- 6 all'apertura del 12° PIEMONTE MOVIE gLocal Film Festival!!

Martedì 6 marzo

ore 20.30 

Cinema Massimo (sala 1)

 

APERTURA 

Piemonte Movie gLocal Film Festival 2012

 

con le proiezioni di

NON SI DEVE MORIRE PER VIVERE (2005, 35’) di Daniele Gaglianone

LA FABBRICA E’ PIENA. TRAGICOMEDIA IN OTTO ATTI 

(2011, 55') di Irene Dionisio

Intervengono alla serata Daniele Gaglianone, Alessandro Gaido, Franco Prono, Stefano Boni e Irene Dionisio.

ingresso libero

 

Piemonte Movie gLocal Film Festival apre la sua XII edizione con una doppia proiezione: si inizia con il documentario Non si deve morire per vivere di Daniele Gaglianone, regista torinese d’adozione a cui il festival dedica l’omaggio di quest’anno e si prosegue con l'anteprima regionale di La fabbrica è piena di Irene Dionisio, primo dei 10 documentari in concorso della sezione Panoramica Doc.

“La decisione di unire queste due opere per la serata di inaugurazione – spiega Alessandro Gaido, direttore del Festival – è avvenuta in modo naturale: Daniele Gaglianone è il regista a cui abbiamo dedicato l’omaggio di quest’anno, nonché il presidente di giuria della sezione Panoramica Doc. Il suo lavoro e quello di Irene Dionisio, inoltre, sono vicini per tematica e sensibilità e racchiudono il senso di questa edizione incentrata sulle periferie, i bassifondi, le Badlands del tema su cui ruota il Festival 2012”. 

Non si deve morire per vivere, breve opera che aprirà l’omaggio dedicato a Daniele Gaglianone: Le periferie dell’anima. Il documentario racconta la coraggiosa e tenace lotta di Benito Franza e Albino Stella per rendere pubblica la malattia contratta sul luogo di lavoro, la fabbrica di coloranti Ipca (Industria Piemontese di Colori di Anilina) di Ciriè (To).

Vite ai margini come quelle che affascinano la giovane regista piemontese Irene Dionisio che con il suo documentario La fabbrica è piena racconta : “La Torino città-fabbrica, con le sue archeologie industriali, palcoscenico ideale per riflettere sui lati grotteschi e più inumani del sistema capitalistico”. 

La vicenda si svolge nello storico stabilimento Fiat Grandi Motori prima e durante la demolizione per lasciare spazio ad un centro commerciale. Al suo interno vivono una coppia di senza tetto rumeni e un silenzioso veterano della fabbrica abbandonata, in un limbo tra disperazione e isterica euforia. Il documentario ha vinto il Premio Cgil-Spi a Filmmaker 2011 di Milano ed partecipa alla Selezione della Competizione Internazionale Vision du Réel 2011.

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