MOVING TFF: prossimi appuntamenti a Torino
MOVING TFF
Tff presenta:
Sabato 10 novembre
ore 21.00-3.00
NOTTE BIANCA DELLE ARTI CONTEMPORANEE –
MARATONA HORROR: Masters of Horror 1.
Domenica 11 novembre
ore 21.00
DUE O TRE COSE CHE SO DI TORINO/3
'Radio Singer' di Pietro Balla.
Lunedì 12 novembre
ore 15.30
LE GRANDI RETROSPETTIVE/Free Cinema
'Gioventù amore e rabbia' di Tony Richardson.
MOVING TFF è un’iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino con il Torino Film Festival e il Museo Nazionale del Cinema che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione, in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival.
Continua a ritmo sempre più serrato la programmazione del MOVING TFF che prevede, fino al 26 novembre, appuntamenti quasi quotidiani.
Gli appuntamenti del MOVING TFF sono a ingresso gratuito. Per gli eventi presso i Circoli Arci è necessaria la tessera Arci, per quelli alla Bibliomediateca è necessaria l’iscrizione gratuita alla stessa.
Sabato 10 novembre
ore 21.00/3.00
Piccolo Cinema, via Cavagnolo 7
NOTTE BIANCA DELLE ARTI CONTEMPORANEE - MARATONA HORROR.
Daniele Cavalla (La Stampa) introduce la proiezione dei film della prima
Serie Masters of Horror:
Cigarette Burns / Incubo Mortale, di John Carpenter
Pick me Up / Strada per la morte, di Larry Cohen
Jennifer, di Dario Argento
Homecoming, di Joe Dante
Incident on and off a Mountain Road / Panico sulla montagna, di Don
Coscarelli
Deer Woman / Leggenda Assassina, di John Landis.
Domenica 11 novembre alle ore 21.00 al Circolo Rainbow, via S.Domenico 6, terzo degli appuntamenti dal titolo DUE O TRE COSE CHE SO DI TORINO.
Verrà proiettato 'Radio Singer' di Pietro Balla
(Italia, doc, 2009, 52’).
Introduce Stefania Doglioli.
Radio Singer: La Singer di Leinì, alle porte di Torino, nasce negli anni Cinquanta, vive a pieno il boom economico degli anni Sessanta, e conosce poi un lento ma inarrestabile declino negli anni Settanta, fino alla definitiva chiusura nel 1978. Il suo arrivo segna profondamente le dinamiche del luogo che la vede crescere: donne e uomini che dentro l’edificio lavorano, crescono, protestano, si aggregano. Vivono. La storia dell’azienda è paradigmatica di quello che l’industria italiana ha rappresentato in quegli anni per il nostro Paese, che vede incrociarsi la vita delle persone con i simboli del nuovo benessere (come i frigoriferi nuovi di zecca che ogni giorno escono proprio dallo stabilimento Singer), il tempo libero con i ritmi
della fabbrica, le proteste operaie con alcuni eventi culturali di altissimo livello. Il documentario vuole ripercorrere questa vicenda, attraverso interviste, filmati realizzati ad hoc e materiale d’archivio, per rivivere le tappe più importanti del racconto: i percorsi di lavoro e di immigrazione con i grandi flussi di lavoratori giunti in Piemonte dal Veneto, dal Sud, e da altre regioni italiane; il conseguente spopolamento della campagna, con le sue tradizioni millenarie che scompaiono inghiottite dalle nuove aree industriali. La fabbrica e le sue vicende diventano un punto di osservazione privilegiato per narrare i nuovi universi lavorativi che mescolano tempo libero ed esperienze sindacali e culturali fiorite proprio tra i cancelli della fabbrica.
Lunedì 12 novembre alle ore 15.30 presso la Bibliomediateca Mario
Gromo, via M. Serao 8/A:
LE GRANDI RETROSPETTIVE/Free Cinema.
Emanuela Martini introduce la proiezione di
'Gioventù amore e rabbia' di Tony Richardson
(Gran Bretagna, 1962, 104’).
Gioventù amore e rabbia: Abbrutito dalla miseria, finisce in riformatorio. Ottimo atleta, è scelto dal direttore per partecipare a una gara con gli allievi di un aristocratico college. Rinuncia a vincere. Tratto da un racconto di Alan Sillitoe, è un film amaro e intelligente che analizza a fondo i contrasti sociali e generazionali dell'Inghilterra degli anni '60. A parte il finale, divenuto giustamente famoso, il film trae la sua forza dagli attori, dalla contrapposizione tra il ruvido Courtenay e il mellifluo Redgrave.
La filosofia di MOVING TFF sposa due prospettive: da un lato la volontà di costruire spazi aperti al dibattito, amplificando la portata civile e culturale del Torino Film Festival, raggiungendo anche realtà periferiche della città e liberando il potere delle immagini cinematografiche su tutto il territorio metropolitano. Dall’altro il desiderio di animare e sensibilizzare la città in un percorso di avvicinamento al Festival, attraverso incontri culturali e ricreativi.
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