Bon Iver: riprogrammata al 2021 l'unica data italiana! Il video di “Auatc” di Bon Iver

Bon Iver: riprogrammata al 2021 l'unica data italiana!  Il video di “Auatc” di Bon Iver

Bon Iver, riprogrammata al 2021 l'unica data italiana, il 12 novembre 2021 ad Assago (Mi), Mediolanum Forum: la data italiana di Bon Iver è rimandata: il concerto programmato per il 9 novembre 2020 è posticipato al 2021, una decisione presa per consentire a tutti di godersi un evento unico e meraviglioso come l'unica esibizione nel nostro paese di uno dei progetti musicali più significativi del millennio in corso. I biglietti acquistati in precedenza rimarranno validi per la nuova data. Special Guest: Aaron Dessner’s Big 37d03d Machine. Ad aprile e ad agosto ha pubblicato due nuovi singoli, “Pdlif” ed “Auatc” (acronimi che stanno rispettivamente per “Please Don’t Live in Fear” e “Ate Up All Their Cake”), due brani fortemente critici verso capitalismo, razzismo e sessismo. Sono entrambi presentati come “Bon Iver: season five”: il video di “Auatc” di Bon Iver.

Dna concerti
è felice di presentare:

Bon Iver

Posticipata al 2021 l’unica data italiana del tour europeo

12 novembre 2021 - Assago (Mi), Mediolanum Forum
- sostituisce la data del 9 novembre 2020 -

Prevendite disponibil su Ticketone - https://www.ticketone.it/artist/bon-iver/
I biglietti acquistati in precedenza rimarranno validi per la nuova data

Special Guest: Aaron Dessner’s Big 37d03d Machine
Maggiori info su: www.dnaconcerti.com

La data italiana di Bon Iver è rimandata: il concerto programmato per il 9 novembre 2020 è posticipato al 2021, una decisione presa per consentire a tutti di godersi un evento unico e meraviglioso come l'unica esibizione nel nostro paese di uno dei progetti musicali più significativi del millennio in corso.

È ufficiale: c’è una nuova data da segnare in calendario per tutti i fan di Bon Iver, il cui ritorno in Italia era fortemente atteso per il 9 novembre 2020 al Mediolanum Forum di Assago. Un appuntamento annunciato pochi mesi dopo il suo indimenticabile concerto tutto esaurito al Castello Scaligero di Villafranca di Verona del 17 luglio 2019 e accolto con immutato entusiasmo dai suoi numerosi e appassionati fan italiani, desiderosi di ascoltare dal vivo il suo ultimo e acclamatissimo album “I,i”, uscito ad agosto 2019 per l’etichetta indipendente Jagjaguar e candidato a tre Grammy Awards (album dell’anno, miglior album di musica alternativa e registrazione dell’anno). 

Bisognerà dunque attendere un altro anno per farsi rapire il cuore ancora una volta dalle intense atmosfere indie folk della creatura musicale di Justin Vernon, che nei mesi passati non ha di certo fatto sentire la sua mancanza, unendo in maniera ancora più marcata la sua produzione artistica a un sentito attivismo politico: oltre ad aver apertamente appoggiato la candidatura di Bernie Sanders alle primarie democratiche negli USA, supportato con ogni mezzo il movimento #Blacklivesmatter e intrapreso una serie di iniziative personali a sostegno di associazioni ambientaliste, ad aprile e ad agosto ha pubblicato due nuovi singoli, “Pdlif” ed “Auatc” (acronimi che stanno rispettivamente per “Please Don’t Live in Fear” e “Ate Up All Their Cake”), due brani fortemente critici verso capitalismo, razzismo e sessismo. Sono entrambi presentati come “Bon Iver: season five”, cioè riuniti sotto il cappello di una “quinta stagione” che arriva dopo le quattro stagioni precedenti a cui ha da sempre metaforicamente associato i suoi album. 
Recentemente ha anche collaborato Taylor Swift, scrivendo insieme a lei il brano “Exile” presente nell’ultimo album della popstar americana, album che tra i credits vanta anche il nome di Aaron Dessner dei The National, amico e collaboratore di lunga data di Justin Vernon che lo accompagnerà come special guest nel tour europeo posticipato al 2021.

Guarda il video di “Auatc” di Bon Iver qui sotto

Ph. Credits: Graham Tolbert & Eric Carlson

Re incontrastato dell’indie americano, vincitore di due Grammy Awards e autore di quattro album di culto, Bon Iver – la creatura dai tratti mitologici guidata dal trentottenne Justin Vernon - è acclamato dalla stampa e dal pubblico di tutto il mondo.
Nel disco di esordio For Emma, Forever Ago, uscito nel 2007, Justin Vernon suona tutti gli strumenti e partorisce un album che diventa in brevissimo tempo il manifesto di una intera generazione: testi brevi ed evocativi, incredibile attenzione alla melodia, intimismo struggente, purezza compositiva.
Nel 2011, per la prestigiosa etichetta 4AD, esce Bon Iver, Bon Iver e immediatamente si afferma come un assoluto capolavoro, disco dell’anno di Pitchfork e di molte altre prestigiose testate musicali. Qui la tavolozza sonora dell’artista si espande oltre lo scarno suono acustico dell’album di debutto. Bon Iver, Bon Iver è un paesaggio lussureggiante che si stende su delicate chitarre elettriche, intricate tastiere, e sottili suoni di fiati e sezioni d’archi, conservando intatti i cori spettrali e i densi strati vocali per i quali Bon Iver è universalmente riconoscibile. L’album è stato registrato e mixato all’April Base Studios, un’ex clinica veterinaria in Fall Creek, WI, trasformata in uno studio di registrazione da Vernon e suo fratello.
Dopo la pubblicazione di questo album, Bon Iver raggiunge una fama e un successo planetari, e collabora con artisti come The Roots, James Blake, Flaming Lips, The National. La voce di Justin è in due brani di Kanye West, uno dei quali è stato usato anche per la colonna sonora di New Moon, il secondo capitolo della saga Twilight. La musica di Bon Iver è inoltre presente anche nella colonna sonora del film di Gus Van Sant Restless - l'amore che resta e del film di di Alexander Payne con George Clooney Paradiso Amaro.

Il 30 settembre 2016 arriva finalmente il terzo album 22, A Million e di nuovo Justin riesce a spiazzare tutti abbracciando sonorità elettroniche, dissonanti, e costruendo un universo che è giungla elaboratissima di simboli visivi e sonori. Le dieci canzoni che compongono il nuovo lavoro sono una raccolta di momenti sacri, di tormenti sentimentali e allo stesso tempo di salvezza, di ricordi intensi, di segni che si possono incatenare o ignorare come coincidenze. Un album calibrato e pensato in ogni movimento che ottiene come sempre un grande successo.
I, i è il loro quarto e ultimo lavoro: il loro più intimo e profondo, probabilmente. Vernon canta della sua ansia, di Donald Trump, di cambiamenti climatici, di sua madre. Un album ricco di collaborazioni prestigiose: oltre ai partner di fiducia come James Blake e i fratelli Dessner dei National, partecipano al disco Bruce Hornsby, Moses Sumney, BJ Burton e Francis Starlite. Un disco in cui la dimensione elettronica si sposa con quella acustica, generando tra synth, chitarre, archi e fiati un’atmosfera eterea in cui la voce di Vernon rimane libera di muoversi in qualsiasi direzione, come le foglie dell’autunno colpite dal vento.
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