19 Maggio: Emidio Clementi & Corrado Nuccini allo Spazio 211 per #SalTo30

19 Maggio: Emidio Clementi & Corrado Nuccini allo Spazio 211 per #SalTo30

ToDays festival, Dna concerti presentano: Emidio Clementi & Corrado Nuccini inQuattro quartetti (T.S. Eliot) allo Spazio 211 per #SalTo30: un viaggio dal cuore del cosmo, un luogo segreto dello spirito. Ci vuole coraggio a fondere l’elemento ritmico già presente nelle parola del poeta e critico letterario statunitense T.S. Eliot, con un tessuto musicale inedito e composto per l’occasione, facendo convivere trame sonore vicine alla musica ambient con suggestioni etniche e improvvise impennate chitarristiche.

ToDays festival, Dna concerti e #SalTo30
presentano:

Venerdì' 19 Maggio2017
Spazio211
Via Francesco Cigna 211, Torino
ore: 21.30 - ingresso gratuito
evento facebook: http://bit.ly/2qDQys5
 


Emidio Clementi e Corrado Nuccini
Quattro quartetti - T.s. Eliot


Un viaggio dal cuore del cosmo, un luogo segreto dello spirito.
#SalTo30

Spazio211
Via Cigna 211, 10155 Torino


Il primo ha attraversato da protagonista tre decenni con il suo lavoro con i Massimo Volume, El Muniria e Sorge, ha scritto tre romanzi e insegna scrittura creativa all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Corrado Nuccini è uno dei fondatori dei Giardini di Mirò, vera e propria colonna della musica indipendente italiana. Ci vuole coraggio a fondere l’elemento ritmico già presente nelle parola del poeta e critico letterario statunitense T.S. Eliot, con un tessuto musicale inedito e composto per l’occasione, facendo convivere trame sonore vicine alla musica ambient con suggestioni etniche e improvvise impennate chitarristiche.

Ingresso gratuito
Apertura porte: ore 21.30/ show: ore 22.30

Ci vuole coraggio a decidere di prendere un classico letterario del '900 - i “Quattro Quartetti” del poeta e critico letterario statunitense T.S. Eliot - e reinterpretarlo in maniera completamente inedita. 
Coraggio che evidentemente non manca ad Emidio Clementi e Corrado Nuccini che proprio dalla rielaborazione dei “Quattro Quartetti” decidono di ripartire dopo avere iniziato a collaborare per lo spettacolo/reading tratto da “La ragione delle mani” (raccolta di racconti firmati proprio da Emidio Clementi e pubblicati da Playground) e per “Notturno americano” dove la scrittura di Clementi intrecciava il suo percorso con quella di Emanuel Carnevali in quello che voleva essere a tutti gli effetti un tributo all’autore e un omaggio alla letteratura americana, diventato poi anche un disco uscito per Santeria/Audioglobe. Un percorso nato da un’amicizia e che arriva a compimento ora con quello che è a tutti gli effetti il primo disco ufficiale firmato in coppia dal duo. 

T.S. Eliot impiegò quasi otto anni - dal 1934 al 1942 - per terminare i suoi “Quattro Quartetti” (un poema unico composto da quattro sezioni differenti scritte in periodi diversi e anche abbastanza distanti l’una dall’altra). Un vero e proprio classico moderno che è riuscito a superare indenne lo spettro del tempo senza invecchiare mai davvero o vedere scemare il suo fascino. Quattro quartetti come sono quattro i luoghi che fanno da titolo alle diverse sezioni (Burnt Norton, East Coker, The Dry Salvages e Little Gidding) e che rimandano direttamente alle quattro stagioni (autunno, inverno, primavera ed estate) e ai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), per quello che può essere inteso a tutti gli effetti come un viaggio all’interno della natura umana.

Negli anni sono tantissimi gli autori che hanno provato a rielaborarlo e altrettanti sono gli attori che ne hanno fornito una loro interpretazione, ma nessuno aveva provato a fondere l’elemento ritmico già presente nelle parola di Eliot con un tessuto musicale inedito, composto per l’occasione e che prova a far convivere trame sonore vicine alla musica ambient con suggestioni etniche e improvvise impennate chitarristiche.

Un lavoro che è a sua volta un vero e proprio disco che ha senso anche come opera a sé pure per chi non possiede alcuna confidenza con il poema di Eliot, qui declamato alla perfezione da Emidio Clementi su una traduzione Garzanti del 1994. 

Emidio Clementi e Corrado Nuccini sono due figure cardine della musica italiana.
Il primo ha attraversato da protagonista tre decenni con il suo lavoro con i Massimo Volume, El Muniria e Sorge. Ha scritto tre romanzi (La notte del pratello, L’ultimo dio e Matilde e i suoi tre padri) pubblicati da Fazi Editore e Rizzoli. Insegna scrittura creativa all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. 
Corrado Nuccini è uno dei fondatori dei Giardini di Mirò vera e propria colonna della musica indipendente italiana, molto apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali e i suoi progetti collaterali - Nuccini e Vessel - hanno avuto ottimi riscontri di pubblico e critica.
Ha curato gli spettacoli Toxic Love e Stranger Music dedicati alla musica di Lou Reed e Leonard Cohen. “Stranger Music” è diventata anche una compilation tributo pubblicata da 42 Records e Punk not Diet! con nomi come His Clancyness, Le Luci della centrale elettrica, Albanpower e lo stesso Emidio Clementi (tra gli altri).

In collaborazione con TOdays festival (bit.ly/TOdays17) e DNA concerti.
 
Info:
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