GUANO PADANO - Un assaggio dal nuovo album "Americana" e le prime date del tour
A Buzz Supreme
presenta:
GUANO PADANO
'Americana'
Sarà Novembre il mese in cui vedrà la luce l'atteso e quantomai chiaccherato nuovo album dei GUANO PADANO, la band composta da Alessandro "Asso" Stefana(chitarra), Danilo Gallo (basso) e Zeno De Rossi (batteria).
AMERICANA, questo è il titolo del disco, uscirà per l'Italia su Ponderosa Music & Art e sull'etichetta di Mike Patton Ipecac Recordings per il resto del mondo.
Pian della Tortilla è il primo estratto dal nuovo lavoro ascoltabile qui:
http://youtu.be/tmgbviZpPDw
Queste le date al momento confermate:
FACEBOOK UFFICIALE:
https://www.facebook.com/pages/GUANO-PADANO/128526000583127?sk=info&ref=page_internal
Per carpire meglio il fascino e il concept che girano intorno a questo disco è perfetto un frammento dalla presentazione di Nicoletta Montella contenuta nell'artwork:
"Americana è un titolo che, nella cultura italiana, ha una connotazione puntuale e precisa: fu l’intestazione di una controversa antologia realizzata negli anni ’40 del Novecento su progetto di Elio Vittorini, una collezione di testi di 33 narratori americani (dal primo Ottocento fino agli anni Trenta), alla cui realizzazione collaborarono, per le traduzioni, scrittori e intellettuali come, tra gli altri, Cesare Pavese, Eugenio Montale e Alberto Moravia. Vittorini non riuscì a pubblicare Americana nella maniera in cui la pensò e organizzò, perché il regime fascista imperante in Italia in quel periodo, poco tollerava un’esterofilia che non parlasse lingua tedesca. Eppure già dagli anni ’30, la curiosità nei confronti della letteratura americana aveva suscitato una fervente e sotterranea attività di lettura e traduzione da parte di molti intellettuali (come una giovanissima Fernanda Pivano) che vedevano proprio in Pavese e Vittorini i propri capofila. E pensare che proprio questi ultimi, entrambi, conobbero l’America solo attraverso le Sue carte: non la videro mai, e il fascino di Lei, setacciato attraverso le parole dei Suoi scrittori, la rese ai loro occhi ancora più bella, ancora più mitica.
I Guano Padano si sono approcciati a quegli stessi autori americani e ad alcuni loro libri pubblicati nella prima metà del Novecento, subendone più o meno la stessa fascinazione primitiva, ammirati e intimoriti da quei Giganti di terre sconosciute, oltre le Colonne d’Ercole."