Flowers Festival: dall'11 luglio, a Collegno (To), parte uno dei più importanti festival della scena musicale italiana e internazionale

Flowers Festival: dall'11 luglio, a Collegno (To), parte uno dei più importanti festival della scena musicale italiana e internazionale

Flowers Festival torna dall’11 al 22 Luglio 2017, Parco della Certosa a Collegno: dopo le prime due edizioni che hanno visto esibirsi alcuni tra i più importanti e innovativi artisti della scena musicale italiana e internazionale, Flowers Festival torna dall’11 al 22 Luglio 2017 presso il Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa a Collegno.  Flowers Festival  porta alcuni tra i più importanti artisti della sperimentazione musicale: in esclusiva nazionale, Diamanda Galas (9 giugno, Lavanderia a Vapore); la band industrial degli Einsturzende Neubauten (18 luglio). Arricchiscono la line up internazionale: i Gogol Bordello che condividono il palco con i cugini bosniaci Dubioza Kolektiv (13 luglio), gli scozzesi Biffy Clyro, lunedì 17 Luglio, la cantante libanese Yasmine Hamdan (20 luglio) e la stella electro clash Peaches (22 luglio).

Flowers Festival

dall’11 al 22 Luglio 2017

Parco della Certosa – Collegno (TO)

Cortile Lavanderia a Vapore

Dopo le prime due edizioni che hanno visto esibirsi alcuni tra i più importanti e innovativi artisti della scena musicale italiana e internazionale, Flowers Festival torna dall’11 al 22 Luglio 2017 presso il Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa a Collegno e declina questa sua terza edizione in due tematiche ben precise:

«L’edizione di quest’anno di Flowers Festival – afferma il direttore artistico Fabrizio Gargarone - rappresenta l’occasione migliore per vedere da vicino la nouvelle vague della musica italiana. Inoltre, daremo vita a una sezione del Festival per sottolineare un percorso che ci porterà nel 2018 a celebrare il quarantennale della Legge Basaglia, ultimo esempio di lotta di liberazione in questo Paese. Un anniversario che ci obbliga a interrogarci oggi su ordine e caos, mostri e normali, mostrandoci una via alternativa alle nostre civili costruzioni di mura, reclusioni, torture.»

La nouvelle vague è rappresentata dall’affermazione di una nuova canzone d’autore italiana caratterizzata da una rinnovata attenzione verso il pubblico mainstream. Artisti che hanno disegnato una nuova via alla canzone italiana. Talenti cresciuti in questi primi anni ‘00, destando l’attenzione e la curiosità di critica, addetti ai lavori e del pubblico che, sempre più numeroso, è accorso agli appuntamenti live di questi nuovi autori. 

Il 2017 può essere ricordato come l’anno della maturità per alcuni di questi artisti che ritroviamo nel cast di Flowers Festival: da Mannarino (11 Luglio) a Brunori Sas (19 luglio), dai Baustelle (21 luglio), agli Zen Circus(16 Luglio), da Le Luci della centrale elettrica (20 luglio) ai Fast Animals and Slow Kids (16 luglio), da Levante (22 Luglio) ai TheGiornalisti (12 luglio) a Samuel (15 Luglio) che dopo la carriera ultra ventennale con i Subsonica si presenta, con successo, in veste solista.

Il tema della follia è rivolto alla ricorrenza del quarantennale della legge Basaglia che permise l’abbattimento dei muri di quel luogo che ospita il Festival, di quei padiglioni e del parco della Certosa di Collegno che fino al 1978 fu il più grande manicomio di Italia. Un anniversario che invita a interrogarsi ancora su ordine e caos, mostri e normali, cercando una via alternativa alle civili costruzioni di mura, reclusioni, torture.

Con alcuni tra i più importanti artisti della sperimentazione musicale, Flowers Festival celebra questo importante anniversario: in esclusiva nazionale l’artista della performance-art al femminile, Diamanda Galas (9 giugno, Lavanderia a Vapore); uno dei più importanti motori dello sviluppo delle nuove strategie in musica, la band industrial degli Einsturzende Neubauten (18 luglio).

A questo tema sono dedicati anche altri appuntamenti: con i Wu Ming Contingent in La Terapia del Fulmine (7 e 8 luglio) in collaborazione con la Fondazione Merz. E con i due incontri di In equilibrio sopra la follia, organizzati in collaborazione con Il Circolo dei lettori e con MagazziniOz: Pier Maria Furlan autore di Sbatti il matto in prima pagina con Carla Chiarla, psicologa direttrice di CasaOz (4 luglio); Alberto Gaino autore di Il manicomio dei bambini con Marco Fracon, phd in Filosofia teoretica Università di Torino.

Arricchiscono la line up internazionale: la carovana gipsy punk ispirata alla tradizione musicale dell’Europa orientale dei Gogol Bordello che condividono il palco con i cugini bosniaci Dubioza Kolektiv (13 luglio), gli scozzesi Biffy Clyro protagonisti indiscussi di Lunedì 17 Luglio, la cantante libanese Yasmine Hamdan (20 luglio)e la stella electro clash Peaches (22 luglio).

Oltre al main stage il programma si completa con I Suoni della mezzanotte, sezione del festival nata con l’idea di offrire al pubblico già presente in area un contenuto culturale extra in linea con l’evento principale della serata. Ecco i nomi del palco dedicato a I Suoni della mezzanotte: L’Orage (11 luglio), Diecicento35 (12 luglio), Dj so Pijani (13 luglio), Dargen D’Amico (14 luglio), GodBless Computers (15 luglio), Litio (16 luglio), Alberto Campo dj set (18 luglio), Lucio Corsi (19 luglio), Khalab dj set (20 luglio), Matteo Castellano (21 luglio), Peaches (22 luglio).

Flowers Festival è un festival musicale, giunto alla terza edizione, che si tiene a Collegno (To) nel Parco della Certosa, parco urbano di 400.000 mq, in un'area attrezzata per 5000 spettatori. L'area spettacolo, allestita nello spazio insonorizzato noto come Cortile della Lavanderia, è racchiusa da due delle grandi esperienze di riprogettazione urbana messe in atto dalla Città di Collegno: la Lavanderia a Vapore, eccellenza della danza contemporanea internazionale e il Padiglione 14, centro culturale giovanile. In quello che fu il Cortile della Lavanderia del Manicomio di Collegno, si svolge Flowers Festival, che prosegue la tradizione dei grandi spettacoli di teatro e musica cha a partire dal momento dell’abbattimento delle mura manicomiali fino ai primi duemila, hanno contribuito al rinnovamento di questi luoghi meravigliosi, sull’impulso della amministrazione pubblica.

Flowers Festival è realizzato da Associazione culturale Hiroshima Mon Amour e Cooperativa Biancaneve con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Collegno, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione Crt, e con il patrocinio di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Città di Torino.

 

 

Flowers Festival 2017

Programma:

 

Mercoledi 07 Giugno

Schrei 27

proiezione del film-installazione che il video-artista Davide Pepe ha realizzato con Diamanda Galás: un lavoro durato cinque anni e mostrato per la prima volta nel 2010. Undici scene per un totale di 27 minuti, accompagnate dalla voce profonda di Diamanda Galás e d

alle immagini di Davide Pepe.

Dopo la proiezione Diamanda Galás incontra il pubblico. Modera Alberto Campo. 

 

Cinema Massimo, Sala 3, via Verdi 18, Torino, ore 21

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

In collaborazione con

Museo Nazionale del Cinema

 

Venerdi 09 giugno

prequel del festival

Diamanda Galas

unica data italiana

Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51, Collegno (To), ore 21

Ingresso: 35 euro + d.p.

 

Martedi 04 luglio

Pier maria Furlan ‘Sbatti il matto in prima pagina’ (Donzelli)

con la direttrice di CasaOz Carla Chiarla, psicologa 

Modera Fabrizio Gargarone, direttore artistico Flowers Festival

MagazziniOz, via Giovanni Giolitti 19/a, Torino, ore 18.30, ingresso gratuito

A cura di Flowers Festival e Il Circolo dei lettori

in collaborazione con MagazzinOz.

 

Venerdi’ 7 e Sabato 8 luglio

Wu Ming Contingent In La terapia del Fulmine

Fondazione Merz, via Limone 24, Torino, ore 21, ingresso: 10 euro + d.p.

In collaborazione con Fondazione Merz

 

Martedi’ 11 luglio

Alberto Gaino ‘Il manicomio dei bambini’ (Ega – Edizioni Gruppo Abele)

Con Marco Fracon, phd in Filosofia Teoretica Università di Torino

Modera Fabrizio Gargarone, direttore artistico Flowers Festival

MagazziniOz, via Giovanni Giolitti 19/a, Torino, ore 18.30, ingresso gratuito

A cura di Flowers Festival e Il Circolo dei lettori

in collaborazione con MagazzinOz.

 

Martedi’ 11 luglio 

Main stage: Mannarino in ‘Apriti cielo tour’

Suoni della mezzanotte: L’ Orage

Ingresso: 22 euro + d.p.

 

Mercoledi' 12 luglio 

Main stage: The Giornalisti in ‘Completamente senza estate’

Suoni della mezzanotte: Diecicento35

Ingresso: 20 euro + dp 

 

Giovedi' 13 luglio

Main stage: Gogol Bordello, Dubioza Kolektiv 

Suoni della mezzanotte: Dj So Pijani

Ingresso 20 euro + dp

 

Venerdi' 14 luglio

Main stage: Coez, Mecna

Suoni della mezzanotte: Dargen D’amico in ‘Variazioni tour’

Ingresso 15 euro + dp

 

Sabato 15 luglio 

Main stage: Samuel in ‘Il codice della bellezza tour’, Lim

Suoni della mezzanotte: Godblesscomputers

Ingresso 20 euro + dp

 

Domenica 16 luglio 

Main stage: Zen Circus in ‘La terza guerra mondiale tour’, 

Fast Animals and slow kids in ‘Forse non è la felicità tour’

Suoni di mezzanotte: Litio

ingresso 15 euro + dp

 

Lunedi’ 17 luglio 

Main stage: Biffy Clyro

ingresso 30 euro + d.p.

 

Martedi’ 18 luglio 

Main stage: Einsturzende Neubauten in ‘Greatest Hits’

Suoni della mezzanotte: Alberto Campo dj set

Ingresso 20 euro + dp

 

Mercoledi' 19 luglio 

Main stage: Brunori Sas In ‘A casa tutto bene tour’,

Guido Catalano in ‘Ogni volta che mi baci muore un nazista’

Suoni della mezzanotte: Lucio Corsi

ingresso 20 euro + dp

 

Giovedi' 20 luglio 

Main stage: Le luci della Centrale Elettrica in ‘Terra’,

Yasmine Hamdan

Suoni della mezzanotte: Khalab dj set

Ingresso 15 euro + dp

 

Giovedi' 21 luglio 

Main stage: Baustelle in ‘L’estate, l’Amore e la Violenza’

Suoni della mezzanotte: Matteo castellano

Ingresso 20 euro +  dp

 

Venerdi' 22 luglio 

Main stage: Levante in ‘Nel caos tour’,

I’m not a Blonde, Twee

Suoni della mezzanotte: Peaches 

Ingresso 15 euro + dp

 

I Suoni della mezzanotte

 

I Suoni della mezzanotte è un palco del festival nato con l’idea di offrire al pubblico già presente in area un contenuto culturale extra in linea con l’evento principale della serata. 

Si chiama I Suoni della mezzanotte perché raccoglie sia live che dj set e occupa una dimensione importante nella programmazione del Festival perché gli artisti coinvolti possono presentare il proprio lavoro nei normali tempi di esibizione, senza particolari restrizioni di orario.

 

12 luglio: L’Orage  Main Stage: Mannarino

Noti al grande pubblico per la partecipazione al concerto Rimmel2015 di Francesco DeGregori all’Arena di Verona, sono oggi uno dei più noti gruppi di folk rock italiani. Provenienti dalla Valle d’Aosta e raccolti intorno alle figure carismatiche di Alberto Visconti e dei fratelli Boniface, sono frequentatori abituali dei principali festival musicali italiani, tra cui il Concerto del Primo Maggio romano.

 

12 luglio: Diecicento35  Main Stage: Thegiornalisti

Questo gruppo torinese ha fatto delle parole pop e rock la propria ragione di essere. La scelta si è dimostrata vincente, tanto da finire ospiti anche da Fiorello a Edicola Fiore, al Roxy Bar di Red Ronnie, a capire la Partita del Cuore del 2017 e a scalare meritatamente i gradini della notorietà tra il pubblico e, cosa non trascurabile, tra i colleghi. Questa crescita continua, pur da assoluti indipendenti li porta quast’anno a comparire in cartelloni a fianco di grandi nomi come Litfiba e appunto Thegiornalisti.

13 luglio: Dj so Pijani from Slavika -  Main Stage: Gogol Bordello, Dubioza Kolektiv

Matteo Barbiero e Davide Agazzi  aka dj so Pijani (che significa I dj sono ubriachi), sono i dj animatori della serata nata con il nome di Disco Slavika, dedicata ai ritmi balcanici, alle musiche gitane, ma anche al punk-rock jugoslavo e a tutte le correnti musicali che soffiano da oltre Cortina. Disko Slavika nasce nel segno di Slavika, festival delle culture slave, organizzato a Torino ogni anno dal 2015 dall'associazione culturale Polski Kot, punto di riferimento per tutti coloro che amano l'Europa dell’Est.

14 luglio: Dargen D’Amico  Main Stage: Coez, Mecna

Autentico fuoriclasse del rap italiano, questo raffinatissimo compositore e interprete ha osato incrociare hip hop e musica classica vincendo la scommessa. Non attraverso sperimentazioni fini a se stesse ma cambiando anche il metodo di composizione nel rispetto di una melodia propria della musica classica. Lo show di D’Amico rappresenta la chiusura perfetta per questa giornata in cui il rap si sposta da genere e diventa attitudine.

15 luglio: Godblesscomputers  Main Stage: Samuel, Lim

Lorenzo Nada ala Godblesscomputers è uno dei musicisti a base elettronica più influenti del nostro Paese. Combinando hip hop soul e dub, è riuscito attraverso due soli album all’attivo a raggiungere l’obiettivo di ogni artista: sviluppare un proprio stile riconoscibile. Partecipa al Festival su esplicita richiesta di Samuel che lo considera a ragione artista di livello altissimo, come chiusura perfetta della serata che lo vede protagonista. 

16 luglio: Litio Main Stage: The Zen Circus, Fast Animals and Slow Kids

Il ruolo degli outsiders di Flowers tocca ai Litio. Provenienti dalla provincia piemontese, prodotti da Gigi Giancursi già Perturbazione, rappresentano in pieno lo spirito più intimo della serata. Sono chiari, diretti, originali e sinceri. Completamente indipendenti, con una sola manciata di video su YouTube, hanno già tutto quello che serve per occupare un posto fisso tra le migliori band del nuovo rock italiano.

18 luglio: Alberto Campo Main Stage: Einsturzende Neubauten

Cronista e critico musicale è la definizione che Alberto Campo ha scelto per presentarsi. Non dice però che è uno dei nomi più influenti della scena musicale nazionale, celebre per le lunghe collaborazioni con Rumore e Il Mucchio, per programmi radiofonici come Stereonotte o Stereodrome, per saggi come  Get Back! I giorni del rock o la direzione di festival come Traffic.

E non dice che è un dj eccellente. Insomma, un tizio all’altezza vertiginosa di Blixa Bargeld.

19 luglio: Lucio Corsi Main Stage: Brunori Sas, Guido Catalano

Solo tre mesi fa Lucio Corsi era un nome per iniziati attratti dalla stramberia del Bestiario Musicale, un album lieve in cui Corsi lascia intravedere grandi cose. Le stesse viste da Francesco Bianconi e Dario Brunori che gli hanno chiesto di aprire i rispettivi tour della primavera appena trascorsa. In questi giorni approda sulle pagine del New York Times, che trae spunto da un servizio sui Gucci per presentare questo giovane (davvero) artista. A occhio, predestinato. Di certo uno bravo e con un suo stile. Non poco.

20 luglio: Khalab Main Stage: Le luci della centrale elettrica, Yasmine Hamdan

Khalab, aka Raffaele Costantino ha almeno una doppia vita. In una è appunto Costantino, conduttore e spartitore di nuovi suoni con il programma radiofonico di culto Musical Box su Radio2; nell’altra è Khalab, musicista a base di afroritmi che ha incrociato spesso l’arte di Clap!Clap! e Babà Sissoko. Siamo ai piani alti del nuovo suono mondiale, lo stesso a cui ha attinto a piene mani Vasco Brondi per il suo ultimo lavoro e a cui appartiene Yasmine Hamdan, nuova stella luminosa proveniente dal Libano.

 

 

21 luglio: Matteo Castellano - Main Stage: Le luci della centrale elettrica, Yasmine Hamdan

Matteo Castellano sta al programma di Flowers ambizioso come un tennista come la wild card nei tornei di tennis. Questo perché questo artista piemontese è da anni uno dei più grandi a livello nazionale. Un genio accompagnato però da altrettanta sregolatezza che ne ha certamente frenato la carriera, nel significato comune del termine, ma non la grandezza artistica. È nell’aria, finalmente, il suo nuovo album. E in una serata dove l’asticella della canzone d’autore tenuta dai Baustelle è molto alta, Castellano la supererà assai bene.

 

22 luglio: Peaches - Main Stage: Levante, Twee, I’m not a Blonde

Peaches è un’icona della musica elettro che non necessita di presentazioni particolari. Avrà il compito di chiudere non solo la serata tutta al femminile guidata da Levante ma l’edizione di Flowers aperta con il live di Diamanda Galas. Galas e Peaches, due artiste estreme anche se in modo differente, e certamente libere. E proprio la libertà è la cifra che guiderà lo show estremo nelle tematiche, nei costumi di scena, nella musica di un’artista che ha sfondato il recinto della musica per approdare a quello più ampio della società, della politica, della vita quotidiana sulle tematiche del genere.

 

Programma - Dettagli

 

Wu Ming Contingent

in la terapia del fulmine

Venerdi’ 7 e Sabato 8 luglio

In collaborazione con Fondazione Merz

 

Venerdì 7 e sabato 8 luglio, alle ore 21, presso la Fondazione Merz di Torino (via Limone, 24 – ingresso 10 euro) Flowers Festival presenta, come secondo prequel della rassegna, Wu Ming Contingent in “La Terapia del Fulmine”, ottant’anni di elettroshock raccontati attraverso musiche, testimonianze, carte processuali, pagine di diario e testi originali composti per l’occasione. La performance sarà messa in atto da Wu Ming 2, declamazioni, Egle Sommacal, chitarre, Yu Guerra, basso e synth, e Cesare Ferioli, batteria e sampler.

 

«Ho chiesto a Wuming2, se avesse avuto interesse a realizzare uno spettacolo su questo tema per realizzarlo in un luogo speciale come la Fondazione Merz. – ha dichiarato il direttore artistico Fabrizio Gargarone – Ho scelto quelle mura perchè nel Padiglione dei Furiosi, oggi noto al pubblico più giovane come Padiglione 14, c’è sempre stato un grande affresco realizzato da Mario Merz. Quell’opera è la testimonianza del periodo in cui molti artisti come lui contribuirono con il proprio lavoro a quella lotta di liberazione. Wu Ming Contingent, con la loro performance, cercherà di raccogliere quell’eredità a luglio.»

 

 Wu Ming (dal cinese Nessun Nome) è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project, divenuto celebre con il romanzo “Q”. A differenza dello pseudonimo aperto "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Il collettivo Wu Ming fa parte di un "collettivo di collettivi"[2], la Wu Ming Foundation, che comprende anche altri progetti, come la punk-rock band Wu Ming Contingent, il blog Giap, l'officina di narrazioni Wu Ming Lab e altri gruppi di lavoro. Il Wu Ming Contingent nasce nel 2013, ed è annunciato sul blog "Giap". Il nome è un omaggio a Wu Liao Contingent”, album pubblicato nel 1999 dalle quattro principali band di Oi! Cinese . La prima formazione comprendeva: Wu Ming 2 alla voce, Wu Ming 5 alla chitarra, Yu Guerra al basso e alle voci, Cesare Ferioli alla batteria. Il 18 aprile 2014, la band ha pubblicato il suo primo album, “Bioscop”, per l'etichetta Woodworm Label. La maggior parte dei testi delle canzoni sono adattamenti dagli articoli che Wu Ming pubblicò, tra il 2010 e il 2012, per la rubrica WumingWood sul mensile GQ Italia. Ognuna delle dieci tracce fa riferimento a un personaggio preciso, ad esempio Chelsea Manning – wikileaks - nel pezzo “Soldato Manning”. Nel 2016 Wu Ming 5 è stato sostituito da Egle Sommacal. Nel  2016 la band pubblica il suo secondo album, Schegge di Shrapnel. 

 

 

Diamanda Galás

Venerdì 9 giugno 

 

Diamanda Galás nasce a San Diego il 29 agosto 1955, la sua continua ricerca musico-vocale la colloca in un ambito musicale strettamente legato alla performance artistica. La Galás infatti, utilizza la voce come strumento musicale vero e proprio forte di una tecnica musicale che, partendo dall’opera di Demetrio Stratos, utilizza la propria voce come un sintetizzatore in grado di manovrare le onde sonore a propria discrezione. È stata descritta come “capace di produrre il più fiaccante terrore vocale”. Dal punto di vista tematico, il suo lavoro si concentra maggiormente sui temi dell’AIDS, della follia, della disperazione, dell’ingiustizia, e della perdita delle dignità umane. Nel corso della sua carriera collabora con svariati compositori Avant-garde, tra cui Iannis Xenakis, Vinko Globokar, e John Zorn, oltre ad aver collaborato con John Paul Jones, bassista dei Led Zeppelin. La sua carriera parte intorno alla metà degli anni ’70 dai manicomi, in cui la Galás viene chiamata ad esibirsi dal Living Theatre, compagnia teatrale sperimentale newyorkese. Dopo essersi trasferita in Europa, la cantante debutta in una performance solista al Festival di Avignone, nel 1979, con “Un Jour Comme un Autre” del compositore Vinko Globokar, opera basata sull’inchiesta di Amnesty International sull’arresto per tradimento e la successiva tortura di una donna turca. Inizia quindi ad incidere dischi estremamente eclettici per sola voce accompagnati da distorsioni e suoni elettronici, in cui la freddezza dei filtri e degli effetti bilancia la profonda sofferenza espressa dalla voce (Litanies of Satan -1982, Diamanda Galás - 1984). Da sempre impegnata nel sociale, dopo la morte del fratello Philip-Dimitri Galás per AIDS, investe tutte le sue energie nella ricerca e nell’indagine sulle piaghe socio/fisiche che colpiscono l’umanità. Da qui la trilogia “Masque of the Red Death” (1989), Plague Mass (1990), una sorta di litania profana per un’umanità condannata da sé stessa, e Vena Cava (1992), ritratto generazionale di un individuo sieropositivo, del suo crescente isolamento e disperazione. Negli ultimi anni alterna alla sua produzione di cover blues (riletture di standard per piano e voce) a progetti compositivi più complessi. Pubblica nel 2003 Defixiones Will and Testament, che tratta del genocidio delle popolazioni armene greche ed elleniche da parte dei Turchi durante la prima guerra mondiale. In quest’opera composta interamente al Pianoforte l’artista si cimenta in una vera e propria opera di raccolta di fonti testi e ispirazioni musicali più disparate che la porteranno alla scrittura di un vero e proprio documento storico cantato. Nel 2005 ritira in Italia il "Premio Internazionale Demetrios Stratos" per la ricerca vocale. Nel 2010 collabora con il gruppo black metal greco dei Rotting Christ alla cover della sua canzone "Orders from the dead" cantata in inglese e greco. Sempre nel 2010, esce“Schrei 27”, il film-installazione del video artist Davide Pepe con la voce di Diamanda Galás. Undici scene per un totale di 27 minuti fluiscono sullo schermo, accompagnate dalla voce profonda di Diamada Galás e dalle immagini di Davide Pepe. Nel 2011 collabora con l'artista italo-russo dissidente nell'epoca sovietica Vladislav Shabalin per l'installazione sonora Aquarium, opera ispirata al disastro ecologico del Golfo del Messico; l'evento si è svolto alla Leonhardskirche di Basilea. La stessa installazione è presentata poi, con lo stesso Shabalin nel 2013 ad Udine. Nel marzo 2017, infine, escono “All The Way” e “At Saint Thomas The Apostle Harlem”, che saranno presentati il prossimo 9 giugno al Flowers Festival.

 

 

Mannarino

Martedì 11 luglio

 

Il 2017 è l’anno magico di Alessandro Mannarino, premiato per la prima volta con il numero 1 nella classifica di vendite con il suo album “Apriti Cielo”, che ha chiuso in questo modo il percorso di salita verso una meritata vetta iniziato nel 2009 con il celebre (ma poco venduto) “Al bar della Rabbia”. Questo è il giusto premio per un artista rigoroso ed esigente verso la propria arte, in contrasto con un’idea diffusa di Mannarino un po’ naif. Lo stesso tocca ai valdostani L’Orage, vere stelle del rock folk nazionale che nascondono dietro un’immagine festosa una solidità teorica e musicale estrema.

 

Mannarino inizia la sua attività artistica nel 2001 esibendosi presso il rione Monti con originali spettacoli, a metà strada tra l'attività DJ-istica ed il concerto acustico. Nel 2006 fonda la Kampina una band formata da sei elementi, con cui si esibisce nei principali locali della capitale. Viene invitato in numerose trasmissioni radiofoniche e come ospite di alcune rassegne tra cui Repubblica Roma Rock all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Il 20 marzo 2009 esce il suo primo album “Bar della rabbia”, pubblicato dalla Leave music e distribuito dalla Universal Music. Con questo primo progetto discografico vince il prestigioso Premio Giorgio Gaber a Viareggio e il suo disco è finalista della Targa Tenco 2009 nella categoria "Album emergenti - Opera prima". Il 15 marzo 2011 esce il suo secondo album, “Supersantos”. I primi due album vengono raccolti in un cofanetto intitolato “Capitolo Uno”, uscito a dicembre 2011. Il terzo album di inediti di Mannarino è “Al monte”, prodotto sempre dall'etichetta indipendente Leave Music e distribuito dalla Universal Music, che esce ufficialmente il 13 maggio 2014, anticipato dal singolo “Gli animali”, diffuso in radio e nei negozi digitali l'11 aprile. Dopo la prima settimana l'album conquista il 3º posto della classifica FIMI dei dischi più venduti. “Apriti cielo” (Universal) è il titolo del quarto album di Mannarino, uscito il 13 gennaio. Un disco intenso e controcorrente nella sua genuina verità. 

Suoni della Mezzanotte

L’Orage

L’Orage ama definire la propria musica “il rock delle montagne”, in omaggio alle radici valdostane della band. È in realtà un punto di fusione equilibrato tra il mondo folk, quello della canzone d’autore e quello del rock. Nato nel 2009 dalla collaborazione tra il cantautore Alberto Visconti e i fratelli Rémy e Vincent Boniface, L’Orage è diventato in breve tempo uno dei gruppi valdostani più amati. Il gruppo è oggi formato da Alberto Visconti (voce, chitarra), Rémy Boniface (violino, ghironda, organetto diatonico, cori), Vincent Boniface (organetto diatonico, clarinetto, flauti, sax, tastiere, cori), Matteo Crestani (chitarra, mandolino), Florian Bua (batteria), Luca Moccia (basso). Chiuso il 2016 con 44 spettacoli all’attivo, L’Orage ha aperto nuovo anno con un video spettacolare “I Piedi più Belli del Mondo” disegnato da Cristiano Spadavecchia, già collaboratore di Sergio Bonelli Editore (Dylan Dog). Il brano fa parte di “Macchina del Tempo” (SonyMusic/Ph.D., 2016), ed è tratto da un racconto di Heinrich Böll. È proprio la capacità de L’Orage di portarci in mondi immaginari attraverso un sound assolutamente fuori dal comune che unisce le sonorità antiche di ghironda, organetti, cornamuse a quelle contemporanee di chitarre, basso, batteria, a rendere questa band valdostana un fenomeno in costante crescita nel panorama musicale italiano. Incuriosisce la varietà di suoni e di testi originali mai banali. E tutto diventa una festa, trascinante e divertente.  

 

 

 

 

 

Flowers festival - Dettagli

e Parco della Certosa di Collegno

 

Il Festival si tiene nello spazio definito come Cortile della Lavanderia, nel Parco urbano della Certosa di Collegno spazio verde di 400.000 mq.

E' un luogo speciale che ha vissuto tre grandi stagioni.

 

Nella prima è un monastero dei Certosini. La Certosa fu commissionata nel 1641 da Cristina di Francia, reggente di Savoia, sul modello architettonico della Grande Chartreuse di Grenoble (Francia). Il portale d'ingresso è opera di Filippo Juvarra, incaricato dell'ampliamento settecentesco.

 

Nella seconda è un ospedale psichiatrico, come sancito in via definitiva dal Ministro Rattazzi nel 1853. Da quel momento, il manicomio aumenta di dimensioni tanto da essere composto da venti padiglioni con una linea ferroviaria interna per il loro collegamento.

 

La terza stagione è quella attuale, segnata dal superamento della struttura manicomiale, con l'abbattimento del muro di cinta. Alcuni padiglioni hanno visto una nuova destinazione d'uso: è il caso dell’ex Palazzina 7 delle ville oggi divenuta sede degli uffici comunali, del Padiglione dei Furiosi, il 14, che ospita attività culturali e di spettacolo, o ancora della Lavanderia destinata a centro di eccellenza della danza internazionale.

 

In questo quadro si colloca lo spazio del Cortile della Lavanderia, riconvertito in Arena Spettacoli, fornita di strutture e tecniche sufficienti ad accogliere nella norma fino a 5000 spettatori che possono arrivare a 8000 una volta completati lavori attualmente in corso. A partire dagli anni ottanta, il cortile ha ospitato eventi musicali, festival e rassegne di carattere regionale e nazionale.

 

Il Flowers festival  si svolge proprio nell'area del cortile definita nei suoi lati proprio dal Padiglione 14 e dal centro danza di Lavanderia a Vapore. E' fornito di un grande palco coperto in Layer di 24x16 metri a uso Main Stage; di un palco secondario di 8x6 metri e di una struttura temporanea coperta circolare del diametro di 20 metri per ospitare fino a 1000 spettatori.

 

 

Thegiornalisti

Mercoledì 12 Luglio

 

A ottobre 2016, Tommaso Paradiso aka Thegiornalisti, ha effettuato un tour acustico in piccolissimi club italiani in cambio di qualche (pochi) centinaia di euro. Ad aprile 2017, ha riempito il Palalottomatica e il Forum di Assago con oltre 10.000 paganti a sera. Il suo fattore di crescita è stato 100 (cento). Ecco. Quando si parla della nuova onda italiana i Thegiornalisti sono il nome da cui partire. L’hyperpop del mainstage troverà un seguito nel concerto della mezzanotte nei torinesi Diecicento35 guidati da Lorenzo Bulgarini, che di Paradiso sono anche amici. Per la precisione, Flowers non ne aveva la minima idea.

 

Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera, formano i Thegiornalisti a Roma nel 2009. Si autoproducono i primi due dischi nati e scritti nel salotto di casa, così che a settembre 2011 esce prima “Vol.1” e qualche mese più tardi “Vecchio”. Il cambio di rotta, di stile, avviene a fine 2013 quando firmano con Foolica e, nell’anno successivo, fanno uscire “Fuoricampo”, disco prodotto da Matteo Cantaluppi che riscuote un ottimo successo di critica e di pubblico. Nel 2015 Tommaso Paradiso firma la sua prima importante collaborazione: è infatti coautore di “Luca Lo Stesso”, il singolo di Luca Carboni in vetta alle classifiche airplay. Nel 2016 i Thegiornalisti firmano con Carosello Records per l’uscita del nuovo disco. Il 21 ottobre 2016 il gruppo pubblica il loro quarto album in studio “Completamente Sold Out” anticipato dal singolo promozionale “Tra la strada e le stelle” e dal primo singolo ufficiale estratto “Completamente”, in rotazione nelle radio nazionali dal 21 settembre 2016. Il singolo raggiunge la 54ª posizione della Top Singoli, diventando il primo singolo della band ad entrare in classifica. Nonostante il singolo non sia andato oltre tale posizione riscuote comunque un buon successo a livello nazionale raggiungendo inoltre l'11ª posizione dei singoli più trasmessi in radio e la seconda tra i video più trasmessi in TV. In seguito il brano viene certificato disco d'oro dalla FIMI per aver venduto oltre 25.000 copie. Fra le novità da segnalare l’ultimo singolo inedito “Senza”, appena uscito su Spotify ha subito raggiunto il 1° posto della classifica Viral 50 Italia, il 5° dalla Viral 50 Global e dà inoltre il nome ai due live di maggio e al tour estivo, e il brano PAMPLONA di Fabri Fibra feat. Thegiornalisti.

 

 

Suoni della mezzanotte

Diecicento35

Diecicento35 è un progetto che nasce nel 2009 prendendo il nome dal CAP del quartiere torinese Mirafiori sud, zona di origine della band. Identificabile con il genere Rock-Pop, il gruppo è caratterizzato da una forte selezione ritmica, da chitarre graffianti, e da un violino elettrico di grande impatto. Nel 2012 pubblicano l’EP "Alba", mentre partecipano a “Pagella Non Solo Rock”, al MEI di Faenza, al Reset Festival di Torino. Nel corso dello stesso anno, aprono il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti all’Emersione Festival e si esibiscono sul palco del Turin Marathon. Nel 2013 si esibiscono all’Hiroshima Mon Amour. Tra il 2014 e il 2015 calcano i palchi del raduno ARCI nazionale “W il Live” - in apertura di Vasco Brondi e Massimo Zamboni -,  Miscela Rock Festival, Collisioni, Aria di Friuli. Nel 2016 pubblicano il loro primo album "Il Piano B".

 

 

 

Gogol Bordello

Dubioza Kolektiv

Giovedì 13 luglio 

 

Dopo anni, Eugen Heutz e soci arrivano con un nuovo album che li conferma come band alternative di prima grandezza. Una specie di circo punk che da tempo si muove tra alto, come ad esempio la collaborazione con Madonna e il basso delle strade in cui si sono formati. L’accoppiata con i Dubioza, giovani eroi dell’underground europeo trova la giusta colla nel dj set di Dj so pijani (letteralmente i dj sono ubriachi) creazione sonora del festival Slavika dedicato ai suoni dell’est di ieri, oggi e domani.

 

I Gogol Bordello sono un gruppo musicale che nella propria musica mescola reggae, punk, hip hop e musica tradizionale ucraina, rientrando nel genere del gipsy punk. Formatisi in un quartiere di New York nel 1993, sono conosciuti per i loro spettacoli frenetici e teatrali. Molte delle loro canzoni traggono ispirazione dalla musica tzigana. Eugene Hütz, ucraino di origine, si allontanò dalla repubblica sovietica nel 1986 e approdò a New York nel 1993. Qui conobbe Vlad Solofar, Sasha Kazatchkoff ed Eliot Fergusen, quest'ultimo aggiunse una nota rock al suono del gruppo. Successivamente si unì il violinista Sergei Riabtsev, perfetto per dare una ulteriore dose di bizzarria alla band. Il loro vero esordio musicale risale al 1999 con “Voi-La Intruder” e prosegue con i successi di “Gipsy Punks: Underdog World Strike” (2005). Ricordiamo ancora, tra gli altri, “Super Taranta!” (2007), “Trans-Continental Hustel” (2010), fino ad arrivare al più recente “Pura Vida Conspirancy” del 2013, ultimo album in studio della band che è ora al lavoro sul nuovo e decimo album della carriera. Come dei veri e propri gipsy, la travolgente carovana balkan capitanata dall’eccentrico Eugene Hütz, non si stanca mai di girare portando sui palchi di tutto il mondo il suo sound inconfondibile, mix in cui reggae, folk e musica tradizionale dell’Europa orientale si fondono con il punk e il rock. Le performance dal vivo, travolgenti, irriverenti e cariche di energia, oltre che dal mix di violini elettrici, percussioni tribali e schitarrate graffianti, sono rese spettacolari dalle coreografie, dalla teatralità delle due percussioniste e dall'estrosità di Eugene Hütz. 

 

I Dubioza Kolektiv si formano nel 2003 e uno dei fattori che ha sempre contribuito alla loro inesauribile spinta creativa è la necessità di dar voce alle problematiche sociali del loro paese, la Bosnia, e allo stesso tempo l'esigenza di portare fuori dai confini nazionali le tradizioni balcaniche, spogliate da tutti quegli stereotipi che i media esteri hanno coltivato. I Dubioza Kolektiv non sono la solita band da balkan music, piuttosto li si può paragonare a un’esplosiva miscela di balkan e attitudine punk con influenze indo-pakistane e accenni all’elettronica. In ogni caso il risultato finale è assolutamente vincente e i numeri parlano chiaro: il singolo “Free Mp3 (The Pirate Bay Song)”, tratto dall’ultimo album “Happy machine”, ha raggiunto, in poche settimane, più di 3 milioni e mezzo di visualizzazioni su Youtube diventando una vera e propria hit. “Happy Machine”, uscito il 5 febbraio 2016, è il settimo album della band e vede la partecipazione dell’icona no global Manu Chao, che presta la voce nel brano “Red Carpet” e di Roy Paci, che compare nel brano di chiusura dell’album, una rivisitazione molto particolare di “24.000 baci” di Adriano Celentano. 

 

 

Suoni della Mezzanotte 

Dj So Pijani

Disko Slavika

Disko Slavika è una serata torinese dedicata ai ritmi balcanici, alle musiche gitane, al punk-rock jugoslavo e a tutte le correnti musicali che soffiano da oltre Cortina. Disko Slavika è nostalgia e futurismo, Lenin e Bruno Tabacci, un po' di cipolla e un sorso di vodka. Disko Slavika nasce nel segno di Slavika, festival delle culture slave, organizzato ogni anno dal 2015 dall'associazione culturale Polski Kot (via Massena 19, Torino), punto di riferimento per tutti coloro che hanno lasciato un pezzo di cuore nell'Europa dell'Est. In consolle si sfidano i Dj So Pijani (aka Matteo Barbiero e Davide Agazzi).

 

 

 

Coez e Mecna

Venerdì 14 luglio

 

Coez, Mecna e Dargen, rappresentano bene la mutazione in atto nel rap italiano. Oggi sono infatti, pur nelle proprie cifre stilistiche difficilmente etichettabili. Sono artisti hip hop? Rapper? Chi può dirlo senza cadere nell’ovvio o in certi schematismi di genere. Certamente sono tre artisti a modo proprio seminali, in grado di contaminare generi e stili non per vedere l’effetto che fa, ma con solidi argomenti e risultati. Il loro lavoro è certamente interessante e tra qualche anno sarà considerato fondamentale per gli sviluppi di una certa musica italiana.

 

Coez inizia il suo percorso musicale a 19 anni, dando vita assieme a due amici al gruppo Circolo Vizioso. Producono il primo demo mixtape omonimo e, dopo un paio di anni, il primo disco ufficiale, “Terapia”. Nel 2007 la conoscenza tra Lucci, membro del gruppo Unabombers, e i due restanti componenti del Circolo Vizioso, porta alla formazione della crew Brokenspeakers. Nel 2011 Coez si avvicina all’elettronica con “Fenomeno Mixtape. Inizia quindi la collaborazione con Sine: “E invece no” è il brano che raggiunge in soli due mesi migliaia di visualizzazioni su Youtube e una diffusione a macchia d’olio nei social network. Coez è stata una delle rivelazioni italiane del 2013. Il suo primo album ufficiale, prodotto da Riccardo Sinigallia, “Non erano fiori” è entrato direttamente in top 10 della classifica ufficiale GFK restandoci per 4 settimane. I numeri sul web sono elevatissimi e sempre in crescita: oltre 130mila fan su Facebook, oltre 22mila follower su Twitter, oltre 38mila su Instagram i suoi video totalizzano oltre 5 milioni di visualizzazioni. Nel 2017 arriva il grande successo con “Faccio un casino”.

 

Mecna, classe 1987, è una delle voci più importanti della scena rap italiana, capace di raccontarsi in modo intimo e personale attraverso produzioni raffinate, caratterizzate da tappeti elettronici e atmosfere soffuse che unite alla liriche autobiografiche ma mai autoreferenziali creano uno stile inedito e inconfondibile. Nel 2000 insieme a Lustro e Totò Nasty forma la Microphones Killarz e dopo anni di gavetta, nel 2005, esce il primo lavoro in studio, "No Problem". Lo stesso anno Mecna ed ElDoMino lavorano assieme per "Propaganda", album autoprodotto e distribuito da FunkYaMama, che riceve delle ottime critiche sui siti e le riviste specializzate. Nel 2007 esce il secondo disco della Microphones Killarz, "No Sense", distribuito dalla Saifam/Self in tutta Italia, che riscuote un buon successo a livello di pubblico. Grazie anche alla collaborazione con Macro Marco, nel 2010 esce il primo EP solista, "Le valigie per restare", un progetto in free-download che riesce ad accendere i riflettori su questo giovane artista. Mecna è stato la rivelazione della stagione 2012/2013: il suo album d'esordio “Disco Inverno” (Macro Beats/Audioglobe) ha conquistato subito i media specializzati, il pubblico Hip Hop e tutta la scena indipendente italiana, portando il rapper foggiano in un lunghissimo tour che ha toccato più volte ogni regione d'Italia, fino ad esibizioni su palchi importanti come quello dell'Hip Hop TV B-Day al Mediolanum Forum di Milano (sia nel 2012 che nel 2013) e del Miami Festival. Nel 2017 la consocrazione con “Lungo Mare Paranoia”.

 

 

Samuel

L i m 

Sabato 15 luglio 

 

Dopo Sanremo 2017, esiste Samuel. Prima c’era Samuel dei Subsonica. Autore di un album di grande successo, (con l’aiuto in alcuni brani di Jovanotti), ha svelato al pubblico un proprio stile che nel live viene esaltato mettendo in mostra le sue doti inaspettate di polistrumentista di tutto valore. La serata è stata costruita con lui, nel più lineare dei modi: “Samuel, chi vorresti con te sul palco per la data di Torino?” Ecco tutto.

 

Samuel nasce a Torino il 7 marzo 1972 ed è un autore e compositore molto attivo, canta e suona fin dalle scuole elementari. Ha realizzato quattordici album originali nelle varie formazioni musicali in cui ha militato (Subsonica e Motel Connection) e ha composto due colonne sonore per i film di Marco Ponti (Santamaradona e A+R Andata e Ritorno). Le collaborazioni musicali molto frequenti annoverano tra gli altri Franco Battiato (Up Patriots To Arms), Antonella Ruggiero (Per un’ora d’amore), Patty Pravo (Se), Manuel Agnelli - Afterhours (Voglio una pelle splendida). Alla fine degli anni ottanta Samuel sviluppa il desiderio di mettere insieme la sua naturale predisposizione nello scrivere canzoni con la passione per la musica elettronica e dà vita ai Subsonica. In quegli anni di grandissimo fermento soprattutto nei locali underground italiani, inizia un cammino di ricerca più approfondito nel tessuto della musica elettronica, e nascono i Motel Connection per cui scrive ed interpreta sei album e due colonne sonore. Alla fine del 2014 decide di realizzare il suo primo disco solista “Il Codice della bellezza” (Sony Music), prodotto da Michele Canova, uscito il 24 febbraio 2017 dopo la partecipazione alla 67 esima edizione del Festival di Sanremo con “Vedrai”. All’album collabora Lorenzo Jovanotti Cherubini, con cui Samuel firma alcuni brani e con il quale duetta in “Voleva un’anima”. L’album debutta al secondo posto della classifica FIMI degli album italiani più venduti e balza subito in testa alla classifica airplay. Il primo singolo “La risposta”, uscito il 10 settembre 2016 va primo nell’ariplay radiofonico e “Rabbia”, il secondo, è in programmazione nelle maggiori emittenti italiane.

 

Il progetto L i m, che inaugura la carriera solista di Sofia Gallotti – precedentemente negli Iori’s Eyes - con il produttore Riva, nasce ad Edimburgo nei primi mesi del 2014 come il racconto della fine di una storia d'amore e l'inizio di una nuova vita a Milano. Uscito con La Tempesta International di Enrico Molteni, 'Comet' è un EP di musica ambient evocativa, che combina spazi esoterici con atmosfere esistenzialiste e sognanti e che, con l’ausilio di vocals eterei che ponderano la cassa drammatica, si presenta come un omaggio a Klaus Schulze nella house di Detroit dei primi Anni '90.

 

 

Suoni della Mezzanotte 

Godblesscomputers Dj set

Lorenzo Nada - in arte Godblesscomputers - è un musicista e dj emiliano. Il background di Lorenzo è legato all’hip hop, al funk, al soul, al jazz, all’elettronica di matrice inglese. Vede il suo battesimo artistico durante una sua residenza berlinese. Sul fronte discografico Lorenzo ha pubblicato “The Last Swan” autoprodotto, “Swanism” con FreshYo!, la collezione di rework dei Beastie Boys, “Lost in Downtown” sempre con FreshYo!, “Freedom is O.K.” con Equinox Records, “Veleno”con Fresh Yo!, “ Plush & Safe” con La Tempesta/FreshYo!. Ha partecipato a festival come Boys Club di Berlino, Eurosonic Festival di Groningen, Le Point Éphémère di Parigi, B-Seite Festival di Mannheim. Un alternarsi di texture organiche e ritmiche impazienti, silenzi e pathos, interessante mix che lo ha portato ad esibirsi sui più prestigiosi palchi, quali Club 2 Club a Torino e Robot Festival a Bologna. 

 

 

The Zen Circus

Fast Animals and Slow Kids

Domenica 16 luglio

 

Zen e Fask, pur essendo impegnati in distinti tour in questa estate, vengono programmati in diversi festival, e Flowers tra questi, nella stessa serata. Non solo perché Appino, il frontman di Zen Circus ha prodotto il secondo album dei Fask. C’è un legame non esplicito che è quello della provincia: pisani gli Zen e perugini i Fask. La provincia diventa allora un posto altro, che non chiude e non isola, anzi. Tiene insieme i vecchietti del bar e i suoni underground newyorchesi. Meno pose, meno paranoie e grande musica. E a questo inno alla provincia contribuiscono anche gli outsider Litio, provenienti dal cuneese e prodotti da Gigi Giancursi, fu Perturbazione.

 

The Zen Circus sono un gruppo Rock composto da Andrea Appino, Karim Qqru e Massimiliano Schiavelli, fondato nel 1994 a Pisa. Debuttano con il nome di The Zen nel 1998 con l'album autoprodotto “About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen”. L'autoproduzione del primo album sfocerà nella creazione dell’etichetta Iceforeveryone Records. Nel 2001 esce il primo album, intitolato “Visited by the Ghost of Blind Willie Lemon Juice Namington IV”. Nel 2004 pubblicano “Doctor Seduction” (Le Parc Music/Self). L'album contiene anche la ballata “Sweet Me” in collaborazione con i Perturbazione. Nel 2005 pubblicano “Vita e Opinioni di Nello Scarpellini, Gentiluomo” registrato completamente in analogico, dove sono presenti per la prima volta alcune tracce cantate in italiano. Gli Zen Circus partono per il “Nello Scarpellini Tour 05/06”, durante il quale aprono il palco agli americani Violent Femmes il cui bassista, Brian Ritchie, decide di collaborare con gli Zen e di produrre il loro successivo albumi “Villa Inferno”, album che vede anche la partecipazione di Kim (Pixies), Jerry Harrison (Talking Heads), e Giorgio Canali (CSI, Rossofuoco). Nel 2009 pubblicano “Andate tutti affanculo” primo disco cantato completamente in italiano, album cui partecipa anche Nada nella canzone “Vuoti a perdere”. Nel 2011 esce l'album “Nati per subire” registrato con la collaborazione di Enrico Gabrielli, Giorgio Canali, i Ministri, Alessandro Fiori e Il Pan del Diavolo. Nel 2012 pubblicano “Metal Arcade Vol. 1” il primo di quattro EP punk. Nel 2014 viene pubblicato l'album Canzoni contro la Natura. Nel 2016 esce “La terza guerra mondiale” (La Tempesta Dischi). 

 

Fast Animals and Slow Kids (FASK), sono un gruppo alternative rock fondato a Perugia nel 2008 da Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti. Nel 2009 registrano l'EP “Questo è un cioccolatino”. Nel 2011 pubblicano “Cavalli”, prodotto da Andrea Appino. Nel 2012 pubblicano Hýbris. Nell'aprile 2014 partecipano alla decima edizione del MI AMI, anno in cui partecipano anche allo Sherwood Festival di Padova e pubblicano il disco Alaska. Nel dicembre 2016 pubblicano il singolo “Annabelle” che anticipa il disco “Forse non è la felicità” del 2017. 

 

Suoni della Mezzanotte 

Litio

La band Litio nasce fra i banchi del liceo, si evolve negli anni e assume la forma attuale circa 5 anni fa. In questo lasso di tempo i Litio registrano due dischi e suonano il più possibile. Nel corso degli ultimi due anni si esibiscono nei locali del Centro e del Nord Italia, aprendo i concerti di artisti come: Maria Antonietta, Zen Circus, Perturbazione, Paletti, Chewingum, Nicolò Carnesi, Eildentroeilfuorieilbox84, Mambassa e Melt, Francesco Motta, Any Other. Nel 2016 registrano il nuovo disco, prodotto da Gigi Giancursi (ex Perturbazione), mixato da Federico Puttilli (Nadàr Solo). "Catcher" è pubblicato per Mescal a gennaio 2017.

 

 

Biffy Clyro

Lunedì 17 luglio 

 

Biffy Clyro, vere rock star internazionali, vanno ad aggiungersi al medagliere di Flowers, che nei tre anni della sua esistenza ha presentato al proprio pubblico: Patti Smith, Goran Bregovic, Pixies, Anhoni, Bonobo…I Biffy, resi celebri in Italia dalla partecipazione all’ultimo Sanremo come superospiti internazionali hanno la propria forza in live show indimenticabili.

 

I Biffy Clyro sono un gruppo alternative rock britannico i cui tre membri sono originari della regione dell’Ayrshire, in Scozia. Al momento sono sotto contratto con la casa discografica 14th Floor Records, esistono dal 1995 e hanno fatto sette album in studio, cinque dei quali sono stati nei primi cinque posti nella classifica britannica degli album più venduti. I tre membri che fondarono i Biffy Clyro sono Simon Neil (chitarra e voce) e i gemelli James Johnston (basso) e Ben Johnston (batteria). Quando fondò i Biffy Clyro nel 1995, Neil aveva 15 anni e parlando del primo periodo del gruppo ha detto: «In quel periodo probabilmente sembravamo come qualunque altro gruppo avesse ascoltato i Nirvana. Stavamo scoprendo gli effetti di distorsione. Poi per un periodo siamo diventati leggermente più punk. Credo che ci voglia un po’ per capire esattamente quello che vuoi fare». Il loro primo disco “Blackened Sky” uscì nel 2001 e fu subito molto apprezzato, anche dai critici musicali. Il loro secondo album “The Vertigo of Bliss”, del 2003, fu ancora più apprezzato e in genere ritenuto più sperimentale del primo. ”Infinity Land”, terzo album dei Biffy Clyro, viene pubblicato il 4 ottobre 2004. Il quarto disco, “Puzzle”, è stato pubblicato nel 2007 e registrato in Canada, dopo che il gruppo aveva firmato con la 14th Floor Records. È il disco grazie al quale il gruppo si fece conoscere anche dal grande pubblico. Il 9 novembre 2009 finalmente esce “Only Revolutions”. Si sono inoltre fatti notare aprendo concerti per artisti del calibro di Muse, Who, Red Hot Chili Peppers, Foo Fighters e Rolling Stones. I Biffy Clyro hanno sbalordito stampa e pubblico, calcando i palchi delle più importanti arene e festival europei, tra cui I-Days al Parco di Monza, dimostrando, negli anni, di essere una delle band più amate della scena rock mondiale. I loro live sono composti da adrenalina pura, riff energici, alt-rock e pop punk. Dopo il successo del doppio album del 2013 “Opposites”, i Biffy Clyro sono tornati con il loro settimo album in studio “Ellipsis”, rilasciato a luglio 2016 per Warner Music, volato direttamente al n.1 della classifica inglese, tedesca, svizzera e irlandese. Il singolo “Re-Arrange” è entrato nella top 20 della classifica italiana. Ad oggi il video ha totalizzato oltre quattro milioni di visualizzazioni e continua ad essere una hit radiofonica. 

 

 

Einstürzende Neubauten

Martedì 18 luglio

 

Einsturzende Neubauten tornano a Torino dopo il successo trionfale di Lament, rock opera dedicata alla Prima Guerra mondiale che si è tenuto nel 2014 all’Auditorium RAI. Blixa Bargeld, leader della band, compositore, cantante oltre che chitarrista di Nick Cave, porta questa volta il Greatest Hits della band in un luogo carico di simboli come un ex manicomio. Il compito di aprire e chiudere la serata spetta a un massimo esperto di suoni quale Alberto Campo che veste i panni di dj e non di direttore artistico, critico musicale o giornalista. Qualità altissima.

 

Gli Einstürzende Neubauten sono un gruppo industrial tedesco formatosi nel 1980 a Berlino. Ispirati dalle avanguardie novecentesche dalla musique concrète dal krautrock, profondamente legati al clima culturale della Germania post-bellica, sono annoverati tra i maggiori e più originali innovatori del genere industrial. La Band si forma a Berlino per iniziativa del cantante e chitarrista Blixa Bargeld, e dei percussionisti Mufti F.M.Einheit e N.U.Unruh. Si esibiscono per la prima volta nell'area dell'Üntergang, un ex mattatoio diventato centro della scena underground musicale nazionale. Il gruppo introduce da subito l'utilizzo di strumentazioni atipiche, comprendenti martelli pneumatici, lamiere metalliche, tubi flessibili, compressori e altri elementi capaci di creare un suono alienante, ricco di dissonanze, rappresentativo della moderna civiltà industriale. Esordiscono con l’EP Kalte Sterne. Il primo album Kollaps viene pubblicato nel 1981. In esso la musica è ridotta al minimo: si tratta di "baccanali" di rumore, di deliri surreali in cui Bargeld narra le sue litanie. Al gruppo si aggiungono nel frattempo Marc Chung al basso e Alexander Hacke alla chitarra. Con il secondo album Die Zeichnungen Des Patienten O.T. del 1983, continuano su questa falsariga, avvicinandosi ai maestri dell'avanguardia tedesca ed americana. Nel 1984 Blixa Bargeld entra a far parte dei Nick Cave and the Bad Seeds. L'album Halber Mensch del 1985 segna una prima svolta: le strutture musicali delle canzoni risultano più ordinate e l'album diviene più eterogeneo dei precedenti. L'album successivo, Fünf Auf Der Nach Oben Offenen Richterskala del 1987, rimanda alle opere dei Sonic Youth, che evocano scenografie surreali, città in macerie e collassate. Il sound si fa relativamente più accessibile e regolare. Nel 1989 esce Haus Der Lüge. Dopo la caduta del muro di Berlino avvenuta in quell'anno, il gruppo decide di rendere i testi più espliciti e politicamente impegnati. Nick Cave sponsorizza il passaggio del gruppo alla Mute Records. Nel 1991 il gruppo registra una colonna sonora teatrale: Die Hamletmaschine; si dedica, poi, ad una trilogia che comprende gli EP Interim e Malediction e l'album Tabula Rasa, pubblicato nel 1993. Negli anni a seguire Chung e F.M. Einheit abbandonano il gruppo, sostituiti rispettivamente da Jochen Arbeit e Rudi Moser. Con la nuova formazione il gruppo pubblica nel 1996 l'album Ende Neu, che segna un distacco dal passato. Dopo una lunga pausa, gli EN ritornano nel 2000 con Silence is Sexy con il quale il gruppo porta avanti quell'"estetica del silenzio" già intrapresa nei due album precedenti. Nel 2004 esce Perpetuum Mobile, che continua sul percorso fatto di rarefazione, silenzi e dilatazioni. Nel 2007 pubblicano Alles Wieder Offen. Nel 2014 la band pubblica Lament, un'opera musicale ispirata allo scoppio della prima guerra mondiale, registrato dopo un grande lavoro di recupero su nastri audio originali, risalenti al periodo 1914-1916, di prigionieri di guerra detenuti in uno dei primi grandi campi di internamento nei pressi di Berlino. Nel 2016 esce Greatest Hits, una selezione accurata che rappresenta 35 anni di lavoro della band. 

 

Suoni della Mezzanotte 

Alberto Campo dj set

Cronista e critico musicale, ha collaborato con: “La Repubblica” (dal 1989), "Mucchio" (dal 2013) e “Il Giornale della Musica” (dal 2008). È stato direttore del periodico “Mucchio Extra” (dal 2013 al 2015) e caporedattore del mensile “Rumore” (dal 1992 al 2013). È stato autore dei saggi “Get Back! I giorni del rock” (Laterza, 2004), “Fedeli alla linea: dai CCCP ai CSI” (Giunti, 1997), “Nuovo? Rock?! Italiano!” (Giunti, 1996) e “Rockin’ USA” (insieme a Guido Chiesa - Arcana, 1986). In radio ha collaborato con Radio RAI in qualità di programmista/regista e conduttore dei programmi “Stereonotte”, “Stereodrome”, “Planet Rock” e “Suoni & Ultrasuoni” (1987/1999); ha curato le sezioni dell’“Enciclopedia Universale di Musica Leggera”, è stato opinionista ad “Atlantis” (2003/04) e collaboratore di “Wikiradio” (2011/2012), oltre che direttore artistico di Radio Flash a Torino (1995/1998). Inoltre è stato curatore della rassegna “Transiti” e del festival “Distretto 38” per il Centro di Servizi Culturali Santa Chiara di Trento (dal 2015); codirettore artistico di “Traffic – Torino Free Festival” (dal 2004 al 2014); docente in corsi di musica pop presso l’ ALMED dell’Università Cattolica di Milano (dal 2008), il DAMS dell’Università di Palermo (2005/2006/2010) e lo IED di Milano (dal 2008 al 2010), e di radiofonia presso il DAMS dell’Università di Torino (1997/98), la scuola Holden (1995) e il Politecnico di Torino (2005); ideatore degli spettacoli “Architorti Play Punk” (2005) e “Strings of Life” (2007) per la rassegna “MiTo - Settembre Musica”; curatore della mostra “Transformers” presso i Cantieri OGR di Torino (settembre/novembre 2013).

 

 

Brunori Sas

Guido Catalano

Mercoledì 19 luglio

 

Guido Catalano e Dario Brunori, si sono parecchio simpatici. Si piacciono forse perché sono normali, sono l’amico che incontri al bar e ci passi tempo a chiacchierare di tutto, dal cazzeggio ai destini del mondo. Il pubblico li adora proprio per questo e li ripaga con numeri una volta riservati alle grandi star. Basti pensare ai tutto esaurito del tour teatrale di Guido, in tutta Italia per non parlare dei numeri che accompagnano Dario, il cantautore che nel 2017 ha realizzato un album che sta a diritto tra i grandi come De André, Dalla, De Gregori… Chiude la serata, il talento sghembo di Lucio Corsi che con voce e chitarra presenta il suo concept dedicato agli animali, Bestiario Musicale.

 

Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori si affaccia nel 2009 all'universo cantautorale italiano, pubblicando il suo primo disco “Vol. 1”, e adottando lo pseudonimo di Brunori SAS, nome mutuato dalla piccola ditta di famiglia. Il disco si aggiudica il Premio Ciampi come "miglior disco d'esordio" e la Targa Tenco come "miglior esordiente”. Nel 2012 pubblica “Vol.2 – Poveri Cristi”. In questo lavoro sposta lo sguardo verso le storie di vita altrui, offrendo un lavoro più articolato anche grazie alla partecipazione di Dente e Dimartino. Il disco inaugura Picicca Dischi etichetta discografica che Brunori stesso fonda con Simona Marrazzo e Matteo Zanobini. Nello stesso anno Brunori Sas è autore della colonna sonora di “E’ Nata una Star?”, film di Lucio pellegrini. La colonna sonora è una raccolta di canzoni inedite e di brani strumentali che sarà pubblicata sempre da Picicca Dischi nel 2013. Proprio per emanciparsi ironicamente da questo stereotipo nasce nel 2013 il “Brunori senza baffi”, un tour teatrale in trio, in cui viene riproposto tutto il repertorio dei suoi tre album e alcune cover con un'attitudine più acustica. Nel 2014 pubblica “Vol. 3 – Il Cammino di Santiago in Taxi”, registrato con il produttore giapponese Taketo Gohara. Sempre nel 2014 partecipa al Concerto del Primo Maggio e apre i concerti di Milano e Roma di Ligabue. Nel 2015 porta nei teatri più prestigiosi d'Italia il tour teatrale dal titolo Brunori Srl - una società a responsabilità limitata uno spettacolo in bilico tra cabaret, teatro canzone e concerto. Il 20 maggio 2015 va in onda, in prima tv assoluta, su LaEffe “Una società a responsabilità limitata”, un viaggio tra Roma e la Calabria che Dario Brunori ha compiuto con Neri Marcorè. Nel 2017 esce il nuovo disco “A casa tutto bene” (prodotto artisticamente da Taketo Gohara), si muove metaforicamente sulla tratta Lamezia-Milano, quella che Brunori ha percorso spesso durante la stesura dei brani. Il mood risente così dell’influsso più ancestrale dei ritmi della Calabria, e dei suoni più sintetici della metropoli. I temi ricorrenti sono quelli dello spaesamento della generazione di mezzo, cresciuta con i grandi valori dei nonni e destinata a cercare una sua dimensione in assenza di riferimenti.

 

Guido Catalano produce sei libri di poesie. Le raccolte “Ti Amo Ma Posso Spiegarti” e “Piuttosto Che Morire M’Ammazzo” (Miraggi Edizioni), vendono oltre 30.000 copie. Nel febbraio 2016 pubblica per Rizzoli, il primo romanzo dell'ultimo dei poeti, “D'Amore Si Muore, Ma Io No”. Parte per il suo Grand Tour, dopo più di cento date e 34.000 km percorsi, scopre il Voltaren® e si ritira a vita solitaria nella sua dimora torinese dove dà forma alla sua nuova raccolta “Ogni volta che mi baci muore un nazista”.

 

Suoni della Mezzanotte

Lucio Corsi

Lucio Corsi è un cantautore maremmano 22 anni, originario di Vetulonia in provincia di Grosseto. Prodotto da Picicca Dischi, Lucio ha spesso raccontato la Maremma e i suoi abitanti, intesi come gli animali che la popolano, scrivendo un vero e proprio "Bestiario Musicale". Ha scelto 8 animali tipici della zona, annotandosi anche la mitologia che si portano dietro, e ha scritto una canzone per ognuno di loro. Sono canzoni notturne perché gli animali selvatici escono prevalentemente la notte, e sono canzoni in forma quasi del tutto. Nel 2012 dopo varie esperienze con gruppi della zona incomincia a comporre canzoni proprie influenzato dai cantautori italiani e dal glam rock di David Bowie e Lou Reed. Si trasferisce a Milano, dove decide di intraprendere la carriera da solista proponendo brani propri in italiano. Nel 2015 esce il suo disco d’esordio “Altalena Boy / Vetulonia Dakar”, prodotto da Federico Dragogna e pubblicato da Picicca Dischi.

 

 

Le luci della Centrale Elettrica 

Yasmine Hamdan

Giovedì 20 luglio

 

Vasco Brondi è un grande della musica italiana. Ha nei fatti inventato un suo stile di scrittura e tanto da “meritarsi” online due generatori automatici di testi vascobrondiani. In realtà Brondi scrive di “spiagge deturpate”, ma pure hit nazionalpopolari come “L’estate addosso” per Jovanotti. Insomma se la cava. Per l’ultimo lavoro è uscito dall’Italia alla ricerca di suoni alla Tinariwen o Amadou e Mariam. Ecco perché in questa giornata l’apertura è affidata alla musa libanese di Jim Jarmush Yasmine Hamdan, e la chiusura a dj Khalab alias Raffaele Costantino che dal suo Musical Box su RaiRadio2 diffonde nel nostro Paese i suoni del mondo.

 

Le Luci Della Centrale Elettrica è il progetto musicale, nato nel 2007, del cantautore ferrarese Vasco Brondi. Sono la band emblema del cantautorato degli anni zero. Il primo album, “Le luci della centrale elettrica”, è uscito nel 2007 e ha ricevuto buoni riscontri di critica. Nel maggio 2008 ha pubblicato il suo album d'esordio “Canzoni da spiaggia deturpata”, prodotto da Manuele Fusaroli e Giorgio Canali, che riprende alcune canzoni dal precedente lavoro. Il 9 novembre del 2010 Vasco Brondi ha pubblicato il suo secondo album “Per ora noi la chiameremo felicità” anticipato il 19 ottobre dal video del primo singolo estratto, “Cara catastrofe”, mentre il secondo estratto è “Quando tornerai dall'estero”. Nel settembre 2013 Vasco Brondi inizia a lavorare su un nuovo disco assieme a Federico Dragogna dei Ministri. “Costellazioni” esce il 4 marzo 2014. Il nuovo album de Le Luci Della Centrale Elettrica è “Terra”, uscito il 3 marzo. Prodotto artisticamente da Vasco Brondi e da Federico Dragogna, l’album è composto di dieci brani, dieci canzoni, dieci storie narrate per immagini che fotografano il tempo in cui viviamo. Dieci trame per un unico filo colorato, tessuto nel modo visionario e lucido che ha reso Vasco Brondi uno degli artisti italiani più riconosciuti e riconoscibili degli ultimi dieci anni. In “Terra” ancor di più si dimostra capace di raccontare i cambiamenti culturali e sociali che hanno contraddistinto gli ultimi decenni, attraverso una musica che sempre di più sposa l’attitudine cantautorale con i suoni e i ritmi del mondo. 

 

Yasmine Hamdan è nata in Libano, e ha vissuto nei paesi del Golfo e in Grecia. È considerata una delle icone underground del mondo arabo dai tempi dei Soapkills, l’emblematico duo che ha fondato a Beirut, la prima band di indie/elettronica a nascere in Medio Oriente, e la cui musica è diventata la colonna sonora della fiorente e giovane scena artistica che ha proliferato nel Libano del dopoguerra. Ha collaborato con Jim Jarmush e ha realizzato la colonna sonora del film “Solo gli amanti sopravvivono”. Dopo essersi trasferita a Parigi, Yasmine ha scritto e registrato il disco "Arabology" con il musicista/produttore Mirwais (famoso per aver lavorato con Madonna), sotto lo pseodonimo di Y.A.S., e ha collaborato anche, per un certo periodo, con CocoRosie. Proprio in quel periodo Yasmine Hamdan ha iniziato a collaborare con Marc Collin (Nouvelle Vague) per scrivere e produrre il suo prima album solista (per Kwaidan Records), ed è stato pubblicato in tutto il mondo (in una ristampa con cinque nuove tracce) nel 2013 per Crammed Discs, con Ya Nass. Il suo nuovo disco, Al Jamilat, è uscito questo marzo per Crammed Discs ed è prodotto da Yasmine affiancato da produttori inglesi del calibro di Luke Smith & Leo Abrahams.

 

Suoni della Mezzanotte

Dj Khalab

 

 

 

Baustelle

Venerdi’ 21 Luglio

 

Francesco Bianconi scrive bene. Per i suoi Baustelle, naturalmente, e per molti altri che spaziano da Irene Grandi a Paola Turci a Eros Ramazzotti. Il tutto, con il suo stile inimitabile e amato dal pubblico che lo ha celebrato nell’incontro a sorpresa con Alessandro Baricco all’ultimo Salone del Libro. Agli antipodi dello stile di Bianconi, recentemente vestito da Gucci, sta Matteo Castellano cantautore piemontese, considerato da anni come un genio accompagnato da sregolatezza. Ma la sua qualità non è argomento di discussione.

 

I Baustelle (tedesco per cantiere) sono un gruppo nato a Montepulciano, in provincia di Siena, nel 1996. Nel 2000 esce “Sussidiario illustrato della giovinezza”, prodotto da Amerigo Verardi e dall’etichetta indipendente Baracca e Burattini. Il disco si rivela come un connubio tra cantautorato, new wave, elettronica vintage e bossa nova. Nel 2003, autoprodotto in partnership con BMG Edizioni, arriva nei negozi “La moda del lento”, registrato di nuovo con la collaborazione di Verardi. Durante lo stesso anno il gruppo viene premiato come “gruppo indipendente dell’anno” dalla giuria del M.E.I. di Faenza. Nel 2005 esce “La Malavita”, prodotto da Atlantic/Warner e registrato a Torino produttore e ingegnere del suono Carlo U. Rossi. Nel disco, definibile come un manifesto in musica del “male di vivere”, la tensione rock incontra l’orchestra d’archi, la canzone italiana incontra Blondie e i Ramones. Anticipato di tre settimane dal singolo “Charlie fa surf”, nel 2008 esce il quarto album “Amen”, coprodotto dalla band assieme a Carlo U. Rossi: quindici brani musicalmente molto vari, anche dal punto di vista degli ospiti (il Maestro Alessandro Alessandroni, Sergio Carnevale, il musicista etiope Mulatu Astatke, Beatrice Antolini); nei testi, i temi personali lasciano spesso spazio ad analisi di carattere sociale. Sempre nel 2008 la band gira in Sicilia un documentario dedicato alla percezione della morte, partecipa al Concerto del 1 Maggio, all’Heineken Jammin Festival, al “Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber”, all’MTV Day, e ritira la “Targa Tenco”, sezione “album dell’anno”, assegnato ad “Amen” dalla giuria del Club Tenco. Nel 2010 pubblicano “I mistici dell’Occidente“, prodotto da Francesco Bianconi assieme a Pat McCarthy, ingegnere del suono irlandese noto per i suoi lavori con R.E.M., U2 e Madonna. Nel 2013 esce il nuovo disco di inediti “Fantasma”, anticipato nel dicembre 2012 dal singolo “La morte (non esiste più)”. Nel 2017 pubblicano “L’Amore e la Violenza”, il settimo disco di inediti, anticipato dal singolo “Amanda Lear”.

 

Suoni della Mezzanotte 

Matteo Castellano

Matteo Castellano, nasce a Torino nel 1981. All’età di quindici anni inizia a suonare la chitarra. Vive tra Torino, Roma, San Pedro de Macoris. Nel 2005 pubblica il disco autoprodotto “I Funghi Velenosi”. Nel corso degli anni partecipa al “Premio Tenco”, e alcuni suoi singoli sono inseriti nelle compilation “La leva cantautorale degli anni zero” e “San Salvario, da mezzanotte alle quattro”. Nel 2011 esce il secondo disco “Ezio”. A settembre 2017 uscirà il suo terzo album studio.

 

 

Levante

Sabato 22 Luglio 

 

Una serata tutta al femminile con due stelle luminose come l’italiana Levante e la canadese Peaches. Levante dopo due soli album è una vera star e la prossima conduzione di XFactor ne consoliderà la grandezza. Peaches è invece una supernova, artista influente e decisiva nelle battaglie del nostro tempo come l’identità di genere. In apertura di serata due certezze della nostra musica. Il loro successo di grandi dimensioni è solo questione di tempo.

 

Levante inizia nell’estate 2013 quando col suo singolo d’esordio “Alfonso” domina sia l’airplay radiofonico che le piazze ed i festival di tutta Italia. Il suo primo album “Manuale Distruzione” esce a marzo 2014 ed entra subito nella top ten delle vendite. Una volta rientrata in Italia, pubblica il singolo “Ciao Per Sempre” che anticipa “Abbi Cura di Te”. Sull’onda del successo Levante pubblica un assaggio esclusivo del nuovo album in uscita in primavera: il brano “Non Me Ne Frega Niente” viene accompagnato da un videoclip ufficiale che in poche ore raggiunge il vertice della classifica trending su Youtube. La copertina del terzo capitolo discografico della cantautrice siciliana, intitolato “Nel Caos Di Stanze Stupefacenti” e uscito il 7 aprile, viene svelata in diretta televisiva a Che Tempo Che Fa. A ridosso dell’uscita dell’album Levante vince il premio "Miglior Artista Alternative" ai prestigiosi Coca Cola Onstage Awards, che ogni anno premiano le eccellenze della musica live italiana. Ad una settimana dal debutto del disco sono i numeri a parlare: “Nel caos di stanze stupefacenti” si piazza direttamente al 2° posto della classifica FIMI/GFK - TOP OF THE MUSIC dei dischi più venduti. 

 

I’m Not A Blonde

I’m Not A Blonde (But I’d Love To Be Blondie) è un duo composto da Chiara “Oakland” Castello e Camilla Matley. Autrici e polistrumentiste, scrivono canzoni di stampo electro-pop con richiami ai synth degli anni ’80, al punk anni ’90, con rimandi ai mondi di Moloko di Roisin Murphy, Le Tigre e più recentemente Tune-Yards. Nel corso del loro primo anno di vita hanno pubblicato, con scadenza trimestrale da ottobre 2014 a luglio 2015, una trilogia di EP contenenti 3 brani ciascuno e chiamata ironicamente “3P”. Questi brani vengono poi raccolti nel loro primo vero LP “Introducing I’m Not a Blonde” pubblicato con l’etichetta Inri Metatron. Nell’album vengono inclusi anche tre remix realizzati da Yakamoto Kotzuga, Green Cable e Kole Laca de Il Teatro Degli Orrori. Nel 2016 vincono il concorso “Musica da Bere 2016” ed arrivano in finale alle selezioni di “Arezzo Wave” e in semifinale allo “Sziget and Home Festival“. Per quest’ultimo suonano “in vetrina” durante il Salone del Mobile 2016.

 

 

Twee

I Twee sono una band torinese formata da Nadia Gai alla voce, Giorgia Ruggeri al basso, Margherita Di Saint Pierre alla batteria, Gianluca Leo alla chitarra e alle programmazioni. “Mango” è il titolo del primo album che vedrà la luce nel settembre 2017. Precedentemente, nel 2015 esce l’EP “Every Week” con cui vincono il trofeo Roxy Bar di Red Ronnie. A maggio 2016 esce il secondo singolo “Clouds”, trasmesso in rotazione su Radio Capital e incluso nella compilation “20/20” distribuita da Sony Music. Nella stessa estate la band si esibisce in diversi festival italiani, tra cui: Collisioni, Balla coi Cinghiali, Reload Festival, Iscream, Voobstock, Deejay on Stage e MEI di Faenza.  Partecipano, inoltre, al format Divano Rolling, di Rolling Stone Italia suonando presso il Samsung District di Milano in occasione delle partite della Nazionale italiana. Dopo questo primo appuntamento al Flowers Festival di Torino, i Twee sono attesi sul palco del Sziget Festival di Budapest.

 

Suoni della mezzanotte

Peaches

Peaches è una cantante nota per aver scritto alcuni tra i brani più sovversivi sui temi di corpo ed identità sessuale degli ultimi vent’anni. Debutta nel 1995 col nome di Merrill Nisker (suo nome all’anagrafe). Negli anni ha scritto e prodotto sei album in studio, collaborato con numerosi artisti tra cui Josh Homme, Beth Ditto, Feist, Brian O’Connor, Pink, Chicks On Speed e le sue canzoni sono presenti nelle colonne sonore di film come “Mean Girls”, “Lost In Traslation” e “Jackass Number Two”. Nei suoi pezzi suona personalmente quasi tutti gli strumenti, crea la parte elettronica e produce da sola i suoi dischi. La musica di Peaches è incentrata sull’identità di genere e spesso gioca sull’abbattimento delle distinzioni sessuali elogiando l’ermafroditismo e il Genderfluid. “RUB”, l’ultimo album studio, esce nel 2015 ed arriva a sei anni di distanza dal precedente “I Feel Cream”, sei anni in cui l’artista canadese è stata impegnata in produzioni teatrali e cinematografiche ed ha pubblicato il suo primo libro. Si cimenta anche nel teatro con “Peaches Christ Superstar”, accolto con incredibile favore dalla critica. Sin dal suo acclamato esordio del 2000 “The Teaches of Peaches” l’artista è stata impegnata a oltrepassare le barriere tra musica elettronica, punk, hip hop e pop. Anche il seguente “Fatherfucker” che affrontava i temi di identità sessuale e politica gender è stato un album rivoluzionario, e così il suo successivo acclamato “Impeach my Bush” del 2006, urgente chiamata alla rivoluzione non solo musicale, a cui hanno collaborato artisti del calibro di Joan Jett, e Beth Ditto. Nel 2010 è stata la volta di “Peaches Does Herself” opera elettro-rock che fonde gli elementi di tutti i suoi precedenti album, e che si trasforma in un film nel 2012 presentato al Toronto film festival. In seguito Peaches si è unita al tour della “Yoko Ono’s Plastic Ono Band” e si è dedicata a collaborazioni con Major Lazer, Le Tigre, REM, e altri. 

Ed è proprio alla fine di queste numerose esperienze che inizia ”RUB”. Il nuovo album vede la collaborazione di Kim Gordon e Feist, ed è un album che esprime l’essenza di Peaches come mai prima, un album che si interroga sui temi del piacere, del potere e del dolore da un punto di vista femminista, con la sua oramai nota attitudine punk.

 

Info:

Flowers Festival 

Corso Pastrengo 51, Collegno (To)

www.flowersfestival.it

 

Informazioni Utili:

Apertura

L’area apre ogni giorno alle ore 19.00 e chiude alle ore 2.30

 

Orari

Main Stage Gli spettacoli sul main stage si tengono normalmente dalle ore 21 alle ore 00.30 salvo diversa comunicazione.

I Suoni della mezzanotte Gli spettacoli nella tenda si tengono indicativamente dalle 00.30 alle 2.30

 

Area food

Dalle 19 in poi M**Bun con ampia scelta di food, comprese opzioni vegetariane, e Ottimo! Gelaterie, saranno presenti all’interno dell’area concerti. 

 

Modalita’ di accesso all’area

Avviene con il pagamento di un biglietto. Il biglietto degli spettacoli permette di accedere agli eventi in programma.

 

Dove acquistare i biglietti

I biglietti sono in vendita on line sul sito www.flowersfestival.it e tramite i circuiti www.ticketone.it e www.piemonteticket.it

Si potranno altresì acquistare direttamente presso la biglietteria allestita presso l’area spettacoli a partire dalle ore 18 di ogni giorno di spettacolo.

La policy del Festival prevede che i bambini fino ai 10 anni usufruiscano dell’ingresso omaggio.

 

 

Come raggiungere Flowers

Flowers Festival Corso Pastrengo 51, Collegno

Flowers Festival invita a servirsi del trasporto pubblico - il mezzo più sicuro, rapido e funzionale per raggiungere l’area concerti – al fine di evitare ingorghi e ridurre l’impatto ambientale.

Bus

Autobus 33 (a Torino fronte Stazione di Porta Nuova), 37

Metropolitana

Stazione Fermi (Capolinea della metro) a 10 minuti a piedi dal Festival

Oppure dalla stazione BUS 33, 33/, 37 (scendere alla terza fermata all'ingresso del Festival)

Navetta gratuita

Autolinee Marino offrirà un servizio di navetta gratuita per il ritorno dall’area concerti (Collegno), con arrivo a Torino Centro

Treno

Stazione ferroviaria di Collegno a 5 minuti a piedi dal Festival

Aereo

Aeroporto di Torino / Bus Navetta Sadem per Stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, poi Bus 33, 37

Auto

Dalla tangenziale: Uscita Pianezza direzione Collegno

Dal centro di Torino: 8,5 Km – da Porta Susa: imboccando C.so Francia verso Rivoli 

 

 

Crediti Flowers 2017

Flowers Festival è un progetto di:

Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Cooperativa Biancaneve

Direzione artistica: Fabrizio Gargarone

Direzione generale: Mario Della Casa, Simona Ressico, Carlo Parodi

Organizzazione e marketing: Alessandro Roggero, Glenda Gamba, Giorgio Tedesco, Fabrizio Parodi

Direzione tecnica: Mauro Boglione

 

Con il sostegno di: 

Regione Piemonte, Città di Collegno, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione CRT

 

Con il patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Città di Torino

Media partner: Rolling Stone, Sky Arte, Smemoranda, Urban, Lospettakolo.it, Radio Flash

Partner: Tuborg, Ipercoop, Jim Beam, Acqua San Bernardo, Molecola, Piazza Paradiso Centro Commerciale, Redbull, M**BUN, Ottimo! Gelato, Cidiu

 

In collaborazione con: Lavanderia a Vapore, Museo Nazionale del Cinema, Film Commission Torino Piemonte, Fondazione Merz, Il Circolo dei lettori, Casa Oz, Assomusica, GG Giovani Genitori

Ultrasonica

Portale Musicale dal 2004

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Archivio fotografico

Grazie alla collaborazione con il collettivo BRUBEN che gestisce anche i contenuti del sito, Ultrasonica.it vanta uno degli archivi fotografici di eventi live più ampi della rete.

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