TIMBER TIMBRE: report live del concerto al Carroponte di Milano, giugno 2015
Mentre questa caldissima estate sta finendo e sta per ricominciare l'autunno, tiriamo le fila dei nostri concerti estivi, molto numerosi anche se ... poco 'torinesi'! A giugno abbiamo avuto la fortuna di assistere all' esibizione dei TIMBER TIMBRE, band canadese oscura ed affascinante, finalmente notata anche in Italia grazie alla presenza di un loro brano nella colonna sonora di una serie tv. Li avevamo persi in inverno, quando il clima sfavorevole aveva portato un 'diluvio universale' tra Torino e Milano, impedendoci di spostarci dalla nostra città verso il locale meneghino in cui si svolgeva il concerto.
Tanto meglio, il Carroponte, sempre a Milano, è all'aperto ed è un luogo più adatto e piacevole per un concerto: invece che stretti come sardine, si sta larghi e rilassati e si può godere a pieno dell'elegante esibizione dei Timber Timbre. Taylor Kirk, leader e voce, profonda ed oscura, della band - ed affascinante performer - sembra a suo agio e contento di stare sul palco, a differenza di quello che ci avevano detto di lui riguardo all'esibizione precedente del Biko. Lui e gli altri tre componenti della band cominciano con la suggestiva, bellissima 'Grand Canyon' che ci conduce subito nel mondo, oscuro e fumoso, della band. I brani sono tratti non solo dall'ultimo album 'Hot Dreams', ma anche dai due precedenti, ancora più oscuri ed inquieti. Gli arrangiamenti, dal vivo, sembrano ancora più secchi e scarni che su disco: qualche chitarra, organo, effetti elettronici ed ovviamente la voce profonda di Kirk. L'atmosfera creata dalle canzoni dei Timber, vira sapientemente dal blues spettrale al folk delle origini alla canzone anni '50, calandoci per un'ora e mezza in un' atmosfera cinematografica lynchiana, voluttuosa ed affascinante, che certo non si dimenticherà! 'Hot Dreams' arriva a metà concerto, dolce e toccante ed eseguita con una parte finale strumentale che la rende più suggestiva ed avvolgente. I bis cominciano l'affascinante Taylor Kirk, in solo, con la chitarra: 'Run From Me' comincia e finisce insieme alla band sul palco al completo. Un bellissimo concerto, di grande intensità, per una band che speriamo di rivedere presto sui nostri palchi (così, chi se li è persi o non li ha ancora notati, ... potrà rifarsi!!). Ringraziamo comunque la Dna per la disponibilità: purtroppo però la band non aveva piacere di farsi fotografare e quindi alleghiamo solo un immagine ambientale del concerto.
Il report, e la foto, sono di BrubeN
