non è il caso di Olly Riva che, anzi, del cambiamento ha fatto la sua forza. Con una costante inevitabile che è la sua voce, la si può riconoscere tra centinaia.
Gli inizi sono punk.
Correva l’anno 1992, Olly rimase “folgorato” dai Bad Religion e dalla loro aggressività, sobrietà e attitudine. Al punto da fare una musicassetta con un solo pezzo: Generator.
L’incontro con il panorama underground del periodo, avviene grazie a Tiziano, batterista di un paese vicino al suo. Ed è proprio con Tiziano alla batteria e Olly al basso che nascono i Crummy Stuff, con l’intento di unire la passione per il punk rock di quattro ragazzi e creare la propria musica con una personale interpretazione del genere.
Nacquero gli Shandon.
Tra la metà degli anni ’90 e la metà degli anni ’00, nel periodo del cross over e delle contaminazioni, in cui tutto era classificato come post – qualcosa, ci sono state poche band che si potessero definire “di culto” in Italia, una di queste erano gli Shandon: 5 album, innumerevoli EP e compilation, sempre grazie all’autoproduzione e l’appoggio di un’etichetta indipendente, l’Ammonia Records. Escursioni nel punk e nel rock passando per ska, rockabilly, hardcore e rock steady … in una dimensione particolarissima in cui la sezione fiati di tromba e trombane si sposavano senza batter ciglio con l’emergente immaginario fetish, con i kilt e gli occhi bistrati. Gli Shandon sono stati pop, hanno toccato il mainstream con ironia, sarcasmo e scanzonata rapidità di cambiamento, rendendosi specchio fedele di un tempo difficile da interpretare ai più. A sette anni dallo scioglimento, tornano nel 2012, con un tuor che li porta in giro per l’Italia, ciascuno arricchito della propria personale evoluzione artistica ed umana. Una reunion per scrivere un’importante postilla della loro storia.
I The Fire nascono nel 2005 con tutti i membri del gruppo Madbones, con i quali Olly aveva già collaborato nel progetto Punx Crew. Il primo album “Loverdrive” esce nel marzo 2006. Nel 2007 un cambio nella formazione e nella primavera del 2009 viene pubblicato “Electro Cabaret”, EP di sei brani con importanti collaborazioni: Pino Scotto, Quintorigo, Roy Paci e Shandon. Dal 2005 hanno portato la loro musica in giro per l’Europa, dividendo il palco con Deep Purple, Iggy Pop, Alice Cooper, The Damned, Fall Out Boy, Kaiser Chiefs, Gotthard, Satanic Surfers, Nashville Pussy e molti altri. Sono passati 7 anni, 2 dischi e 2 EP e i The Fire sono ancora qui a presentare il nuovo album dal titolo “Supernova”, contenente 10 tracce di rock melodico. Forse è veramente il disco della maturità, mai come in questo caso i The Fire hanno messo a fuoco il loro progetto riuscendo ad amalgamare il rock più crudo e diretto alla vena melodica che Olly riesce sempre a portare ad altissimi livelli (Claustrophobia, See You Next Time, e la ballad Paralyzed).
Il 2013 è il loro anno : Olly Riva & The Soul Rockets.
Con questo nuovo progetto Olly è voluto tornare alle origini, alla musica con cui è cresciuto da bambino: il soul e il rhythm’n’blues, che il padre gli faceva sentire tenendolo sulle ginocchia mentre suonava il farfisa partner a due piani. Un ritorno avvenuto spontaneamente, qualcosa che è dentro di lui in questo momento della sua vita. La libertà di esprimere le sue emozioni, senza filtri, come solo il soul ti permette di fare. In molti hanno accolto con entusiasmo questo “cambiamento”: dall’etichetta discografica che pubblicherà il primo 7 pollici della band, ai musicisti che hanno deciso di accompagnare Olly in questa nuova avventura. Musicisti di spessore che rendono ancora più appetibile questo progetto, tra cui: Ferdi, storico batterista di Casino Royale e Blue Beaters; Iasco, voce e tromba di I Figli di Madre Ignota, Roy Paci e Shandon; Geeno, bassista e super ballerino dei B.E.S.T. , Jane J’4 Clan e Tiratura Limitata, non chè storico personaggio della scena Mods Italiana.
Venerdi 4 aprile 2014
La produzione artistica viene affidata a Fausto Rossi, da sempre modello per Clementi e soci, di un modo di fare musica fuori dai canoni imposti dal mercato. Ne nasce un rapporto a tratti difficile, ma ispirato al punto da dare vita a una delle pietre miliari del nuovo rock. Il gruppo si libera definitivamente da ogni legame con modelli stranieri. Il disco è potente, dal suono inconfondibile. “Il Primo Dio”, “Meglio Di Uno Specchio”, “Inverno ’85”, “Fuoco Fatuo”, diventano nel giro di poco tempo dei classici. Si accorge di loro anche John Cale, che si propone come produttore di “Da Qui”, il loro terzo lavoro. La direzione del disco viene però affidata a Steve Piccolo (già Lounge Lizard). Rispetto al precedente lavoro, “Da Qui” risente del progetto portato avanti da Clementi e Sommacal nel periodo intercorso tra i due album: una sorta di laboratorio in cui i nuovi pezzi hanno preso forma attraverso delle performance dal vivo per voce, chitarra e harmonium.
Passano due anni e i Massimo Volume tornano ancora a stupire con un nuovo lavoro che spiazza critica e pubblico: “Club Privé”. Le canzoni si alternano a brani recitati, la ritmica si fa incalzante, fraseggi jazz si insinuano nel tessuto musicale. Un album ricco e struggente, a tratti misterioso, che segna una nuova linea di fuga nel percorso artistico del gruppo. La produzione artistica è affidata a Manuel Agnelli degliAfterhours che riesce a dare una compattezza unica al suono.
Il 15 novembre 2000 i Massimo Volume firmano la colonna sonaora di “Almost Blue”, opera prima del regista romano Alex Infascelli, tratta dal romanzo omonimo di Carlo Lucarelli.
Nel febbraio 2002 arriva una notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: i Massimo Volume decidono di sciogliersi e d’interrompere il loro comune percorso artistico per dedicarsi ognuno ad altri progetti musicali e, nel caso di Clementi, letterari.
Dopo sei anni di pausa, nel 2008 i Massimo Volume accettano di tornare a condividere la loro musica con la partecipazione al Traffic Festival a Torino, a seguito del quale decidono di registrare prima il loro unico disco live “Massimo Volume Bologna Nov. 2008“, e dopo di tornare in studio per registrare un nuovo album di inediti: “Cattivie Abitudini“, accolto dai fans e dalla critica in maniera entusiasta, tanto che in molti ne hanno parlato come del loro miglior lavoro.
A ottobre 2013 il nuovo album “Aspettando i Barbari” e a seguire il nuovo lungo tour. “Aspettando i Barbari” musicalmente una nuova svolta rispetto al suono caldo, rigidamente analogico di Cattive abitudini. La trama elettrica si infittisce adesso di venature elettroniche, le ritmiche si sovrappongono, a dipingere un paesaggio pietroso, dagli spigoli netti e i confini incerti. Il risultato è un disco duro, compatto, volutamente autarchico, calato con forza nell’ambiguità del presente.
NICOLA MARTINI
I cantautori gli fanno paura.
Cresce a suon di Nirvana e poi Modugno, immerso nella musica dalla tenera età. Suona il basso quando ancora non arriva a schiacciare i tasti in cima, poi impara a picchiare la batteria, infine strimpella la chitarra urlando qualche parola di senso compiuto.
Nel 2010 l’uso della loop station lo immerge in un progetto che inizia a prendere forma insieme alle prime compo…sizioni.
Raccoglie così nel 2011 tutti gli spunti mai finiti e le canzoni-non-canzoni prendono forma: cantarle, provare e riprovare, non dormire, ascoltare, scrivere, suonare, imbarazzarsi, premere rec e poi play con la consapevolezza di essere diventato un cantautore solo se durante i live qualcuno finirà per annoiarsi
www.facebook.com/n.colamart.ni
Sabato 5 aprile 2014
Ammettetelo, su, state pensando “ma quali erano i successi anni ’00?
Ne pubblicheremo un po’ per farvi capire cosa vi aspetta:www.facebook.com/events/1477854905764063
Il primo decennio del 2000, quando ancora avevate un lavoro, convinti che la vita vi sorridesse, con il mondo misurabile in voli ryan air e i flirt a happy hour.
Sabato 12 aprile
I Pontiak sono una delle più quotate rock band della nuova scena americana, poderosi e moderni nel loro anacronismo come Black Mountain, Arbouretum, Kurt Vile, Ty Segall e Black Angels, potenti nella dicotomia melodia rumore sulla scia dei migliori Melvins.
La band dei fratelli Carney pubblicherà a Gennaio 2014 il nuovo album ‘Innocence‘ (Thrill Jockey), decimo capitolo di una discografia immensa e di altissimo livello, settimo full lenght. I Pontiak ad oggi sono stati capaci di pubblicare un album all’anno, e di mantenere inalterato l’altimissimo livello compositivo. ‘Innocence‘ segue di due anni l’ottimo ‘Echo Ono‘, prima volta in cui il trio della Virgina impiega due anni per lavorare su un singolo album. La differenza con gli ultimi lavori si sente, la produzione analogica e ancor più ricercata e il clima da rock della grande frontiera porta a citareNeil Young, Iron Butterfly e il meglio dell’Americana moderna. ‘Innocence‘ colpisce per la potenza dei primi brani e appassiona per le appassionanti ballate capaci di portare alla mente Bon Iver e la magia dei Megafaun.
Nato in una ex-cantina di una remota quanto sfigata cittadina della provincia cuneese, Treehorn è un trio composto da batteria, chitarra e basso/voce. A partire dal 2008, si sono fatti conoscere in Italia e Francia guadagnandosi la reputazione di uno dei gruppi con il più potente impatto live.
Il sound dei Treehorn ha inizio dalla scuola Touch And Go, miscelata ad una varietà di influenze, quali post/hc, stoner e blues, che rendono il loro stile musicale unico e difficilmente classificabile.
Ad aprile 2011 esce il primo full lenght album “Hearth” , prodotto da Escape From Today Records e Riff Records in Italia e da A Tant Rever Du Roi e Swarm Records in Francia. Il disco è stato registrato presso il Blue Record Studio di Mondovì (CN), da Massimiliano Moccia, già fonico di Uzeda, Movie Star Junkies, Three Second Kiss, Fuhe Dead Elephant tra i tanti.
Registrato e mixato esclusivamente con metodo analogico, “Hearth” presenta in poco più di 40 minuti 8 tracce che scavano nella terra e nel cuore.
A suggellare il lavoro ci ha pensato Bob Weston (Shellac), autore della sessione master presso i suoi Chicago Mastering Studios.
L’album si avvale inoltre delle collaborazioni con Movie Star Junkies e Maurizio Busca.
Pali infilati nel cranio, benedizioni, morsi al cancro, tendini legati. Strade che diventano specchi, in attesa di entrare in purgatorio. Questo è “Hearth”.
Giovedi 17 aprile 2014
La semplicità è stata la loro principale ispirazione: ovvero… salta sul van, prova nel van, fai il tour con il van…. stay mobile.
“Ho suonato in un mucchio di band con set-up complicati e mega tecnologie,” dice John.
“Io stesso ho fatto un mucchio di registrazioni ed editing sul computer, quindi una parte del desiderio di semplicità era dovuto al voler produrre brani organici e “buoni alla prima”.
L’impulso di mantenere le cose in movimento si riflette nelle canzoni stesse. Gran parte dei brani dei Vertical Scratchers finiscono in meno di due minuti ma qualche volta possono anche raddoppiare il più lungo dei lenti che conoscete. La grande truffa del Pop.
COMING NEXT IN SPAZIO211
27.03.14 JUNKFOOD + DOGS FOR BREAKFAST + I MAURIZIO
29.03.14 DERRIERE live @ Soulful Gran Varietà -
04.04.14 MASSIMO VOLUME
12.04.14 PONTIAK + TREEHORN
17.04.14 VERTICAL SCRATCHERS
03.05.14 Junkyard Fest: J.C. SATAN + SULTAN BATHERY + LAME
08.05.14 THE CHAMELEONS
15.05.14 MOMBU
17.05.14 THE MANGES + PONCHES + THEE TINKEES
18.05.14 THE PRETTY THINGS
24.05.14 KENTO & THE VOODOO BROTHERS
30.05.14 The UNDERTONES
05.06.14 SPEEDY ORTIZ