Monfortinjazz 2022: Benjamin Clementine il primo ospite della 46° edizione
Monfortinjazz 2022: Benjamin Clementine il primo ospite della 46° edizione, a Monforte D’alba (Cn). Ci sono voci capaci di trasportarti in un altrove indimenticabile, sagome che segnano la mente e il cuore: quella di Benjamin Clementine sicuramente è una di quelle. Se poi il suo concerto si tiene in uno spazio magico come l’Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba, la forza della musica disegna un mondo ricchissimo nel quale immergersi con tutti i sensi. È suo il primo concerto annunciato, giovedì 28 luglio, per la quarantaseiesima edizione di Monfortinjazz, il festival di Monforte d’Alba organizzato dall’Associazione Monforte Arte in collaborazione con Ponderosa Music & Arts.
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annuncia:
Monfortinjazz 2022
“Quarantaseiesima edizione”
Auditorium Horszowski, Monforte D’alba (Cn)
Giovedì 28 luglio 2022, ore 21.30
Benjamin Clementine
TicketOne: posto unico 40 €
Ci sono voci capaci di trasportarti in un altrove indimenticabile, sagome che segnano la mente e il cuore: quella di Benjamin Clementine sicuramente è una di quelle. Se poi il suo concerto si tiene in uno spazio magico come l’Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba, la forza della musica disegna un mondo ricchissimo nel quale immergersi con tutti i sensi.
Chansonnier di origine ghanese, con passaporto britannico e residenza a Parigi, Benjamin Clementine è passato dai concerti nella metropolitana agli elogi del grande pubblico, fino alla vittoria del Mercury Prize. Pianoforte e voce, la sua musica è fatta di suoni levigati e atmosfere introspettive, malinconiche.
È suo il primo concerto annunciato, giovedì 28 luglio, per la quarantaseiesima edizione di Monfortinjazz, il festival di Monforte d’Alba organizzato dall’Associazione Monforte Arte in collaborazione con Ponderosa Music & Arts.
Lo straordinario carisma, l'intenso approccio allo strumento e l'imprevedibilità delle acrobazie vocali di Clementine hanno spinto la critica a paragoni illustri, da Nina Simone a Screamin' Jay Hawkins passando per Little Richard. Il suo canto evoca le radici nere del blues tanto quanto l'età d'oro del soul e il magnetismo dei griot.
Info:
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