MOTORPSYCHO
Il 4 giugno scorso l'Hiroshima Mon Amour di Torino ha ospitato il concerto(ne) dei Motorpsycho, uno dei pochi eventi internazionali di un certo rilievo che ormai ci concede lo storico locale torinese! In questo periodo, infatti, Torino sta cavalcando la crisi della musica e dei locali live in maniera consistente e deprimente ... e, come l'Hiroshima, anche altri luoghi della musica live della città stanno, se non chiudendo, proponendo una programmazione sempre più sconcertante. Sigh. La band norvegese, in giro ormai dagli anni '90, è reduce dalla pubblicazione dell'undicesimo lavoro in studio, Behind The Sun, ed è una delle poche a passare non solo dal nostro paese e dalla nostra città, in attesa di tempi migliori. Il tour accompagna la promozione di questo album. Parecchio il pubblico accorso a questo, diciamo così, evento torinese! Come sfondo del palco un telo con la griffe della band di HAns Magnus "Snah" Ryan e Bent Saeter. Noi di Ultrasonica abbiamo partecipato alla serata per realizzare la tipica gallery fotografica, ma purtroppo eravamo parecchio provati dal Primavera sound festival e la stanchezza e la mancanza di energie non ci ha permesso di goderci a pieno le quasi 3 ore di concerto a cui ci ha sottoposto la band. Una quantità di suoni, note, stili musicali che solo i Motorpsycho sanno fare: dalle antichissime, per così dire, “Come On In” e “Waiting For The One”, a Year Zero dal più recente “Little Lucid Moments” , con tendenze progressive e fin troppo prolisse per i nostri gusti, fino alla monumentale Hell, con echi tra lo stoner e al psichedelia trance ... momenti sicuramente coinvolgenti ed affascinanti ma che a lungo andare stancano e stremano, soprattutto il pubblico non proprio fans della band! BEllissima la cover di Augusta dei Love. Un concertone, con addirittura due rientri x i bis (dopo già più di due ore di concerto), e il pubblico, composto in grande parte da fans indefessi della band, è in visibilio e applaude i 'loro eroi' con calore ed euforia immani. Noi, complice il fatto che non siamo proprio seguaci e cultori della band norvegese, siamo oramai stremati e ci portiamo verso l'uscita senza più quasi la forza di parlare con nessuno.
Le foto del concerto sono di BrubeN.
