In arrivo in Italia in questi giorni i WOLF EYES: Milano, Roma, Verona e Bologna

In arrivo in Italia in questi giorni i WOLF EYES: Milano, Roma, Verona e Bologna

Pentagon Booking

presenta:

WOLF EYES

Usa – Third Man Records

http://www.wolfeyes.net/

https://thirdmanrecords.com/about/artists/wolf-eyes/

Le date:

Data: 30/04/16

Sede dell'evento: Sacrestia, Milano

Data: 01/05/16

Sede dell'evento: 1 Maggio

Città: Verona

Data: 03/05/16

Sede dell'evento: Locomotiv, Bologna

apertura porte ore 21:30 - inizio live ore 22:30

Ticket: ingresso 10 euro - tessera AICS obbligatoria (8€)

Data: 04/05/16

Sede dell'evento: Dal Verme

Città: Roma

Info: http://www.pentagonbooking.net

C’era un tempo in cui performance e musica costituivano un atto non autocelebrativo e anti-pretese. Era il tempo in cui i Throbbing Gristle gridavano al massacro alla fine degli anni 70. Con i Wolf Eyes è come se la storia si fosse ripetuta. Forse meno intellettuale, ma decisamente carica di un’energia nuova e oscura. 

Tra i pionieri della scena noise americana anni 2000, i Wolf Eyes, come anche Lightning Bolt e Black Dice, sono i paladini del DIY. Politica che non è mai stata abbandonata, nonostante la Sub Pop, il Lollapallooza e una visibilità senza precedenti. 

Il trio del Midwest, formato attualmente da Nate Young, John Olson e James Baljo, è stato da sempre uno dei picchi più schizofrenici del nuovo noise. Non solo musicalmente. 

 

Evento: https://www.facebook.com/events/500753686779434/

Il dna DIY ha fatto si che la loro carriera fosse costellata sin dall’inizio da continue uscite, cdr, vinili, tapes, documenti di vario genere ecc. Un’energia creativa senza fine che parte dalla creazione sonora e finisce con la performance live: delirante, stroboscopica, straziante. Per poi cominciare da capo, inarrestabile. 

Questi sono e sono sempre stati i Wolf Eyes, si dai tempi di “Wolf Eyes”, album omonimo uscito per la Bulb Records nel 2001. Già allora era come se i Throbbing Gristle avessero incontrato i Chrome all’Inferno. Lo stesso anno esce “Dread”, per Hanson e American Tapes, considerato il vero album d’esordio del trio. Qui i Wolf Eyes fanno sfoggio di quel rumore putrido e paludoso che è poi diventato il loro marchio di fabbrica. 

Già a questo punto gli americani mezzi uomini-mezzi animali, erano diventati gli eroi del noise. In seguito, dal 2001 in poi, escono una miriade di album, singoli, cassette, che non fanno altro che sottolineare l’anima insana di questa band, finché, nel 2004, l’interesse attorno ai Wolf Eyes è talmente alto d richiamare l’attenzione della Sub Pop, che produce l’album “Burned Mind”. 

E per quanto la pressione di un’uscita con un’etichetta così importante fosse alta, l’opera finale rimane un capolavoro dalle influenze metal e dall’atmosfera apocalittica. 

Il rapporto con la Sub Pop non finisce qui; nel 2006 esce un altro album “Human Animal”, che conferma i Wolf Eyes come una band in continua evoluzione e con un’infinità di contenuti da raccontare. 

Da qui in poi il delirio discografico senza fine che si sviluppa nell’uscita continua di album e progetti musicali di vario tipo. Un delirio pieno di rumori e malessere ma anche di ironia e onestà intellettuale. 

L’ultimo album dei paladini del noise esce nel 2014, “Burnt-Out”: un album autoprodotto che sente un richiamo alle radici. Più attitudine e meno riviste. 

Per capire i Wolf Eyes dunque, bisogna prima capire la loro discografia e giudicarla nella sua complessità. I singoli album sono stelle senza cielo; dicono tutto e niente.  Certo è che se oggi il suono industrial, marcio, violento, rumoroso, irritante, ci sembra un mondo conosciuto e che ormai ci è entrato sotto pelle, lo si deve anche e soprattutto ai Wolf Eyes, nel bene e nel male.

Info: Info: http://www.pentagonbooking.net/ - https://www.facebook.com/pentagonbooking

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