Zu + In Zaire, giovedì 6 aprile 2017 al Magazzino sul Po - Torino
Zu + In Zaire, giovedì 6 aprile 2017 al Magazzino sul Po, Torino: gli Zu presenteranno il loro nuovo album che esce a Marzo 2017 su ‘House of Mythology’. Il nuovissimo album degli Zu, “Jhator”, esce a marzo 2017 e dà il via a un intenso periodo di tour della band. Video teaser di Jhator degli Zu
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presenta:
Giovedì 6 aprile 2017
Zu + In Zaire
Magazzino sul Po - Torino
Gli Zu presenteranno il loro nuovo album che esce a Marzo 2017 su ‘House of Mythology’.
Per più di quindici anni il modus operandi degli Zu consiste nello stravolgere e abusare dei generi musicali, appare chiaro dai 15 album pubblicati dalla band con le diverse label tra cui Ipecac, Atavistic and Headz (Japan) e oggi House of Mythology.
Il loro sperimentalismo amalgama metal, math, no-wave ed elettronica e porta l'acclamato compositore John Zorn a descrivere il loro suono come "una potente ed espressiva musica che si distacca completamente dalla maggior parte delle band dei giorni nostri".
In corsa per il titolo "band più attiva", gli ZU si sono esibiti in più di 2000 show tra Europa, US, Canada, Asia, Russia, Mexico, Africa, condividendo il palco con Faith No More, Fantomas, The Melvins, Lightning Bolt, Sonic Youth, The Ex…
Hanno collaborato con un vasto numero di musicisti come Mike Patton, The Melvins, Dälek, Jim O' Rourke, NoMeansNo, FM Einheit (Einsturzende Neubauten), Peter Brötzmann, Eugene S. Robinson (Oxbow), Steve MacKay (The Stooges), The Ex, Thurston Moore, Stephen O Malley, Damo Suzuki (Can), Mats Gustafsson, Joe Lally (Fugazi).
Cinque anni dopo il loro ultimo LP per la Ipecac (l'acclamatissimo Carboniferous), sono tornati con il full lenght Cortar Todo e oggi...
Jhator (House of Mythology - marzo 2017)
House of Mythology continua a offrire musica sperimentale, progettata e confezionata eccezionalmente, proveniente da una vasta gamma di musicisti e artisti che si possono definire visionari. Ora è il momento di annunciare il nuovissimo album degli Zu: “Jhator” esce in marzo 2017 e dà il via a un intenso periodo di tour della band.
Ambizione, aspirazione e una profonda esplorazione interiore sono aspetti cruciali per gli Zu. Per quasi due decadi la band si è interrogata sulla sua identità musicale, che si è evoluta sviluppando un vocabolario proprio, release dopo release e collaborazione dopo collaborazione, ma senza mai lasciare che la propria personale libertà creativa venisse soffocata dalle imposizioni strutturali e dalle etichette. La loro più forte ispirazione e i punti di riferimento artistici hanno prodotto un risultato vario, che si è evoluto (parlando di suono) da un album all’altro seguendo nuovi canoni. Il loro linguaggio musicale è cambiato molto negli anni, ma l’essenza è sempre rimasta solida. Forse non ci saranno sorprese trovandosi oggi davanti a un approccio musicale in contrasto con gli album precedenti, ma i concetti e le idee esplorate in “Jhator” sono certamente non nuovi per il pensiero degli Zu.
Guarda il video teaser di Jhator degli Zu, qui sotto.
Per il nuovo album “Jhator”, gli Zu si immergono in una pratica funeraria antica tibetana e da lì partono: è l’inizio di un nuovo viaggio verso una forma differente. Antichi testi egizi ci danno indizi sulla direzione dell’album. Nel costruire questo disco hanno provato ad affermare vita, bellezza e mistero, spostando il focus della visione in una nuova direzione, lontana dal punto di vista occidentale. “Jhator” può essere l’inizio di una nuova direzione per gli Zu o forse un album isolato che cattura una particolare essenza, un rito di passaggio: comunque sia, il viaggio continuerà.
“Wonder is the beginning of philosophy” – Wittgenstein
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In Zaire
Nata nel 2008 dall’incontro di Alessandro De Zan (basso) e Riccardo Biondetti (percussioni) con il musicista e sperimentatore noise/elettronico Claudio Rocchetti, In Zaire è una delle formazioni più affascinanti ed “evolute” della psichedelia italiana deviata e sommersa (codificata da qualche tempo come “psichedelia occulta”). Con l’ingresso, qualche anno dopo, del chitarrista Stefano Pilia il quartetto inizia a prendere le sembianze della creatura visionaria. (Il Mucchio Selvaggio)
La musica degli In Zaire non è solo psichedelica, è un mix di ritmi percussivi dub-funk, percussioni tribali e africane, melodie elettrico-indiane, voci arabico-psichedeliche, suoni elettronici minimali-introspettivi.
https://www.facebook.com/In-Zaire-109050415832929/
https://inzaire1.bandcamp.com/music
Info
apertura porte ore 21.00
ingresso €10 riservato soci Arci: er prenotare il biglietto: http://magazzinosulpo.it/biglietteria/
Magazzino sul Po, Circolo ARCI Torino
Murazzi del Po, lato sinistro