STEVE EARLE + JAKE JASELLI - Mojotic festival
Un giovedì di fine luglio, esattamente ad un anno esatto dall'aver assistito al concerto di Jonathan Wilson - precisamente al Carroponte di Milano - presenziamo nuovamente ad un suo concerto. Stavolta però in una location molto più suggestiva, Sestri Levante nell'Arena Teatro Conchiglia, sul mare. Il Mojotic festival, tra le chicche che ci sta portando quest'anno, ci aggiunge anche questa!
In questo caso, il live di Wilson è abbinato anche al concerto di un vecchio leone del rock-folk americano, Steve Earle, che si è esibito la sera precedente sempre in questa bellissima location. Ecco, in due sere consecutive abbiamo assistito a due versioni del folk rock americano venato di sfumature blues e, nel caso di Wilson, tendente alla psichedelia della west coast americana anni '70!!
Quindi il mercoledì sera è la volta di Steve Earle che è preceduto dall'esibizione piena di entusiasmo e trasporto di Jack Jaselli, cantautore folk blues milanese, in solo con la sua chitarra acustica. Poco dopo sul palco spoglio sale Steve Earle, anche lui in solo acustico. Vestito in jeans e camicia a quadri, il nostro imbraccia la chitarra e una manciata di armoniche, e comincia a snocciolare i suoi pezzi tratti dall'amipio repertorio, soprattutto dagli ultimi album, quelli composti dopo le esperienze 'oscure' della tossicodipendenza e del carcere. Il concerto dura parecchio, più di due ore, tra l'entusiasmo del pubblico, forse poco numeroso per un personaggio del suo calibro: non mancano i suoi classici più conosciuti come Copperhead Road , The Devil's Right Hand, Guitar Town e gli omaggi a Woody Gutrie e Townes van Zandt. Un bel concerto, toccante a tratti, immancabile soprattutto per i fans del cantautore texano! Peccato per le temperature non proprio tipiche dell'estate italiana, più settembrine che altro!!
Il giovedì sera, sempre al freschino e di fronte ad un pubblico non proprio folto, è la volta di Jonathan Wilson, cantautore di Orange County che ha colpito critica e pubblico con i suoi due album e che si presenta con la band al completo: lui più quattro elementi! Uno di loro, Omar Velasco, introduce il concerto con la sua chitarra elettrica e la voce: di provenienza dell'America latina ricorda nelle sonorità e nella voce melodica il grande Caetano Veloso. Con le sue belle canzoni folk, con accenni westernati e morriconiani, che ricordano il desert rock, è una piacevole scoperta e ci conduce in grande stile verso Wilson. Jonathan Wilson, sicuramente un ragazzo molto affascinante, appare in jeans, maglia blue e cappello da cowboy e non delude, anzi. Già l'anno scorso aveva fatto un bel concerto a Milano, ma a distanza di un anno, appare ancora più in forma e convinto, con la band sempre più unita ed affiatata. Un live in pieno stile anni '70, in cui snocciloa le sue belle canzoni, tratte da entrambi i suoi due album, Fanfare e Gentle Spirit: già lunghe di per sè, vengono dilatate e allungate ancor di più delle originali! Ci cullano. Ci magnetizzano. Bellissimo concerto al chiaro di luna. Per chi ha dei dubbi sulla bravura di Jonathan Wilson, lo vada a vedere dal vivo e probabilmente le perplessità finiranno. Come ciliegina sulla torta il finale con i bis - la bellissima The Way I Fell da Gentle Spirit e Love to Love dall' ultimo Fanfare - che chiudono il concerto con il pubblico seduto sotto il palco su stuoie stese dai ragazzi dell'organizzazione del festival!!
Qui sotto la gallery del concerto.
Le foto dei due concerti sono di BrubeN.