Esce "City Airport" il nuovo EP dei Tempelhof per Hell Yeah Rec.
Sfera Cubica e Hell Yeah records
presenta:
Esce "City Airport"
il nuovo EP dei Tempelhof per Hell Yeah Rec.
contiene due tracce inedite e i remix di Margot e Telespazio (dj Fabrizio Mammarella)
Leggi l'intervista a cura di Sentire Ascoltare / From Ambient To Disco
Ascolta City Airport in anteprima su Soundwall, qui:
http://www.soundwall.it/reviews/tempelhof-city-airport-ep-in-streaming/
Da Venerdì il videocli di City Airport a cura di Sorry Boy su PIG Mag, qui:
http://www.pigmag.com/it/
Tracklist:
A1 - City Airport
A2 - City Airport (Fabrizio Mammarella Remix)
B1 – Dunga
B2 - Dunga (Margot Remix)
http://www.tempelhof.it/
Quasi un anno dopo il loro ultimo lavoro (“You K” Ep), il duo italiano dei Tempelhof, ovvero Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani, ritorna su Hell Yeah Recordings con “City Airport”, nuovo Ep, in uscita il 26 giugno, composto da due tracce inedite dal taglio decisamente estivo, correlate da altrettanti remix a cura di Margot e del celebrato dj Fabrizio Mammarella aka Telespazio. Il lavoro anticipa l'uscita di un Full-Lenght previsto per l'autunno, sempre su Hell Yeah Recordings.
Il primo brano è City Airport, con tanto di divertente video dello specialista di visual e live Sorry Boy, ed è un brano profondo e a scorrimento lento ma intenso, con abbondanti suoni di synth gorgoglianti e momenti cinematici a tutto schermo: il perfetto brano per aprire e per chiudere i set. Il remix di Fabrizio Mammarella – noto per i suoi DJ set maestosi ed eclettici – è corposo con sonorità disco e percussioni metalliche graffianti. La traccia è dinamica e in costante cambiamento, e trascina verso più direzioni senza mai sembrare eccessiva o forzata. L’altro brano originale, Dunga, è un oggetto molto più svelto con un basso pesante, suoni meccanici cinetici e synth ronzanti che vengono addosso come nella nuova scuola ibrida house/bass britannica. Il Remix dei Margot, freschi di collaborazione con Kill The DJ e Botox, trasforma la traccia in una costruzione di trascinante house cruda e pugnace, con linee di synth spesse e consumate ma pregne d’energia repressa.