Live Rock Festival 2012
16° LIVE ROCK FESTIVAL
Tra le rassegne gratuite più apprezzate d’Italia,
anteprime musicali ed esclusive nazionali per un evento ecofriendly
Dal 5 al 9 settembre sul palco di Acquaviva, musicisti di culto provenienti da tutto il mondo.
L'elettronica dei Goose, la classe dei Baba Zula, l'omaggio alla Grecia degli Imam Baildi, il nuovo Brasile di Da Cruz
Novità italiane: Luca Sapio che ha conquistato gli Usa, Guano Padano e Management Dolore Post-operatorio.
Un festival che consolida la sua vocazione ecologista, e punta su ambiente ed enogastronomia.
Per maggiori informazioni sugli artisti che si esibiranno, gli orari, e gli stand culinari check www.collettivopiranha.it ewww.facebook.com/collettivo.piranha .
Sono 15 i concerti (inizio alle ore 21.30) in programma nelle cinque serate: tra le rassegne gratuite più apprezzate d’Italia, la manifestazione si caratterizza per la qualità dell'offerta enogastronomica e per la vocazione ecologista.
GLI ARTISTI
GOOSE (venerdì 7 settembre) è la band belga che ha saputo affermarsi in giro per il mondo con la sua energia elettronica; una serata quella del venerdì in cui si staglia anche il rock duro e puro dei californianiCROCODILES, in esclusiva per l'Italia. La tecnica strumentale si evidenzia nel progetto BABA ZULA(sabato 8 settembre), una band che ha saputo esprimere tutta la sua classe nell'equilibrio tra le leggende turche e i suoni più attuali e che arriva ad Acquaviva nell'unica data prevista nella nostra penisola. Esclusiva nazionale anche per DA CRUZ (domenica 9 settembre), l'eroina della nuova musica brasiliana rinnova l'ascendente della samba con i battiti digitali. L'omaggio alla cultura greca, doveroso oggi più che mai, va in scena con il concerto degli IMAM BAILDI, formazione che dà smalto ai canoni del rebetiko con il battito contemporaneo. Tra le novità italiane, si distinguono LUCA SAPIO AND CAPIOZZO & MECCO, un progetto tutto nuovo che ha portato la voce di Sapio a farsi notare negli Usa, dove David Letterman ha selezionato il nuovo singolo per il suo show. I GUANO PADANO, trio guidato da Asso Stefana, fido chitarrista di Capossela, hanno invece raccolto l'ovazione della critica con il recente secondo albumo. Sugli scudi anche IORI'S EYES e MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO, due modi diversi per trasmettere un'analoga spontaneità comunicativa.
AMBIENTE ED ENOGASTRONOMIA
Il Live Rock Festival si caratterizza poi per la sua offerta enogastronomica: la rassegna musicale di alto livello si coniuga quindi con i crismi della festa popolare. A differenza di tutte le manifestazioni legate al rock e ai concerti live, ad Acquaviva viene allestito un ristorante con le specialità della tradizione toscana, comprese le degustazioni di Vino Nobile di Montepulciano. La propensione ecologista si conferma con il progetto Mater-bi Live che prevede l’utilizzo di stoviglie biologiche per i servizi di ristorazione all’interno del festival. Nella scorsa edizione il Live Rock Festival ha fatto registrare, secondo le stime di Legambiente e Comune di Montepulciano, una serie percentuali record nella raccolta differenziata, sfiorando il 100% di materiali riciclati. E sull’impegno ambientalista quest’anno il Live Rock Festival rilancia con AcquaLive. Per risparmiare acqua e ridurre i rifiuti, sono allestiti negli stand gastronomici i potabilizzatori per l’erogazione gratuita dell’acqua, così da eliminare la plastica delle bottiglie. In virtù di tali iniziative il LIVE ROCK FESTIVAL si è aggiudicato il riconoscimento regionare “Toscana Ecoefficiente”.
Line up LIVEROCK FESTIVAL 2012
. MERCOLEDÌ 5 SETTEMBRE | h. 21.30
THE STREET CLERKS [italia]
Un repertorio che vive sullo scarto tra i testi (lineari, comunicativi, dotati di grazia poetica) e la musica, ovvero la grande stagione del rock anni ’50. L’effetto finale è un divertente, ironico shock culturale. È la prova che i generi di ascendenza vintage possono dotarsi di una seconda vita se c’è chi li rivisita con disinvolta allegria, con un’innovazione intelligente. E con l’arma vincente della semplicità. [LA REPUBBLICA]
LUCA SAPIO & CAPIOZZO AND MECCO [italia]
Luca Sapio debutta con un genere poco italiano e in generale poco «bianco»: il soul. Il suo produttore americano è il veterano della scena black mondiale, colui che come unica eccezione bianca aveva scelto Amy Winehouse. Il singolo che dà il nome al disco è finito nella playlist del Letterman Show. Sapio ama il blues e il soul perché sono musica che denuncia un disagio e musica dell' anima. Chi si esprime così, si mette a nudo, arriva alla gente con semplicità, senza orpelli. [IL CORRIERE DELLA SERA]
LA FANFARE EN PETARD [francia]
Con uno stile anticonvenzionale, lontano dai percorsi delle marchin’ band, La Fanfare en Petard è l’esplosione di sei musicisti che saltano con disinvoltura nell’autoironia dei loro costumi rossoneri. Di formazione roots, la banda gioca su espressioni coreografiche e mimiche per creare una connessione unica con il suo pubblico. Il solletico dell’elettronica, l’acidità degli ottoni, il groove amplificato: una felice discordia post-apocalittica su cui si staglia il flusso incisivo dell’MC Gaston. [JOURNAL DE SPECTACLES]
. GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE | h. 21.30
MANAGEMENT DEL DOLORE POSTOPERATORIO [italia]
Il giovane quartetto abruzzese spalanca il sipario sulle contraddizioni e sulle debolezze umane, con foga teatrale priva di manierismi, puntellando i testi declamatori e dissacranti con spigolature wave e precise ritmiche angolari, volte a sferrare il colpo verso il pubblico. Il frontman Luca Romagnoli è intento a disquisire, tra una canzone e l’altra, di religione e sessualità bassa con naturalezza da pochi, e una sana paraculaggine da non sottovalutare. [MUCCHIO]
GUANO PADANO [italia]
Con quel nome ti aspetteresti un discorso sulle scorie della politica lombarda; e invece è ottima musica. Stile John Zorn, colonne sonore (Morricone, ovvio), noir ed exotica da oppiomani. Suono sfizioso, Alessandro Stefana che surfa sul banjo, e nascosti nel doppiofondo di un bagaglio di raffinati strumentisti italiani, sull’album 2 anche la chitarra di lusso di Marc Ribot e i gargarismi chic di Mike Patton. Benissimo per una gara di burlesque diretta da Tarantino. [INTERNAZIONALE]
IMAM BAILDI [grecia]
I puristi della tradizione ellenica saranno svenuti sentendo quello che combinano gli Imam Baildi all’amato rebetiko, il genere autoctono della Grecia. Queste canaglie hanno avuto il coraggio di aggiungere il battito elettronico ai classici anni ‘40 e '50, realizzando un progetto che suona come l'equivalente greco di ciò che Moby fece sul disco Play. E visto che il rebetiko è considerato il blues dei greci, il confronto non può essere una semplice coincidenza. [THE GUARDIAN]
. VENERDÌ 7 SETTEMBRE | h. 21.30
IORI’S EYES [italia]
Un colpo unico. Un fiore che col passare dei pezzi schiude i suoi petali. Infilano una sequela di canzoni vecchie&nuove che si fermano, in quel punto perfetto, tra un nodo in gola e le coronarie che prendono un ritmo tutto loro. La batteria che sotto tiene il dub, i synth che viaggiano a ritmo aerostatico. Applausi convinti, dammene ancora che di buio mica si muore. [ROCKIT]
CROCODILES [usa]
L’art punk californiana, le chitarre distorte, i caratteri del krautrock e dello shoegaze cercano qui un pubblico di tendenza. Impeccabili sulla carta, i Crocodiles spaccano quando si tratta di suonare: un modo di fare musica che sfida i loro eroi allucinati con brani travolgenti e grandiosi. È la voglia di evasione, tanto dal genere quanto dalla dipendenza o dalla miseria: ed è così che anche i rettili più viscidi possono mettere le ali. [NME]
GOOSE [belgio]
Negli ultimi dieci anni questi giovani ragazzi provenienti da Kortrijk sono riusciti a conquistare credibilità e consensi in giro per il mondo. Dopo il successo internazionale dell'album d'esordio, il loro incessante lavoro è stato coronato con due riconoscimenti di prestigio: il premio Best Dance / Electro al MIA e il disco d'oro. Sui loro tappeti rock corrono veloci i sintetizzatori che imperversano nel loro ultimo album, dove i Goose rivelano un'energia incontenibile. [LES IN ROCK]
. SABATO 8 SETTEMBRE | h. 21.30
HOQUETS [bel-usa]
Un set di strumenti fatti in casa, costruiti con materiali riciclati. Un caos di indie pop in levare, un parco giochi rap, con la linearità post-punk e un amabile R&B, tutto temperato da un caldo risciacquo di ritmi africani. Gli Hoquets sono in tre: un americano, un francese e un belga, incantati dalla cultura di Bruxelles e dal folklore che racconta battaglie di Waterloo, birre d'abazia e biscotti a forma di gallo. [THE QUIETUS]
BABA ZULA [turchia]
Il suono abbagliante e multiculturale di Istanbul è un'idea musicale che si ispira alla tradizione, ma rimane aperta al dinamismo della città. La classe dei Baba Zula diventa così un cult con la colonna sonora del film “Ai confini del paradiso”. Baba Zula è l'equilibrio tra un live club e le melodie antiche. Emerge un sound percussivo ed elettronico, con evidenti escursioni nella psichedelia. Nasce così un nuovo stile, il dub orientale. [DEUTSCHE WELLE]
DJ CLICK live [francia]
La consolle si accende con le produzioni che miscelano musiche dal mondo, hip-hop, jazz, elettronica. La sua prospettiva globale fa di Dj Click uno dei principali esponenti del filone world fusion europeo. Artista fieramente indipendente, Click supervisiona tutte le fasi della produzione, con un'attenione tutta particolare per la dimensione live, dove si presenta con musicisti e vocalist colorano linee melodiche imprevedibili. [NAT GEO MUSIC]
. DOMENICA 9 SETTEMBRE | h. 21.30
UNDERDOG [italia]
Niente succede per caso. A volte si esce di casa senza avere una meta precisa. Talvolta si va ad un concerto senza sapere chi sia il gruppo sul palco. Con gli Underdog è successo così. Ed è stato un amore a prima vista. Uno di quegli amori folgoranti che ti fanno mollare tutto per un po’, per seguire la passione. E dopo si torna cambiati, niente è più come prima. [ROLLING STONE]
BABA SISSOKO [Mali]
Originario di una grande dinastia di griots del Mali, Baba Sissoko ha introdotto nella musica moderna il suono del tamani, “tamburo parlante”, dal quale estrae con una naturalezza sbalorditiva tutte le note con un solo gesto. La sua capacità di polistrumentista e la sua estrema sensibilità nei confronti di diverse espressioni musicali, lo hanno portato a collaborare con delle vere star internazionali. [MUSICALNEWS]
DA CRUZ [Brasile]
Le nuove tendenze europee scommettono sull'incontro tra suoni indigeni e sequenze computerizzate. Tra le forme musicologiche di carattere etnico-digitale, si afferma la vocalist brasiliana Da Cruz, con la sua fusione trionfale di elettropop venato di samba, blues, techno e funk. Da Cruz gioca bene i punti di forza della sua musica e dei suoi musicisti, centrando obiettivi ambiziosi che in pochi si possono permettere. [CULTURE BULLY]
LIVE ROCK FESTIVAL 2012 [5-9 settembre 2012]
Acquaviva (SI) – Giardini Ex Fierale
INGRESSO LIBERO
info: mob. +39 3478269841
www.collettivopiranha.it
Info:
Davide Iurlano - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.