Il 15e16 febbraio al FolkClub due ospiti di eccezione: Marc Ribot e Perturbazione 'Acustica'!
E' davvero un fine settimana di rilievo quello del FolkClub!
Venerdì 15 febbraio dalle 21.30 il piccolo palco della cave di Via Perrone ospita per la prima volta i Perturbazione.
Un concerto speciale, intitolato infatti Perturbazione Acustica, in formazione ridotta e con suoni rigorosamente unplugged, per festeggiare con il gruppo i venticinque anni del Club, per celebrare la nuova collaborazione nata con lo studio Maison Hermetique gestito proprio da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele a Maison Musique, e soprattutto per ascoltare un vero e proprio best of della band rivolese alla vigilia della pubblicazione del nuovo disco, che - dicono i rumors - avrà suoni nuovi e aprirà ad un nuovo corso. Da non perdere! Ingresso: 15.00 € Minori di 30 anni: 8.00 €
Eccezione sabato 9 febbraio alle 21.30 l'incursione di Marc Ribot che ritorna dopo il concerto in solo del 2009.
Questa volta sarà invece con il progetto 'Ceramic Dog', un fantastico trio in bilico tra free jazz, punk, funk, sperimentale, psichedelia, post elettronica. “Ceramic dog” riprende l’espressione francese “chien de faïence”, cane di ceramica, che descrive quel momento di sospensione del movimento, dettato dallo stupore o da una forte emozione, che precede l’esplodere della reazione emotiva. Ma il termine rimanda anche a quei soprammobili kitsch che si vedono ogni tanto in certe case d’antan.
Marc è categorico su Ceramic Dog: questo non è un “progetto”, è una vera band!
Ingresso: 30.00 € Minori di 30 anni: 15.00 €
Al FolkClub Ceramic Dog, ovvero:
Marc Ribot (chitarra), Ches Smith (batteria) e Shahzad Ismaily (basso).
Folk Club
Via Perrone 3 bis Torino – 011537636 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FEBBRAIO
Venerdì15PERTURBAZIONE ACUSTICA
Sabato16MARC RIBOT & CERAMIC DOGS (USA)
Venerdì22INESS MEZEL (Algeria)
Sabato23JAMIE SAFT & THE NEW ZION TRIO (USA)
Venerdì 15 Febbraio
PERTURBAZIONE ACUSTICA
Il progetto speciale acustico per il Venticinquennale
di uno dei migliori gruppi rock italiani
Ingresso: 15.00 €
Minori di 30 anni: 8.00 €
Ci unisce ormai da molti mesi ad alcuni membri dei Perturbazione una frequentazione quotidiana: dal gennaio 2012 Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele hanno trasferito il loro studio di registrazione presso Maison Musique, dando vita a una joint venture con noi dall’enigmatico nome di Maison Hérmetique; una fucina di musica che sforna a getto continuo dischi di giovani cantautori e rock band dell’area torinese. Apprezziamo da sempre il progetto musicale dei Perturbazione, un rock ben piantato nella realtà musicale italiana, attento quindi a testi e melodie nel solco della scuola dei cantautori. Una band però inadatta al FolkClub, sia per impatto sonoro insostenibile per la piccola cubatura della cave di via Perrone, sia per “occupazione spaziale” incontenibile dalla bassa metratura del nostro palco. Così nelle pause caffé, nelle soste tra un concerto da organizzare e un disco da registrare è nata l’idea di un concerto studiato apposta per noi, con organico ridotto e suoni più gentili: acustici appunto.
E così, anche dopo più di 500 concerti in giro per l’Italia e non solo, c’è sempre una prima volta: i Perturbazione approdano al FolkClub. In rigorosa formazione acustica i “Perturba” promettono un ‘best of’ della loro carriera con qualche sorpresa, come è prassi delle loro esibizioni, in attesa del loro disco venturo di prossima pubblicazione (si vocifera di un lavoro che sarà sostanzialmente diverso dai precedenti). Quale migliore occasione per un insolito ripasso delle loro emozionanti canzoni che li hanno resi una cult band italiana negli ultimi anni?
I Perturbazione si formano a Rivoli nel 1988, per raggiungere l’anno successivo l’attuale ossatura della band. Pubblicano il loro primo singolo nel 1996. Nel 1998 esce il loro primo album, Waiting to Happen (On/Off Records), interamente cantato in inglese. All’inizio dell’anno successivo esce l’EP 36 (Beware! Records), che contiene cinque brani in italiano e uno in inglese. Il 2002 è l’anno del successo: esce In circolo, classificato a posteriori dalla rivista Rolling Stone tra i 100 migliori dischi di rock italiano di sempre, da cui saranno estratti i singoli Il senso della vite e soprattutto Agosto (il poetico videoclip in animazione della canzone è stato vincitore di “Videoclipped the Radio Stars”, uno dei più importanti concorsi nazionali) che dona alla band apprezzamento e popolarità nazionali. Il tour che segue l’uscita del CD si protrarrà fino al 2004 con più di 120 concerti (che valgono al gruppo il premio come “Miglior Tour Italiano 2003” al MEI di Faenza). Nel 2005, esce Canzoni allo specchio (Mescal/Sony), prodotto da Paolo Benvegnù. Nel 2007 esce Pianissimo fortissimo (EMI). Nel maggio 2010, infine, è uscito il loro ultimo lavoro Del nostro tempo rubato, un album doppio.
I Perturbazione sono protagonisti anche di importanti e acclamati happening e grandi eventi: l’originale idea del Concerto per disegnatore e orchestra (colonna sonora dal vivo di un lungometraggio disegnato/animato “in diretta” da Tommaso Cerasuolo); la sonorizzazione della copia restaurata dal Museo Nazionale del Cinema di Maciste, come evento di apertura del Torino Traffic Festival 2006; Le città viste dal basso, spettacolo teatrale (poi uscito in CD nel 2009) che coniuga musica, letteratura e grandi ospiti (Meg, Manuel Agnelli , Mauro Ermanno Giovanardi, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Simone Lenzi dei Virginiana Miller, Francesco Bianconi dei Baustelle, Remo Remotti, Syria e molti altri).
Al FolkClub Tommaso Cerasuolo (voce), Elena Diana (violoncello e voce), Gigi Giancursi (chitarra e voce), Cristiano Lo Mele (chitarra).
Sabato 16 Febbraio
MARC RIBOT’S CERAMIC DOG (USA)
Un gigante assoluto della musica di oggi
Concerto Eccezionale
Ingresso: 30.00 €
Minori di 30 anni: 15.00 €
Dopo lo straordinario concerto in solo del marzo 2009, ritorna al FolkClub questo geniaccio eclettico della musica contemporanea. Lo fa questa volta con Ceramic Dog, un fantastico trio in bilico tra free jazz, punk, funk, sperimentale, psichedelia, post elettronica. “Ceramic dog” riprende l’espressione francese “chien de faïence”, cane di ceramica, che descrive quel momento di sospensione del movimento, dettato dallo stupore o da una forte emozione, che precede l’esplodere della reazione emotiva. Ma il termine rimanda anche a quei soprammobili kitsch che si vedono ogni tanto in certe case d’antan. Marc è categorico su Ceramic Dog: questo non è un “progetto”, è una vera band!
Marc Ribot È nato a Newark, New Jersey, nel 1954. Da adolescente suona la chitarra in varie garage band mentre segue le lezioni del suo mentore, il chitarrista classico e compositore haitiano Casseus Frantz. Trasferitosi a New York nel 1978, Ribot è membro della band soul/punk Realtones e dal 1984 al 1989 dei mitici Lounge Lizards di John Lurie. Tra il 1979 e il 1985 Ribot lavora come sideman in concerto con Brother Jack McDuff, Wilson Pickett, Carla Thomas, Rufus Thomas, Chuck Berry e molti altri. Ha contribuito in maniera determinante alla ridefinizione di quel genere di folksinging che gli statunitensi definiscono Americana, grazie alla sua preziosa chitarra nel magnifico Rain Dogs di Tom Waits, nel 1985. Da allora Ribot è richiestissimo, tanto che sono davvero impressionanti i credit di Marc per quanto riguarda le sue presenze in dischi altrui; oltre al già citato Waits: Solomon Burke, John Lurie, Elvis Costello, Marianne Faithful, Arto Lindsay, Caetano Veloso, Laurie Anderson, David Sylvian, Susana Baca, McCoy Tyner, T-Bone Burnett, The Jazz Passengers, Evan Lurie, Chocolate Genius, Medeski Martin & Wood, James Carter, Vinicio Capossela, Vinicius Cantuaria, Joe Henry, Marisa Monte, Patti Scialfa e tanti tanti altri. Ribot collabora frequentemente con il produttore T-Bone Burnett, da ultimo nel CD Raising Sand di Alison Krauss e Robert Plant (album che si è aggiudicato ben 5 Grammy Awards nel 2009) e collabora regolarmente con John Zorn. Le sue registrazioni come solista includono Marc Ribot Plays The Complete Works of Frantz Casseus, i formidabili fraseggi di The Book of Heads di John Zorn, Don’t Blame Me descritto dalla critica come “un disco pieno di gustosi improbabili giochi” (Village Voice), Saints, Exercises in Futility e l’ultimo Silent Movies, del 2010. Ha composto per le colonne sonore di diversi film (tra i quali The Departed di Martin Scorsese e Drunkboat, con John Malkovich e John Goodman), di vari documentari e lungometraggi (Revolucion: Cinco Miradas della PBS, e The Killing Zone di Joe Brewster). Il compositore Stewart Wallace ha scritto un concerto per chitarra e orchestra appositamente per lui. Marc è stato nominato curatore e direttore musicale per il 2009 del Century of Song Festival, parte della Triennale della Ruhr, in Germania, il che ha innescato nuove collaborazioni con Iggy Pop, Marianne Faithfull, David Hidalgo, il maestro del cajón Juan Medrano Cotito, Carla Bozulich e Tine Kindermann. Marc è attualmente impegnato nel promuovere il progetto di colonna sonora in diretta con chitarra solista de Il Monello di Chaplin commissionatogli dal NY Guitar Festival. Infine, è in tour con diversi progetti tra cui il Marc Ribot Trio, un gruppo di free jazz con il leggendario bassista Henry Grimes e il batterista Chad Taylor; Border Music, una collaborazione con il chitarrista dei Los Lobos David Hidalgo; e con Caged Funk, un progetto di arrangiamenti funk della musica di John Cage realizzato con Bernie Worrell, stretto collaboratore dei Talking Heads e membro dei Parliament – Funkadelic. Marc ha pubblicato 19 album a proprio nome nell’arco di 30 anni di carriera, esplorando tutto: dal jazz d’avanguardia di Ayler, al sound cubano di Arsenio Rodríguez (con due CD acclamati dalla critica come Marc Ribot Y Los Cubanos Postizos).