PAOLO SPACCAMONTI, LARSEN per Varvara Festival 2015, Torino
Meglio tardi che mai ... pubblichiamo nella sezione gallery, le immagini dedicate al 'Varvara festival 2015' di Torino, che quest'anno si è spostato di location dal suggestivo ex cimitero di San Pietro in Vincoli, al sempre suggestivo, ma più capiente, Cap 10100: abbiamo seguito la serata inaugurale, il giovedì, e quella finale, la domenica sera. Le serate di venerdì e sabato, dedicate maggiormente alla musica sperimentale ed elettronica ed alla dance, non siamo riusciti a seguirle.
Nella serata inaugurale si sono esibiti un musicista ed una band, entrambi della nostra città: Paolo Spaccamonti, che presentava il suo bellissimo e toccante ultimo album 'Rumors' ed i Larsen, che si esibivano, in occasione dei 10 anni dall'uscita di "Play"- terzo e forse il migliore album della band - per presentare i brani del loro nuovo lavoro "Of Grog Vim": serata imperdibile per tutti i cultori della band e gli amanti di un post-rock a tinte oscure. Due intensi concerti: l'introduzione è l'esibizione di classe di Spaccamonti, che suona, registrandosi, chino sulla sua chitarra effettata riuscendo a creare, in solitaria, un misto di shoegaze, ambient, fino al meta. L'esibizione clou è però quella dei Larsen che è ormai una band di culto per gli amanti di drones music: capaci di creare con classe e maestria, composizioni incorporee e fluttuanti, post rock apocalittico ed evocativo.
La serata finale, più precisamente la domenica, è stata molto intensa, esoterica e dedicata a sonorità più psichedeliche: cominciata intorno alle 20 all'esterno del Cap10100, sul fiume, con i torinesi Aljazzera: jazz dal sapore mediorientale, caratterizzato da ritmi e stili dell'Africa. Poi in successione, i tanto decantati Phurpa dalla Russia, progetto musicale esoterico un po' troppo 'estremo' e difficile da comprendere: la loro musica è più vicina ad un'installazione/esibizione artistica che ad un concerto vero e proprio. Le esibizioni successive si svolgono all'interno: sul palco del locale torinese si esibiscono Gianni Giublena Rosacroce, uno dei numerosi progetti di Stefano Isaia dei Movie Star Junkies, che conduce le danze con il clarinetto e le percussioni, proponendo sonorità psichedeliche, dal sapore esotico; ance i Lay Llamas, che si esibiscono dopo, hanno queste sonorità ma i avvicinano maggiormente al kart rock; ed infine, per chiudere a tarda ora, gli Space Alien from Other Space, progetto elettronico/spaziale, con synth e voce spaziale, condotto dal torinese d'adozione Paul Beauchamp.
Foto di BrubeN che hanno seguito le due serate.
Guarda le immagini della serata inaugurale, qui sotto