FolkClub, Torino: sabato 1 febbraio Ian Shaw In ‘Integrity’

 FolkClub, Torino: sabato 1 febbraio Ian Shaw In ‘Integrity’

FolkClub, Torino: sabato 1 febbraio Ian Shaw. Tra i migliori cantanti jazz del mondo, Ian Shaw sarà il protagonista di uno strepitoso concerto sabato 1 febbraio al FolkClub. Dopo gli acclamati concerti del 2014 e 2017, torna a RadioLondra questo favoloso cantante, pianista e songwriter inglese, è pronto a tornare al piccolo club torinese e a RadioLondra alla testa di una All Stars Band comprendente Alessandro Di Liberto al piano, Tommaso Scannapieco al basso ed Enzo Zirilli alla batteria, per raccontarci l’album che questo splendido quartetto ha recentemente pubblicato, dal titolo Integrity.

Adfarmchicas per FolkClub, Radio Londra
presentano:

Sabato 1 febbraio, ore 21.30 

Ian Shaw

In ‘Integrity’

Ingresso: 20.00 €  Minori di 30 anni: 10.00 €  

Tra i migliori cantanti jazz del mondo, Ian Shaw sarà il protagonista di uno strepitoso concerto sabato 1 febbraio al FolkClub.

Dopo gli acclamati concerti del 2014 e 2017, torna a RadioLondra questo favoloso cantante, pianista e songwriter inglese, è pronto a tornare al piccolo club torinese e a RadioLondra alla testa di una All Stars Band comprendente Alessandro Di Liberto al piano, Tommaso Scannapieco al basso ed Enzo Zirilli alla batteria, per raccontarci l’album che questo splendido quartetto ha recentemente pubblicato, dal titolo Integrity.
Il concerto, assolutamente da non perdere, può essere definito come un vero e proprio viaggio tra le canzoni di Broadway, quelle del songbook Pop o scritte dallo stesso Shaw.

Miglior Vocalist Jazz ai BBC Jazz Awards nel 2007 e nel 2004 e nomination nella categoria Miglior Vocalist del Regno Unito ai JazzFM Awards nel 2013, Ian ha già accumulato una serie di acclamati album pubblicati a livello internazionale ed è un esecutore molto popolare sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti.
La carriera dal vivo di Shaw inizia in modo inusuale per un musicista jazz: nel circuito alternativo del cabaret, a fianco di artisti quali Julian Clary, Rory Bremner e Jo Brand. Lì Shaw si fa notare dal critico jazz di City Limits Dave Illic, e viene da questi acclamato come la voce del decennio. 

Nel corso degli anni successivi, si discosta dal format cantante-pianista tipico del cabaret per lavorare con la sua nuova band, con l’obiettivo di lavorare nell’ambito jazz. Nell'estate del 2010 Shaw si unisce a una compagine di artisti leggendari e ha registrato il suo primo album nei mitici studi di Abbey Road. Grazie alla sua amicizia col leggendario bassista Peter Ind, Shaw e il suo giovane chitarrista David Preston per l’occasione riuniscono una band stellare, intergenerazionale e internazionale, la cui registrazione porta Jamie Cullum ad esclamare ”…l'incomparabile Ian Shaw... assolutamente fantastico!” che ben riflette la posizione di Shaw come uno dei più importanti cantanti jazz del mondo. Il suo acclamato album del 2006 Drawn To All Things – The Songs of Joni Mitchell è un successo di critica ed è deguito nel 2008 dalla pubblicazione  di una collezione autobiografica co-scritta con David Preston, Lifejacket che cementa la sua reputazione come cantautore oltre che come interprete. 

Nel 2009 Shaw registra il suo primo album in solo, Somewhere Towards Love, che continua a rappresentare splendidamente i suoi sempre più popolari show in solo. Il suo 13° album, A Ghost In Every Bar, è stato accolto con straordinario entusiasmo in tutta Europa e in America. Realizza tournée in tutta la Gran Bretagna e suona nei più importanti festival jazz del Regno Unito. In Europa diventa presto popolare in Francia, Germania e anche in Italia, con all’attivo numerose apparizioni dal vivo. Si è inoltre esibito regolarmente in molti luoghi storici del jazz degli Stati Uniti e in Asia. Più di recente, Ian è diventato un assiduo frequentatore del Canada, come risultato della sua presenza sulla stazione radio JazzFM91 in cui va in onda settimanalmente (su scala mondiale) il Ronnie Scott Radio Show, di cui Ian è lo speaker ufficiale. Tante anche le apparizioni in tv e numerose le collaborazioni con artisti prestigiosi del calibro di Quincy Jones, Abdullah Ibrahim, Guy Barker, Kenny Wheeler, John Taylor, Iain Ballamy, Mornington Lockett, Barb Jungr, Cleo Laine, John Dankworth, Cedar Walton, Joe Lovano e Joe Beck.

Recenti date di tour europei hanno visto Shaw esibirsi in solo o con il suo trio in locali e festival in tutta Italia, Irlanda, Germania, così come in Bielorussia. Il ritorno di Shaw alla formula cantante-con-trio vede la collaborazione di Ian con il giovane pianista Barry Verde, il leggendario bassista Mick Hutton e il batterista David Ohm. Dopo la loro apparizione nel 2014 al prestigioso North Sea Jazz Festival, Ian e il suo trio sono riapparsi all’Elbjazz di Amburgo nel 2015 per presentare un nuovo lavoro discografico. Nell'estate del 2015 Ian ha firmato per l'etichetta Jazz Village di Harmonia Mundi e registrato l’album The Theory Of Joy, pubblicato nel febbraio del 2017. 

…Semplicemente il migliore che abbiamo... una vera delizia! (The Independent)
…ha pochi rivali...  (Sunday Times)
…Con o senza gara, le qualità canore di Shaw sono al primo posto... (Los Angeles Times)
...é a rischio di essere dichiarato patrimonio nazionale... (Mike Flynn, Jazzwise).
…La capacità di Shaw di eliminare il superfluo, tagliare il cuore emotivo di una canzone e costruire inesorabilmente, senza melodrammi o auto-esaltazioni, verso il momento in cui un testo si dà a noi, rimane sbalorditiva. (Andy Robson, Jazzwise)
…uno dei migliori cantanti della musica contemporanea (All About Jazz - US)

L'ingresso è riservato ai soci: tessera associativa vitalizia 10 € (5 € per gli under 30) con una consumazione in omaggio.
Il rinnovo stagionale prevede un contributo volontario a discrezione del socio.

FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino
Info: 011 19215162 - https://www.folkclub.it/
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.facebook.com/FolkClubTorino/

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