Of Monsters And Men in Italia a novembre per un'unica Data con il nuovissimo "Fever Dream" in uscita a luglio
Of Monsters And Men, in Italia a novembre per un'unica data con il nuovissimo "Fever Dream" in uscita a luglio: martedì 19 Novembre 2019 al Fabrique, Milano Dopo il loro trionfale disco d’esordio del 2011, “My Head Is An Animal”, con la hit “Little Talks”, che ha scalato le più importanti “single chart” europee e americane, Of Monsters And Me, fa ritorno sulla scena musicale con “Fever Dream”, il terzo album in uscita il 26 luglio via Universal Music.
Comcerto
presenta:
Of Monsters And Men
Fever Dream Tour
Dopo il loro trionfale disco d’esordio del 2011, “My Head Is An Animal”, con la hit “Little Talks”, che ha scalato le più importanti “single chart” europee e americane, ed il secondo album del 2015, “Beneath The Skin”, che ha consacrato il loro talento e successo, la band multiplatino islandese, Of Monsters And Me, fa ritorno sulla scena musicale con “Fever Dream”, il terzo album in uscita il 26 luglio via Universal Music.
Co-prodotto da Rich Costey (Muse, Vampire Weekend, Chvrches), il disco è stato anticipato dal singolo “Alligator” presentato in anteprima al The Tonight Show with Jimmy Fallon (NBC) lo scorso 15 maggio.
La band sarà in Italia per un’unica data:
Martedì 19 Novembre 2019 - Fabrique, Milano
Via Gaudenzio Fantoli, 9, 20138 MI
Biglietto: 28,00 € + d.p.
Prevendite disponibili su www.ticketmaster.it e www.ticketone.it dalle ore 10 di Venerdì 14 giugno.
“(Of Monsters and Men) have made their long-awaited return with “Alligator”- Billboard
“A bombastic and driving sound” - NME
“It’s undeniably catchy”- Line of Best Fit
“Of Monsters and Men return with their most powerful single to date” - The 405
Con il nuovo “Fever Dream” gli islandesi Of Monsters And Men - Nanna Bryndis Hilmarsdóttir, Ragnar Þorhallsson, il bassista Kristjan Pall Kristjansson, il batterista Arnar Rosenkranz Hilmarsson e il chitarrista Brynjar Leifsson - sperimentano un sound totalmente nuovo.
La loro storia inizia nel 2011 quando una stazione radio di Philadelphia - Radio 104.5 - inizia a trasmettere "Little Talks”. La band, che si era formata da poco, si ritrova improvvisamente a essere sulla bocca di tutti, critica di settore e pubblico. Il loro album di debutto, "My Head Is An Animal", diventa rapidamente multi-platino e la band da il via al primo tour sviluppando una reputazione live da far inividia alle più importanti rock band.
Il Juggernaut non si accenna arrestarsi. Dopo questi primi anni esplosivi e concitati, divisi tra headline show e festival, la band si ritira nel proprio studio in Islanda per registrare "Beneath The Skin".
L’album consacra il loro successo: gli Omam diventano la prima band islandese a raggiungere oltre 1 miliardo di stream su Spotify e a guadagnarsi un cameo nella sesta stagione di Game of Thrones.
Eppure i cinque capiscono di voler intraprendere una nuova strada. Negli ultimi due anni non solo hanno imparato chi sono come musicisti ma anche come innamorarsi nuovamente della musica.
I lavori al terzo album sono iniziati nella primavera del 2017. "Abbiamo iniziato immediatamente a farlo in modo diverso", dice Nanna a proposito del nuovo processo di scrittura. A differenza degli altri due album, scritti e composti insieme da tutta la band, questa volta gli Omam hanno passato un lungo periodo separati, ognuno al lavoro sulle proprie idee. All'inizio non c'era una direzione chiara, solo idee diverse che arrivavano da cinque persone con gusti musicali molto diversi tra loro: Ragnar, ad esempio, è sempre stato influenzato da The National, Nanna da Solange e Childish Gambino.
"La forza trainante di questo album è stata la curiosità", dice Nanna. "La curiosità di fare le cose in un modo nuovo - non usare una chitarra per scrivere, trovare qualcos'altro che mi eccitasse di più". "Abbiamo eliminato i ruoli che avevamo nella band e non in modo negativo. Ci siamo aperti e dati più spazio per esplorare noi stessi come musicisti".
Nanna continua "Quando le persone sentono il nostro nome pensano a una band folk acustica. Ma non siamo mai stati una sola cosa. In questi giorni, ci sentiamo liberi di andare oltre questa difinizione". Brynjar agginge "Volevamo esplorare le tavolozze di tutti e fare ciò che volevamo: provare semplicemente tutto".
“Fever Dream” è il loro album più personale: nonostante le difficoltà, i brani contengono più luce e gioia - una catarsi per superare le ansie.
"Non vogliamo ripetere ciò che abbiamo fatto", afferma Nanna. "Per noi è importante avere una lunga carriera, fare degli album di cui possiamo essere orgogliosi e prenderci il nostro tempo". Gli Omam non vedono l'ora di tornare a suonare dal vivo e festeggiare e scatenarsi sempre di più. Anni fa comprarono una scialuppa di salvataggio gonfiabile per Nanna da usare per il crowdsurfing. Non è mai stata usata. "Mi piacerebbe fare il crowd-surf con la barca!". Levate le ancore Omam sono pronti a salpare!
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