THESE NEW PURITANS: L'art rock londinese in Italia per presentare il nuovo 'FIELDS OF REEDS' a Siena
VEN 30 AGOSTO, ACQUAVIVA (SIENA), LIVE ROCK FESTIVAL
TRA I MIGLIORI ESEMPI DELL’ART ROCK LONDINESE, UNO DEI NOMI DI RIGUARDO DELLA NUOVA SCENA ELETTRONICA BRITANNICA IN ITALIA PER PRESENTARE IL NUOVO ACCLAMATO 'FIELDS OF REEDS'
THESE NEW PURITAN
Venerdì 30 Agosto 2013
ACQUAVIVA (SIENA) – LIVE ROCK FESTIVAL
Via del Fierale
Apertura porte Ore: 20.00 - Inizio Concerto Ore: 23.45
Ingresso gratuito
Sito Web: www.thesenewpuritans.com
Infoline: ++39.02.30515020 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dopo il successo del precedente lavoro Hidden, These New Puritans tornano in concerto in Italia a supporto del nuovo album Fields Of Reeds pubblicato l'11 giugno per Infectious Music, che ha già ricevuto critiche positive ed entusiastiche da parte della stampa specializzata.
La band londinese guidata da Jack Barnett fa il suo debutto discografico nel 2008 con Beat Pyramid, album dal sapore post punk che lascia già presagire lo spessore artistico del gruppo britannico, confermato poi nel 2010 dall'acclamato secondo disco Hidden, caratterizzato da un sound decisamente più potente ed energico del suo predecessore e nominato “Album Of The Year” da NME.
Con il nuovo Fields Of Reeds These New Puritans fanno un ulteriore passo avanti, con un lavoro ambizioso, suggestivo ed eclettico, che abbatte le barriere tra i generi musicali spaziando dal jazz, alla sperimentale, alla sinfonica. «La musica parla da sé – spiega Barnett – più che in qualsiasi altro disco che abbiamo fatto», continuando «anche con le liriche stavolta ho cercato di comunicare davvero qualcosa, non sono vaghe ma parlano di cose reali».
L'album, registrato a Berlino, è stato composto da Jack Barnett tra il 2011 e il 2012 e prodotto da lui stesso insieme a Graham Sutton (Bark Psychosis). Sono molti e variegati gli strumenti e gli effetti sonori che compongono il singolare sound di Fields Of Reeds: l'ampio e diversificato uso del pianoforte (tra cui spicca il “magnetic resonator piano” di Andrew McPherson), orchestrazioni di archi e fiati, cori di bambini, il battito d'ali di un falco e lastre di vetro rotte sono alcuni degli elementi che hanno contribuito a rendere la musica del disco spiazzante ma emozionante al tempo stesso, atmosferica e distensiva.