1° MAGGIO - GRANDE FESTA JAZZ: TARANTA NERA, SALIS/ANGELI/MURGIA/DRAKE, NEW YORK TORINO ROUNDTRIP, PAOLO FRESU QUINTET, IBRAHIM MAALOUF, ALAIN CARON BAND ED ELIO E LE STORIE TESE
Città di Torino
presenta:
TORINO JAZZ FESTIVAL
GIOVEDÌ 1° MAGGIO - GRANDE FESTA JAZZ
Programma:
Ore 15.30
PIAZZA CASTELLO
TARANTA NERA - IL SALENTO INCONTRA L’AFRICA
Cinzia Marzo, voce, flauti, tamburello
Donatello Pisanello, organetto diatonico, chitarra, mandola
Lamberto Probo, tamburello, tamborra, percussioni salentine
Silvia Gallone, tamburello, tamborra, voce
Giorgio Doveri, violino, mandola
Luigi Panico, chitarra, mandola, armonica a bocca
Ospiti:
Baba Sissoko, voce, talking drum, n’goni
Kandi Guira, voce
Kalifa Kone, djembè, percussioni
TARANTA NERA Salento e Africa: due luoghi del sud del mondo entrambi depositari di tradizioni millenarie fondate sulle forme artistiche umane tra le più arcaiche: le voci e le percussioni. Le voci come comunicazione ed espressione: così come le voci dei griot portano le notizie nei villaggi sperduti della savana, i canti di lavoro delle donne salentine scandiscono il duro lavoro nei campi.
Ore 17.00
SALIS/ANGELI/MURGIA/DRAKE - Giornale di Bordo
Antonello Salis, fisarmonica, pianoforte, tastiere, voce
Paolo Angeli, chitarra sarda preparata, voce
Gavino Murgia, sassofoni, flauti, voce
Hamid Drake, batteria, tamburo a cornice
SALIS/ANGELI/MURGIA/DRAKE - GIORNALE DI BORDO
Totale libertà, eco di suoni ancestrali e futuribili, frammenti di storie lontane, talismani di terre arcane, bronzetti sardi o sculture d’arte contemporanea. In una musica tanto aperta, ognuno può scoprire degli stimoli o incappare in personali pietre preziose. Giornale di Bordo prosegue il suo viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica, aperta e sincera, tra avanguardia jazz e colori multietnici.
Ore 18.00
NEW YORK - TORINO ROUNDTRIP
JUILLIARD SCHOOL/CONSERVATORIO VERDI
Rodney Jones, chitarra
James Burton III, trombone
Jordan Pettay, sassofono
Luke Celenza, piano
Luke Sellick, contrabbasso
Luca Santaniello, batteria
Emanuele Cisi, sax tenore
Giampaolo Casati, tromba
Dado Moroni, piano
Luigi Tessarollo, chitarra
Furio Di Castri, basso
Enzo Zirilli, batteria
Produzione originale Torino Jazz Festival
Ore 19.20
PAOLO FRESU QUINTET - TRINT’ANNOS ¡30!
TRENT’ANNI
Paolo Fresu, tromba e flicorno
Tino Tracanna, sax tenore, sax soprano
Roberto Cipelli, pianoforte, piano elettrico
Attilio Zanchi, contrabbasso
Ettore Fioravanti, batteria
Il quintetto di Paolo Fresu nasce nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e Roberto Cipelli e oggi fa a pieno diritto parte della storia del moderno jazz europeo, festeggiando - con la stessa originale formazione - i trent’anni di vita, cosa non solo rara, ma forse unica nell’intera storia del jazz.
Ore 20.40
IBRAHIM MAALOUF ILLUSIONS
Ibrahim Maalouf, tromba
Frank Woeste, fender rhodes
François Delporte, chitarra
Laurent David, basso
Stéphane Galland, batteria
Youenn Le Cam, tromba
Yann Martin, tromba
Martin Saccardy, tromba
Maalouf nasce a Beirut nel 1980 in un paese devastato dalla guerra civile. Presto con la famiglia lascia il Libano per la più sicura Francia, dove si stabilisce e viene cresciuto comprendendo e assimilando entrambe le culture: libanese e francese.
Ore 21.50
ALAIN CARON BAND FEATURING DAMIEN SCHMITT, JOHN RONEY, PIERRE CÔTÉ
Alain Caron, basso elettrico
Damien Schmitt, batteria
John Roney, tastiere
Pierre Côté, chitarra
Alain Caron si presenta sul palco del TJF con il suo nuovo gruppo, una solida macchina da groove su cui risaltano, durante le frequenti sortite in assolo, le sue doti da virtuoso.
Ore 23.00
ELIO E LE STORIE TESE
Elio, voce, flauto
Faso, chitarra basso
Cesareo, chitarra alto
Rocco Tanica, pianola
Christian Meyer, batteria
Jantoman, ulteriori pianole
Mangoni, artista a sé
Elio e le Storie Tese in concerto: il gruppo ideale per chiudere la festa jazz di Torino. Istrionici, compositori di una musica che si muove disinvolta tra i generi, partendo da alcuni presupposti: il cabaret, un certo rock demenziale e la lezione di Frank Zappa.
TARANTA NERA - IL SALENTO INCONTRA L’AFRICA
Le percussioni come battito vitale della terra e delle cerimonie: così come i tamburi africani fungono da veicolo di comunicazione e di trance nelle cerimonie tribali, il battito del tamburello salentino scandisce da tempi immemori le cerimonie di guarigione dal morso della taranta e portano fino a noi i ritmi dei riti dionisiaci. Un incontro originale e coinvolgente in cui la pizzica tarantata incontra i ritmi africani, con il Mediterraneo a fare da canale di comunicazione.
L’Officina Zoe fin dai primi anni Novanta è stata parte attiva di quel movimento di riscoperta della più antica e travolgente forma di ritmo popolare che è la Pizzica-Pizzica. L’aspetto più interessante del loro lavoro è, oltre alla riproposizione, il rinnovamento del repertorio della Pizzica attraverso composizioni originali che rispettano lo spirito e a volte anche la lettera della tradizione.
Baba Sissoko è originario del Mali, discendente da una grande famiglia di griots, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locali. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante), accompagnando il nonno nei suoi viaggi da griot. Il suo stile particolare, fonde sonorità occidentali con le melodie e ritmi propri della tradizione africana come quelli Bambara, Peul, Mandinga.
SALIS/ANGELI/MURGIA/DRAKE - GIORNALE DI BORDO
Giornale di Bordo riunisce quattro forti personalità musicali lontane da ogni cliché: i sardi Antonello Salis al pianoforte e alla fisarmonica, Gavino Murgia ai sax e Paolo Angeli con la sua chitarra “preparata”, più il batterista afroamericano Hamid Drake. Musicisti eclettici, con alle spalle lunghe e importanti carriere a livello internazionale, che hanno scelto di vivere in più luoghi, ascoltare più storie, sentire più voci. L’idea nasce ovviamente in Sardegna sotto forma di progetto speciale in occasione di un meritato premio alla carriera dedicato ad Antonello Salis. Ma con l’aggiunta del batterista Hamid Drake si apre una nuova prospettiva, dando forma a un quartetto senza un vero “leader”, che fa snodare la sue trame sonore con gioiosa abilità, colore e forza creativa. Salis, Angeli, Murgia e Drake avevano spesso intrecciato fra loro, nel corso degli anni, diverse collaborazioni in duo, ma è stato Giornale di Bordo a concretizzare la forma di un quartetto davvero entusiasmante.
NEW YORK - TORINO ROUNDTRIP
I docenti dalla prestigiosa Juilliard Schoo di New York e del Dipartimento Jazz del Conservatorio Verdi di Torino, tutti artisti di fama, aprono un concerto in cui i veri protagonisti sono gli studenti che hanno partecipato al secondo anno del workshop tenuto durante il Torino Jazz Festival. L’ensemble introdurrà i gruppi dei migliori studenti da loro selezionati durante il seminario. Come da miglior tradizione, il set si chiuderà con una jam session tra maestri e allievi. Rodney Jones, il musicista che guida la delegazione Juilliard di quest’anno, è un chitarrista dal pedigree importante: ha suonato ad inizio carriera con Dizzy Gillespie, Chico Hamilton, Lena Horne per poi continuare come solista, realizzando dischi importanti ricchi di groove, a suo agio con musicisti funk e r&b, come nel suo lavoro al servizio di icone del pop (Madonna, Stevie Wonder, Indigo Girls, Robert Palmer, Phil Collins, Destiny’s Child).
PAOLO FRESU QUINTET
Il gruppo odierno inizia a incidere a cavallo fra il 1984 e il 1985 con Ostinato per la Splasc(h) Records e viene consacrato come uno dei gruppi di punta del jazz italiano. Da allora svolge un’intensa attività concertistica e discografica in tutto il mondo e viene raggiunto un nuovo importante traguardo: quello dei 30 anni di attività comune! Il nuovissimo capitolo discografico si chiama ¡30! (Tuk Music 2014), ovvio riferimento ai tre decenni d’arte in comune. Lunga vita a questa incredibile formazione! Molti sostengono: “Paolo ha tanti incredibili progetti ma... il quintetto resta sempre il quintetto!” Ovvero una formazione di cinque musicisti che presi singolarmente sono tutti grandi maestri del jazz italiano e riuniti in gruppo rappresentano uno degli esempi più alti di affiatamento e di arte del jazz italiano e internazionale. Paolo Fresu è compositore, trombettista e flicornista di fama mondiale e fondatore di Time in Jazz, festival che si tiene ogni anno a Berchidda.
IBRAHIM MAALOUF
Nonostante la giovane età, Maalouf è velocemente diventato una figura di riferimento del panorama musicale. Con una profonda passione per la musica “colta” ma anche per quella tradizionale libanese, con la sua tromba ricrea i modi melodici della musica tradizionale araba. Illusions, l’ultimo potente album, sembra sbucato fuori dagli anni Settanta dei Nucleus di Ian Carr, dei Soft Machine del dopo Wyatt, del Miles David di On The Corner, dei nostri Area, anche se poi si apre ad un sound duro, tutto rivolto al presente. Con il resto della sua band sprigiona una energia rock trascinante e coinvolgente.
ALAIN CARON BAND
Alain Caron è un bassista di fama mondiale, sia come solista che con il gruppo fusion UZEB. La sua storia di musicista inizia alla tenera età di 11 anni quando vince un concorso amatoriale. Fonda il gruppo UZEB con il quale realizzerà ben dieci album di fusion fra il 1977 ed il 1992. Dal 1993 Alain Caron si dedica ad una pregevole carriera da solista con una band tutta sua, Le Band, pubblicando un buon numero di album, l’ultimo dei quali è uscito nel 2010. Ma la fama è legata anche alla figura di session man richiesto per la sua versatilità, grazie a cui colleziona partecipazioni ai lavori di artisti del calibro di Gino Vannelli, Mike Stern, Frank Gambale ed altri ancora.
ELIO E LE STORIE TESE
Tra umorismo e nonsense, tra gag e grande musica per far divertire i loro fan e tutta la piazza. Chissà, magari eseguiranno il politicamente scorretto ma azzeccato Complesso del primo maggio… Elio e le Storie Tese nasce a Milano nel 1980 ad opera di Elio. Elio prende il nome dalla sua prima canzone che si intitola Elio. Ben presto nasce un culto alimentato da fan tenacissimi, concerti affollati e dischi indimenticabili. Sono stati anche protagonisti del Festival di Sanremo 2013 (dopo il trionfo del 1996 con La terra dei cachi) con i brani Dannati forever e La canzone mononota. L’album biango è il loro ultimo disco, come sempre acclamato da critica e pubblico.