I MASSIMO VOLUME all' Hiroshima Mon Amour di Torino il 13 dicembre
Venerdì 13 dicembre 2013
MASSIMO VOLUME
Aspettando i Barbari, è il titolo del nuovo album. A Gipi è toccato il compito di girare il nuovo clip. Ma di che stiamo parlando? Non si manca.
www.massimovolume.it
Hiroshima Mon Amour
ore 22.00
ingresso 12 euro
per info 011 3176636
www.hiroshimamonamour.org
A tre anni di distanza da “Cattive Abitudini” - il disco pubblicato nel 2011 che ne segnò ufficialmente il ritorno dopo un'assenza decennale - i Massimo Volume, formazione tra le più influenti all'interno della scena musicale indipendente italiana, tornano in tour per la presentazione del nuovo disco ASPETTANDO I BARBARI pubblicato per La Tempesta Dischi e Tannen Records (la versione in vinile).
MASSIMO VOLUME SONO
Vittoria Burattini: Batteria, Percussioni, Voce.
Emidio Clementi : Voce e Testo, Bassi, Sintetizzatore.
Stefano Pilia: Chitarre, Bassi, Sintetizzatori.
Egle Sommacal: Chitarre, Voce.
Due sorelle si abbracciano in quello che una volta si sarebbe definito un interno borghese. Una ha il capo riverso sulla spalla dell’altra, gli occhi chiusi, l’atteggiamento di totale abbandono. La sorella la tiene stretta a sé, protettiva. Ha lo sguardo vigile, come se fosse stata attratta di colpo da un rumore, da qualcosa che fra un attimo spezzerà l’intimità della scena.
Aspettando i barbari si riflette bene nel quadro di copertina di Ryan Mendoza. Lo sguardo privato di brani come La cena, La notte, Silvia Camagni, Da dove sono stato pare invaso da un’inquietudine incombente, che porta con sé echi di guerra e di distruzione e che si impone in tutta la sua durezza in Compound, Aspettando i barbari e Il nemico avanza, mentre oltre le imposte della stanza si agitano i fantasmi di Buckminster Fuller e di Vic Chesnutt, di John Cage e di Danilo Dolci, a ricordarci che il mondo è utopia e possibilità, il sale della vita.
Musicalmente una svolta netta rispetto al suono caldo, rigidamente analogico di Cattive abitudini.
La trama elettrica si infittisce adesso di venature elettroniche, le ritmiche si sovrappongono, a dipingere un paesaggio pietroso, dagli spigoli netti e i confini incerti. Il risultato è un disco duro, compatto, volutamente autarchico, calato con forza nell'ambiguità del presente.
Hiroshima Torino
Via Carlo Bossoli 83, 10135 Torino
per info 011 3176636
www.hiroshimamonamour.org