FolkClub, Torino: giovedì 26 aprile Simone Zanchini Quartet per Torino Jazz Festival
FolkClub, Torino: giovedì 26 aprile Simone Zanchini Quartet per Torino Jazz Festival. Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, Simone Zanchini, accompagnato da Stefano Bedetti (sax), Stefano Senni (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria), porta in scena Casadei Secondo Me, un tributo al maestro Secondo Casadei, in cui Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo. La sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni 'extracolte' senza dimenticare la tradizione,
Adfarmchicas per FolkClub
Giovedí 26 aprile, ore 21.30
Torino Jazz Festival
presenta:
Simone Zanchini Quartet
con
Stefano Bedetti, Stefano Senni e Zeno de Rossi.
Casadei Secondo Me
Ingresso libero riservato ai soci FolkClub - prenotazione fortemente consigliata
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, Simone Zanchini, accompagnato da Stefano Bedetti (sax), Stefano Senni (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria), porta in scena Casadei secondo me, un tributo al maestro Secondo Casadei, in cui Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo. Per il fisarmonicista, Casadei rappresenta il suo passato e quello di tutti i romagnoli. Un passato musicale, ma anche e soprattutto “di vita” perché se nasci in Romagna e vuoi suonare la fisarmonica, Casadei diventa automaticamente una tappa obbligatoria. Un omaggio in cui Zanchini dona ai brani storici del maestro una nuova veste stilistica e un’odierna freschezza musicale, intrisa di contaminazione che vanno dalla musica classica al jazz.
…In generale non mi sono mai interessati i tributi, gli omaggi, le rivisitazioni: le ho sempre trovate cosa vecchia, un pò patetiche e legate al passato. Però, quando mi è stato chiesto di realizzare un tributo a Secondo Casadei, non ho potuto rifiutare. No, Casadei è un’altra cosa! Perché Casadei rappresenta il mio passato come quello di tutti i romagnoli e non solo un passato musicale ma 'di vita', in senso generale. Perché se nasci in Romagna e decidi, a sette anni, di suonare la fisarmonica, Casadei diventa automaticamente una tappa obbligatoria che invade felicemente la tua vita. Si, ho iniziato e sono cresciuto proprio con quei suoni. Ed oggi mi ritrovo onorato di poter mettere mano alle melodie composte da questo grande personaggio, nel tentativo di donare loro una nuova veste stilistica e un’odierna freschezza musicale, intrisa di tutte le contaminazioni che, attraverso un lungo percorso di studi, mi hanno formato, come la musica classica e il jazz. (Simone Zanchini).
La sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni 'extracolte' senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio 'G.Rossini' di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini, strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni, tra cui Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black e John Patitucci. Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournée in ogni parte del mondo. All'attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull'improvvisazione. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, tra i più recenti troviamo: nel 2006Bebop Buffet in duo con Frank Marocco. Nel 2009 Meglio solo!nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop. Nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et, omaggio di Zanchini al suo grande maestro nonché uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica The way we talk, con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al basso e Adam Nussbaum alla batteria. Nel maggio 2012 viene pubblicato My Accordion's Concept, un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musicacosiddetta riconoscibile.
Nel 2015 esce Casadei Secondo me, il tributo al maestro Secondo Casadei, in cui Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo e nel 2016 Don’t try this anywhere, il personale omaggio di Zanchini al grande sassofonista Michael Brecker; un disco dalle sonorità e dai linguaggi moderni, registrato a New York con una band di altissimo livello internazionale con, tra gli altri, John Patitucci al basso e Adam Nussbaum alla batteria.
Al FolkClub, con Simone Zanchini (fisarmonica, electronics): Stefano Bedetti (sax); Stefano Senni (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria).
Info:
FolkClub, Via Ettore Perrone 3 bis - 10122 Torino
Tel. +39 011 57.12.791
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